La data dell’8 luglio, termine dell’attuale taglio delle accise di 25 centesimi + Iva sui carburanti, si sta avvicinando ma purtroppo, a fronte delle aspettative di tutti, i prezzi di benzina e diesel non si sono mantenuti su dei livelli “accettabili”. La difficile situazione in cui versa anche l’Italia non accenna a migliorare e i valori alla pompa in self-service disponibili oggi sono vicini ai 2 Euro al Litro per la benzina e a 1,9 Euro/Litro per il gasolio, i quali di fatto annullano il provvedimento stabilito dal Governo italiano qualche mese fa (clicca qui per calcolare il consumo della tua auto).
I motivi di questo continuo rialzo sono dovuti non solo all’aumento delle quotazioni del Brent e del WTI, che oscillano intorno ai 120 dollari al barile, ma anche all’embargo ormai completo del petrolio russo, a cui l’Unione Europea sta tentando di far fronte, tra le altre cose, stabilendo delle trattative con la Cina. Di fronte a tale situazione, però, Palazzo Chigi si sta già mobilitando per un nuovo taglio delle accise, che potrebbe utilizzare il cosiddetto “extra-gettito IVA” incassato a causa del generale incremento dei prezzi su tutti i generi principali di consumo.
“È molto probabile che il governo intervenga ancora sulle accise – ha commentato Maria Cecilia Guerra, sottosegretaria al Ministero dell’Economia – Banalmente l’aumento dei prezzi fa anche aumentare il gettito dell’Iva, che non vogliamo mettere nelle casse dello Stato, ma lo utilizziamo per abbassare le accise e tenere calmierato il prezzo“.