Moto GP 2009 – Sepang

Sepang – Malesia.
Ultime battute del campionato 2009 di MotoGP cominciato con 4 concorrenti al titolo, Rossi, Stoner, Pedrosa e Lorenzo, e che ora sembra essere diventato, ancora una volta, un’esclusiva di Valentino Rossi. Lorenzo è l’unico che ancora può ostacolare il Dottore, alla ricerca del suo nono titolo: dovrà vincere il giovane Jorge e dovrà sperare che il suo compagno di squadra si piazzi almeno quinto, affinché non si chiudano oggi i giochi.
Grande tensione, quindi, si avverte nei box, quando il cielo malese si apre e i monsoni scaricano a terra veri e propri fiumi d’acqua. Partenza ritardata e dita incrociate affinché la pista, non certo famosa per il suo buon drenaggio, si asciughi bene senza lasciare pericolose pozze.
Seppure in ritardo, tutto è finalmente pronto, le ombrelline lasciano la pitlane e si accendono i motori, per andare a vedere se oggi Rossi si laureerà campione del mondo per la nona volta, o se tutto di deciderà a Valencia l’8 novembre. Lorenzo ha avuto dei problemi proprio nel sistemarsi in griglia e rientrando ai box non è schierato entro il limite massimo e quindi sarà costretto a partire dai box, rendendo la rincorsa a Valentino Rossi veramente ardua.
Semaforo rosso, semaforo verde, partiti!
Alla prima curva Rossi và molto largo, bisogna stare attenti sull’asfalto scivoloso e ancora bagnato, così passa in testa alla gara Pedrosa, seguito Capirossi, Stoner e Dovizioso, mentre Lorenzo, agguerritissimo viene su dal fondo e addirittura supera Valentino Rossi che è rimasto indietro a causa del lungo effettuato alla prima curva.
De Puniet cade, Stoner distacca tutti e comincia a fare il tempo, 3 secondo circa dietro di si vede Pedrosa, seguono Dovizioso, Elias, Capirossi, Hayden e finalmente arrivano le due Yamaha con Lorenzo davanti a Rossi.
Melandri sulla sua nera Kawasaki si frappone tra le due Yamaha ufficiali, ma alla fine è costretto a lasciarle andare cercando di mantenere il loro passo, mentre Lorenzo vuole scrollarsi di dosso Rossi e così supera Capirossi, ma questo non ostacola il campione Yamaha che per pochi secondi, dato che Rossi appunto supera Capirossi, mentre Lorenzo allora supera Hayden, per cercare di avere sempre una moto fra sé e Rossi. Hayden però non ci sta e quindi si rimette davanti a Lorenzo, mentre dietro arriva Rossi.
Stoner nel frattempo ha messò fra sé e gli inseguitori ben 9 secondi, mentre Rossi supera Hayden e continua a cercare Lorenzo che, nel frattempo, è arrivato ad insidiare la quarta posizione di Elias che ora ha dietro ai suoi scarichi un Valentino Rossi per niente rassegnato a lasciar andar via il compagno di squadra.
2 curve ed Elias è storia. Tra le due Yamaha che risalgono e Stoner che vola in solitaria, si frappongono ora solamente le due Honda HRC di Pedrosa e Dovizioso.
Le velocità aumentano, le due Yamaha sono ormai appaiate e quindi Rossi decide che è giunto il momento di cominciare a correre sul serio, quindi il Dottore stacca più tardi e supera Lorenzo che non è in grado di replicare.
Dovizioso si avvicina a Pedrosa ed entrambe le Yamaha si avvicinano a Pedrosa e Dovizioso, ma davanti a tutti c’è il solitario Stoner.
Rossi allunga di un secondo su Lorenzo, Elias ed Hayden lottano per la sesta posizione, seguiti da Melandri.
Capirossi, partito benissimo, precipita in dodicesima posizione Dovizioso fa l’elastico su Pedrosa: recupera molto durante il giro, ma nell’ultima parte non riesce a tenere il ritmo dello spagnolo, essendo costretto così a seguire il “capitano” della HRC.
Rossi fa segnare il giro veloce in 2’14″070, forse galvanizzato dalla vista delle due Honda HRC, ormai, quasi appaiate, a portata di gas, con Lorenzo che fa di tutto per tenere il ritmo dell’italiano, ma è costretto a vederselo, man mano, sfuggire di mano.
Dovizioso va benissimo, corre forte, vuole tenere il passo di Pedrosa, ma arriva forse a chiedere troppo e a sette giri dalla fine perde il posteriore e rovina nella via di fuga, regalando così il podio a Rossi, che quindi punta ora la Honda HRC che vede, due secondi e mezzo davanti a sé.
Il piedino di Rossi viene fuori ad ogni staccata, segno che il campione del mondo sta tirando la sua M1 al limite estremo, piegando le leggi della fisica che lo vorrebbero molto più lento sui giri e che, invece, continua a ridurre la distanza da Pedrosa. Rossi si rende conto, però, che non è il caso di rischiare, che a due giri dalla fine può lasciare il meritatissimo secondo posto ad un validissimo Pedrosa che, per la sua seconda volta in carriera, fa il fuoco anche sul bagnato, non certamente la sua specialità.
Stoner gira ormai come se avesse un fuso orario diverso, un margine di vantaggio imbarazzante; Pedrosa dimostra di saperci fare in ogni condizione di pista quando vuole e che rimane un avversario degno di tutto rispetto; Rossi, in “sola” terza posizione, invece, conquista il suo nono titolo mondiale, arrivando davanti al compagno di squadra Lorenzo, costretto ad accontentarsi del secondo posto in campionato.
Solo un altro italiano ha atto meglio di questo incredibile alieno sulla moto: nove titoli mondiali, 103 vittorie, 163 podi e soprattutto una capacità incredibile di essere sempre l’uomo da battere senza dare l’impressione che ciò provochi delle tensioni nervose e che ha l’incredibile merito di aver riportato gli sport motociclistici all’attenzione del grande pubblico, in poche parole: stratosferico Valentino Rossi!

Standings
1     C. STONER     AUS     Ducati Marlboro Team     47’24.834
2     D. PEDROSA     SPA     Repsol Honda Team     + 14.666
3     V. ROSSI     ITA     Fiat Yamaha Team     + 19.385
4     J. LORENZO     SPA     Fiat Yamaha Team     + 25.850
5     N. HAYDEN     USA     Ducati Marlboro Team     + 38.705
6     C. VERMEULEN     AUS     Rizla Suzuki MotoGP     + 41.061
7     T. ELIAS     SPA     San Carlo Honda Gresini     + 48.555
8     M. MELANDRI     ITA     Hayate Racing Team     + 55.557
9     L. CAPIROSSI     ITA     Rizla Suzuki MotoGP     + 1’00.303
10     M. KALLIO     FIN     Pramac Racing     + 1’00.440
11     A. ESPARGARO     SPA     Pramac Racing     + 1’01.655
12     A. DE ANGELIS     RSM     San Carlo Honda Gresini     + 1’01.847
13     C. EDWARDS     USA     Monster Yamaha Tech 3     + 1’10.778
14     G. TALMACSI     HUN     Scot Racing Team MotoGP     + 1’15.851
15     J. TOSELAND     GBR     Monster Yamaha Tech 3     + 1’50.672

TAGS:

Sponsor

SEAT Ateca BE
SEAT Ateca BE
OFFERTA Tutto quello che desideri.

Sponsor

SEAT Ateca BE
SEAT Ateca BE
OFFERTA Tutto quello che desideri.
Seat
Seat Arona
SEGMENTO SUV
PREZZO a partire da 21.200€

Sponsor

CUPRA Born
CUPRA Born
OFFERTA Guidabile anche da neopatentati.

Sponsor

CUPRA Born
CUPRA Born
OFFERTA Guidabile anche da neopatentati.
Articoli più letti
RUOTE IN RETE