L’impennata dei contagi che si è manifestata durante le feste natalizie ha reso poco efficaci le misure anti-Coronavirus che il Governo italiano aveva annunciato nel mese di dicembre: ora serve una nuova stretta per combattere la pandemia e alcune nuove regole sono già entrate in vigore da lunedì 10 gennaio, dopo l’estensione del vaccino obbligatorio per tutti gli over-50 (lavoratori o meno) introdotta negli ultimi giorni del 2021.
La grande novità è contraddistinta dall’ampliamento del Super Green Pass, quello che viene rilasciato esclusivamente ai vaccinati e ai guariti dal Covid-19: il certificato verde “rafforzato”, infatti, sarà richiesto per utilizzare tutti i mezzi del trasporto pubblico (treni anche a breve percorrenza, aerei, navi, autobus, tram e metropolitane) e rimarrà operativo fino al termine attuale dello stato di emergenza, prorogato dal 31 dicembre al 31 marzo 2022.
Il Super Green Pass, inoltre, sarà obbligatorio per l’accesso a quasi tutte le attività sociali e ricreative, vale a dire bar e ristoranti (anche all’aperto), cinema, teatri, stadi, centri sociali e culturali, sagre e feste di paese, fiere, congressi, piscine, palestre, centri benessere e termali, alberghi, feste pubbliche, spettacoli e ricevimenti. Rimangono “libere” solamente le attività essenziali e di prima necessità, come i supermercati, le farmacie, i parrucchieri e le estetiste: quest’ultime due, però, richiederanno il Green Pass di base (ottenibile anche dopo aver effettuato un tampone antigenico) a partire dal 20 gennaio.
Un altro cambiamento importante avverrà il prossimo 1 febbraio, quando il certificato verde “standard” sarà una prerogativa per l’accesso agli uffici pubblici, agli sportelli bancari e postali e per andare a fare shopping nei centri commerciali, oltre che in tutti quei negozi che non vendono beni ritenuti essenziali. A partire da questa data, in aggiunta, la validità del Green Pass sarà ridotta a sei mesi ed entrerà in vigore la sanzione una-tantum di 100 Euro per gli over-50 che non vogliono sottoporsi al ciclo vaccinale.
Chi lavora (nel pubblico o nel privato) in realtà dovrà mettersi in regola entro il successivo 15 febbraio: in questo caso, coloro che verranno “beccati” sul posto di lavoro senza certificazione andranno incontro a una multa elevata da una base di 600 fino al tetto massimo di 1.500 Euro.