Il lockdown dovuto al coronavirus ha avuto come effetto immediato un brusco calo nell’utilizzo dell’auto con un calo dei consumi di carburante e dell’usura della vettura, ma anche in quarantena dobbiamo avere delle accortezze, per far sì che le varie parti della vostra quattro ruote siano comunque imperfetto stato. I pneumatici non fanno differenza.
Meno spostamenti, meno consumo di carburante e meno usura degli pneumatici. Tutto vero, ma le gomme della nostra auto necessitano di alcune attenzioni anche in questo periodo di scarso utilizzo. Alcune semplici regole per evitare, ad esempio, l’appiattimento delle gomme sono state fornite da Continental. Il flat spotting (l’appiattimento o ovalizzazione dello pneumatico sotto il carico del veicolo) è uno dei rischi più comuni in occasioni di lunga sosta: per evitarlo basta adottare semplici accorgimenti. Quando un veicolo viene lasciato fermo per pochi giorni o settimane, è normale che al rientro si possano avvertire alcune leggere vibrazioni durante i primi chilometri di guida, ma in questi casi gli appiattimenti sono destinati a scomparire una volta che gli pneumatici hanno raggiunto la temperatura d’esercizio e riacquisito la normale conformazione.
Una strategia efficace secondo Continental, per evitare che si verifichi il flat spotting, è quella di mantenere una corretta pressione degli pneumatici, perché gli pneumatici sgonfi tendono più facilmente ad appiattirsi. Inoltre per contrastare il rischio di appiattimento nel caso in cui si debba lasciare la vettura parcheggiata per un periodo prolungato, gli esperti Continental suggeriscono di aumentare leggermente la pressione di gonfiaggio degli pneumatici da 0,2 fino a 0,5 bar in più a seconda della massa del veicolo e il tempo di stazionamento. Tuttavia è importante fare attenzione a non superare mai la massima pressione di gonfiaggio a freddo degli pneumatici consigliata dalla casa costruttrice.