È ancora la prima delle 8 ore di gara quando Casey Stoner, in fase di staccata, si accorge che il comando del gas è bloccato e si vede costretto a buttarsi nell’erba sperando in un miracolo. La caduta è incredibile, la moto finisce immezzo alla curva successiva e Stoner cerca di uscire dal circuito a carponi. Più tardi il campione scriverà un tweet dall’ospedale:
“beh, la mia 8 Ore di Suzuka è finita in maniera spettacolare! Gas bloccato = scapola rotta + tibia fratturata ed un altro paio di acciacchi. Peccato! Mi spiace per il team, Micheal Van Der Mark, Takumi Takahashi e tutta la squadra, hanno lavorato troppo bene per finire così. Grazie a tutti ragazzi. E ben fatto Yamaha, una vittoria davvero meritatissima”.
Non sfuggge il tweet di Guido Meda, che ci ricorda quanto la “sfortuna” di Casey sia stata relativa in quanto in molti per qualcosa di simile hanno perso la vita. Dall’altro lato invece è bello vedere che la nuova Yamaha R1 è forse la moto dell’anno, che grazie ai piloti Pol Espargarò (anche autore della pole), Bradley Smith e Nakasuga ha conquistato una vittoria meritata.
Era da 19 anni che la casa dei Tre Diapason non vinceva a Suzuka, è stata quindi una grande festa e sicuramente ad Iwata avranno un occhio di riguardo per i piloti del team Tech 3 che hanno svolto l’impresa. Secondo posto invece per il team FCC TSR Honda, con Hook, Smith ed Aegerter, mentre il terzo gradino è per Suzuki con Kagayama (Team Owner), Delhalle e Masson. Quello che sembra emergere, però, è che Honda ha davvero bisogno di concentrarsi su di una nuova supersportiva di razza per stare con le altre case che ormai viaggiano sui tanto chiaccherati 200CV di serie. Staremo a vedere, magari ad EICMA se ne verranno fuori con qualcosa di nuovo.