Nonostante secondo il calendario solo una settimana ci divide dall’inverno, si può certo dire che siamo già entrati nella stagione fredda. Ci sono state abbondanti nevicate anche in pianura e la temperatura è la più tipica del periodo, se non addirittura più bassa della media.
Se ai bambini la neve piace da impazzire, ai genitori che si devono spostare in auto per andare a lavoro non fa lo stesso effetto. Soprattutto se le istituzioni impongono non solo l‘obbligo delle catene a bordo ma anche di montare pneumatici adatti a circolare in caso di neve o gelo, come per esempio sta discutendo la provincia di Milano e la società che gestisce l’autostrada Venezia – Trieste.
E se qualcuno è stato previdente sostituendo le gomme normali con quelle termiche c’è uno zoccolo duro che resiste oppure monta pneumatici quattro stagioni, cercando di gestire al meglio la vettura, e i nervi, in situazioni difficili, sperando che gli pneumatici non si siano consumati troppo durante l’estate.
Ma che differenza c’è tra le gomme termiche e quelle quattro stagioni?
Gli pneumatici invernali sono consigliabili a tutti gli automobilisti, sia a quelli che utilizzano l’automobile solo in città e, a maggior ragione, anche a quelli che ne fanno un uso più esteso.
Questi pneumatici hanno una costruzione pensata appositamente per capestare la neve, ma non solo, anche per garantire sicurezza in situazioni di scarsa aderenza come può succedere con basse temperature. Quindi non bisogna per forza vivere in Lapponia per dover montare gomme termiche, è sufficiente abitare in zone dove le temperature durante l’inverno sono molto rigide, come la Pianura Padana. Ma, come si vede in questi giorni, anche in alcune regioni meridionali.
Se qualcuno sostiene che grazie all’ABS o altri sistemi di sicurezza non ha bisogno delle gomme termiche, si sbaglia perché questi non cambiano affatto le proprietà di trazione della vettura. L’unico componente responsabile delle performance su strade ghiacchiate o innevate sono gli pneumatici.
Una volta stabilito le gomme da neve, bisogna capire quante montarne. Il suggerimento dei costruttori è quello di montare le gomme termiche su tutte le ruote, indipendentemente dalla trazione, in modo da garantire la massima aderenza dell’auto e ridurre il rischio di pattinare su neve o acqua. Inoltre è sconsigliato utilizzarne solo due perché quando si rimonteranno gli pneumatici regolari, ci ritroveremo con un paio, quello usato in inverno, più consumato, andando a creare una situazione di sbilanciamento tra le due gomme nuove molto prestazionali e quelle vecchie molto meno.
Gli pneumatici termici sono composti da materiale più morbido e sono indicati come la perfetta soluzione in inverno, con la neve o con temperature rigide. Si differenziano dagli pneumatici regolari per la loro composizione: infatti la mescola in questo caso è ricca di silice che permette alla gomma di rimanere morbida e aderente al suolo, anche quando le temperature sono molto basse.
Mentre quelli quattro stagioni sono visti come un dono del cielo per gli automobilisti che non hanno intenzione di spendere altri soldi per un altro set di gomme. Quindi scelgono questo compromesso ma, come tutti i compromessi, non offrono la migliore soluzione ma solo una parziale. Sono meglio di quelli estivi, ma di certo non garantiscono la sicurezza di quelli invernali.
Dall’altro lato, gli pneumatici invernali sono appositamente studiati per l’utilizzo nella stagione fredda. Una diffusa idea sbagliata è quella di non dover montare questi pneumatici se non c’è neve. Infatti questi sono stati creati per adattarsi alla perfezione alle rigide temperature invernali anche in assenza di neve. Secondo le ultime ricerche, sotto i 5°C lo pneumatico invernale lavora molto meglio di un quattro stagioni. Più bassa è la temperatura e migliori sono le prestazioni.
L’esatto opposto succede per gli pneumatici quattro stagioni.
Così, all’avvicinarsi della stagione calda, si devono sostituire gli pneumatici invernali che si consumano più velocemente per il loro materiale più morbido danneggiando anche le prestazioni dell’auto (consumi ed emissioni) e, una volta ritornato l’inverno, la loro efficienza sarebbe molto scarsa.