Ai tempi del Covid-19 è soprattutto l’incertezza della situazione sanitaria a dettare il ritmo dell’andamento del mercato moto e i dati diffusi da ANCMA, dopo un’attenta analisi, non possono che fate riflettere.
Il mese di ottobre, infatti, ha fatto segnare un calo delle immatricolazioni nell’ordine del 13,92% rispetto allo stesso mese del 2019. Il dato peggiore spetta agli scooter che fanno segnare un anomalo -22,29%. Positivo, invece, l’andamento degli altri settori con le moto che crescono del 1,72%, mentre i ciclomotori si attestano addirittura la +17,04%. “Dopo un’estate molto positiva e in controtendenza rispetto ad altri mercarti, registriamo un rallentamento riconducibile alla seconda ondata di Covid. A questo fattore se ne aggiungono altri come il ricorso più diffuso al telelavoro, che ha ridotto le necessità di spostamento soprattutto nelle aree urbane, ma anche l’incertezza economica e, in modo più marginale, il clima e l’attesa dei nuovi modelli”, ha dichiarato Paolo Magri, presidente dell’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori.
Numeri alla mano, gli italiani si confermano amanti delle naked che risultano essere le più vendute pur se con un leggero calo relativo al segmento. A seguire ci sono le enduro e le moto da turismo. Crollano le custom (- 17%) e nemmeno supermotard e trial se la passano bene. Prosegue, invece, la crescita a tre cifre del segmento delle moto elettriche, complici anche gli incentivi statali e un’offerta sempre più variegata. Nel mese di ottobre, ciclomotori, scooter e moto a zero emissioni totalizzano 906 veicoli pari ad una crescita del 115,2%. Nei primi dieci mesi dell’anno i veicoli immessi sul mercato ammontano a 8.644 unità per una crescita complessiva del 127,11%.