Aprilia Caponord 1200: la parola ai protagonisti

Marco Zuliani è il product manager Aprilia che ha seguito il progetto Caponord… un po’ il papà della nuova maxy enduro di Noale!
D. Che obiettivo vi siete posti pensando alla nuova Caponord?
Volevamo una moto tuttofare, allineata con le esigenze e le aspettative del motociclista contemporaneo, che sempre più è alla ricerca della vera moto “totale”. Durante lo sviluppo di Caponord 1200 abbiamo tenuto bene in mente l’obiettivo primario: realizzare la moto più versatile della gamma Aprilia. La versatilità quindi è una delle sue caratteristiche distintive. Caponord 1200 offre un bilanciamento perfetto tra sportività e comfort: è un’Aprilia, quindi vanta caratteristiche ciclistiche come sempre al top nello sport, ma sa anche essere docile e gentile nel turismo e nell’uso quotidiano. 
D. Quali sono gli elementi distintivi della Aprilia Caponord?
Ogni componente è stato oggetto di modifiche ed evoluzioni, per meglio accordarlo al carattere ed alla vocazione tuttofare di Caponord.
Il traliccio del telaio è completamente nuovo. Presenta nuove quote geometriche, appositamente studiate per garantire alla moto grande stabilità, ma, allo stesso tempo, una ottima maneggevolezza.
Il motore è stato oggetto di profonde modifiche e aggiornamenti (rispetto a quello della Aprilia Dorsoduro, ndr) che hanno contribuito a migliorare l’efficienza e il controllo della combustione, aumentando la qualità di erogazione della coppia su tutto il range di utilizzo, oltre che a ridurre i consumi di circa il 20% rispetto alla configurazione di partenza.
Il motore inoltre eroga la potenza massima 1000 rpm più in basso, e anche questo contribuisce ad abbattere i consumi. 
Il serbatoio carburante è nuovo e realizzato con tecnologia rotazionale, che ha permesso di ridurne gli spessori, garantendo una ridotta sezione tra le gambe del pilota, rendendo la moto adatta ai piloti di tutte le stature, pur garantendo un’elevata capacità (24 lt).
Infine le sospensioni pluri-regolabili della versione base presentano una nuova taratura, orientata a garantire il massimo comfort di marcia.
Un altro punto di forza della Caponord è senza dubbio la dotazione elettronica, e per questo abbiamo parlato con Andrea Ricci, responsabile sistemi elettrici ed elettronici del Gruppo Piaggio.
D. Andrea, Aprilia è ormai da anni al vertice della tecnologia elettronica nelle moto, dopo il ride by wire e i vari sistema di controllo della trazione visti sulla RSV4 ora è il momento delle sospensioni con il sistema aDD (Aprilia Dynamic Damping). Può dirci in sintesi come funziona e qual è la principale innovazione?
Ci sono molte strategie di funzionamento dei sistemi di sospensioni elettroniche “comfort oriented”, tutte note e diffuse nel mondo auto. Posso evidenziarne due fondamentali: lo sky-hook, è la strategia capace garantire comfort nelle basse frequenze di utilizzo di una sospensione, cioè ad esempio nei lunghi avvallamenti; l’acceleration-driven-damping, capace di raggiungere la best performance nelle medie e alte frequenze di utilizzo di una sospensione, ovvero negli avvallamenti in veloce sequenza.
Noi le abbiamo combinate, grazie all’uso esclusivo nel mondo delle due ruote di un brevetto che permette di modularne il funzionamento per raggiungere la massima performance comfort oriented su tutto il range di frequenze di utilizzo della sospensione.
D. Quindi, se ho capito, avete ottenuto maggior confort e maggiore maneggevolezza contemporaneamente… 
Il sistema, grazie alle strategie handling oriented, è capace di riconoscere le manovre del pilota (accelerazione, gas costante, rilascio gas, frenata…) e adeguare il setting di forcella ed ammortizzatore per il miglior bilanciamento possibile della moto. Il sistema stabilisce un link diretto con le manovre del pilota e cambia dinamicamente ed in modo continuo il setting di forcella ed ammortizzatore. Non è un sistema di tipo switching, in cui quando ad esempio viene riconosciuta una accelerazione, imposta un setting di forcella e quando viene riconosciuta una frenata salta su un altro setting; è al contrario un sistema continuo in cui continuamente il setting varia e senza “salti” in funzione delle azioni del pilota e dell’energia che il pilota mette in quella manovra. Ad esempio il setup cambia in dipendenza di quanto è decisa la frenata o l’accelerazione.
Come sappiamo il sistema sfrutta, sulla forcella, una valvola elettronica che aumenta e diminuisce il passaggio d’olio e quindi varia il setup. Le valvole elettroniche non si comportano in maniera molto differente dal sistema meccanico, sono solo molto più veloci (passano dal minimo al massimo di frenatura idraulica in 10msec). Se volessimo definire un setting differente da quelli disponibili pilotando la valvola elettronica a corrente costante non potremmo farlo. Noi però abbiamo introdotto un secondo brevetto che ci permette di definire una setting di frenatura idraulica a piacere all’interno del minimo e massimo ammesso dal sistema.
Grazie a questo brevetto non abbiamo bisogno di più mappe su aDD, poiché è il sistema che segue le azioni del pilota e non il pilota che deve “dire” al sistema come vuole guidare…

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