Aprilia Caponord 1200
A distanza di oltre dieci anni, Aprilia ritorna nel segmento delle turistiche, ma a modo suo. Aprilia Caponord 1200, presentata ad Eicma 2012, è una on off dal nome evocativo e dall’indole sportiva. Caponord infatti è la Mecca di tutti i motociclisti, mentre la faccia di questa moto richiama la sportività della superbike Aprilia RSV4 campione del mondo con Max Biaggi. E tanto per confermare l’esperienza racing della casa di Noale, sul serbatoio un adesivo ricorda che i titoli mondiali vinti sono 51.
Sono passati dieci anni (era il 2001) quando Aprilia lanciò la ETV1000 Caponord, grossa due cilindri per il turismo di lungo raggio. Oggi, la nuova Aprilia Caponord 1200 si è rinnovata, a parte le due ruote ha forme completamente diverse dalla sua progenitrice e ha seguito lo sviluppo tecnologico della Casa veneziana. Infatti, la Caponord 1200 riceve tutta la tecnologia made in Noale studiata, elaborata e messa a disposizione di altri modelli, come la naked Aprilia Tuono e della sportiva Aprilia RSV4.
Meritano un plauso i bravi e giovani ingegneri di Aprilia, capaci di portare un gradino più avanti quello che hanno già sviluppato. E senza celare un giusto orgoglio, dimostrano come Aprilia sia diventata nell’arco di poco tempo un vero costruttore di motociclette, dal motore alla ciclistica al design, smarcandosi da quella figura di “assemblatore”. E la produzione uscita dall’entroterra veneziano è una dimostrazione chiara come il sole che ha scaldato questa presentazione.
Disponibilità e prezzo della Aprilia Caponord 1200
Aprilia Caponord 1200 è disponibile nei concessionari in due versioni: la base, Aprilia Caponord, dotata di ABS e ATC ed Aprilia Caponord 1200 Travel Pack, con borse laterali in tinta (ed in sintonia con il design e l’aerodinamica), cavalletto centrale, ABS, ATC, ACC e ADD.
Aprilia Caponord ha un prezzo di 13.500 euro mentre la versione Traverl Pack costa 15.900 euro.
Tre i colori: oltre al bianco ci sono il turistico grigio e lo sportivo rosso.
Imbottitura tecnologica dell’Aprilia Caponord 1200
La Caponord 1200 non è la Dorsoduro da viaggio, come qualcuno potrebbe erroneamente affermare. Della supermotard porta solo il cognome ed il diametro dei tubi del (nuovo) telaio. Finita qui. Per il resto non ha nulla in comune perché anche le sue misure sono state modificate per renderle adatta al suo utilizzo.
È una turistica la Caponord, anche se a prima vista qualcuno può affermare il contrario basandosi su conoscenze di “staticità espositiva”. Ma ha anche una non celata indole sportiva. Una moto per tutti, per chi cerca la mangia chilometri e per i manici che vogliono divertirsi sui tornanti. Ma giusta anche per la città.
Qui entra in scena il giovane dipartimento ricerca e sviluppo di Aprlia, che ha saputo rendere unica la Caponord 1200 grazie all’adozione della tecnologia. Non si sono risparmiati, a dir la verità: a vedere il suo impianto elettrico i cavi attraversano la moto facendo qualche chilometro. Ma non è tanto invasiva la tecnologia e, se altrimenti qualcuno così la considerasse, può regolare tutto su “off”.
Aprilia è stata la prima Casa al mondo ad adottare il sistema di accelerazione senza fili Ride by Wire (nel 2007 sulla naked Shiver 750). Anche la Caponord 1200 è equipaggiata con questo sistema dotato di 3 mappature selezionabili con un tasto. Posizionandosi su Sport o Touring, la potenza è al massimo ovvero 125 CV ma cambia l’erogazione, più dolce nella seconda e più adatta ad un uso rilassato. Su Rain invece la potenza scende a 100 CV per rendere la moto più controllabile in caso di scarsa aderenza oppure di timidezza al primo impatto con questa tourer.
ABS e controllo di trazione (ATC) sono entrambi disinseribili e di serie su Caponord 1200. Il sistema ABS a due canali (ovvero uno per l’anteriore ed uno per il posteriore) è quasi inavertibile all’avantreno tanto è ben tarata la dinamica della forcella e questo permette di divertirsi nella guida sportiva.
L’ATC (Aprilia Traction Control) è l’esclusivo sistema di controllo della trazione, derivato dall’Aprilia Performance Ride Control (APRC) della RSV4, studiato e messo a punto dai tecnici di Noale per ottenere la massima aderenza su qualsiasi tipo di fondo, in grado di dare al pilota grande confidenza nella guida aumentandone contemporaneamente la sicurezza. L’ATC è settabile su 3 livelli di controllo, in base ai differenti tipi di guida ed alle condizioni dell’asfalto.
Il livello 1 garantisce un’esperienza di guida sportiva assolutamente pura, tutta divertimento ed adrenalina.
Il livello 2 è adatto alla città e al turismo e in generale per gestire la grande potenza del motore su qualsiasi percorso.
Infine il livello 3 diventa l’ideale per affrontare in sicurezza le situazioni difficili, come ad esempio i fondi a bassa aderenza, mantenendo un controllo totale.
L’ADD (Aprilia Dynamic Damping) è la novità ciclistica presentata sulla Caponord 1200 Travel Pack. Si tratta del sistema dinamico di sospensioni semiattive che massimizza il comfort in sella ed esalta la maneggevolezza della moto. Aprilia ha voluto coprire l’ADD con ben quattro brevetti, dimostrando una naturale proattività nel campo dell’elettronica applicata alle moto dopo l’APRC.
Il sistema ADD misura l’energia trasmessa al veicolo dalle asperità dell’asfalto e adegua, in tempo reale, la taratura dell’idraulica di forcella e ammortizzatore per minimizzare le accelerazioni sul telaio e quindi massimizzare il comfort.
Il primo brevetto riguarda i sensori derivati dal mondo dell’automotive: questi permettono di misurare con massima accuratezza le velocità di estensione di forcella ed ammortizzatore tramite l’uso di un sensore di pressione.
Un secondo brevetto è servito per l’algoritmo “comfort oriented” che combina i principi dei noti algoritmi skyhook e acceleration driven damping per raggiungere il massimo delle performance in tutto il range di frequenza di funzionamento di forcella e ammortizzatore.
Il terzo brevetto si riferisce alla modalità di controllo automatico del precarico della molla. Una volta selezionata questa opzione, il sistema è in grado di rilevare da solo il carico imbarcato sulla moto (peso carburante, pilota e passeggero, bagagli, etc.) e adeguare automaticamente il precarico al valore ottimale per il corretto bilanciamento della moto. Infatti, il Travel Pack include l’ammortizzatore con piggy back incorporato, regolabile elettricamente nel precarico della molla in 4 posizioni predefinite, evidenziate con specifiche icone sulla strumentazione digitale: solo pilota, pilota con passeggero, solo pilota con motovaligie, pilota e passeggero con motovaligie.
Il quarto brevetto infine per il sistema che riconosce le fasi di guida (accelerazione, rilascio del gas, frenata, gas costante) e adegua il setting di base di forcella e ammortizzatore, permettendo di definire curve specifiche di taratura dell’idraulica all’interno del range di regolazione. In questo modo in sella alla Aprilia Caponord 1200 viene ottimizzata la guidabilità e aumentata anche la sicurezza.
Infine l’ACC, acronimo di Aprilia Cruise Control: funziona come sulle auto e regola la velocità di crociera. Certo con una moto dinamica com’è la Caponord viene poca voglia di usarlo, ma in autostrada ritorna molto utile.
Tanta tecnologia che assiste la guida però non rende lecito fare troppe furbate in strada e non vi salva la vita. Se ne avete abbastanza di essere controllati dalla macchina potete disattivare l’ATC e l’ABS (che si riattivano alla successiva accensione del motore).
Aprilia Caponord 1200 Travel Pack, come va su strada
Abbiamo provato la Aprilia Caponord 1200 Travel Pack con borse e tutta la tecnologia messa a disposizione della casa di Noale, perfino l’AMP (Aprilia Multimedia Platform). Si tratta di un sistema separato che permette di collegare via Bluetooth uno smartphone con sistema operativo Android o un iPhone e grazie ad un’apposita applicazione permette di avere un secondo cruscotto con tutte le informazioni di dinamica disponibili come per esempio consumi, potenza e coppia istantanea etc (ma anche di ricarica il proprio telefono cellulare durante il viaggio).
Il motore della Caponord è un due cilindri di 1197 cm3 da 125 CV a 8250 giri ed una coppia di 114 Nm a 6800 giri abbinato ad un cambio a 6 marce dagli innesti precisi e veloci.
A prima vista la tendenza è quella di spaventarsi un po’ perché, pur avendo un design più vicino ad una sportiva che ad una turistica qual è, un motociclista di altezza media potrebbe avere qualche difficoltà a poggiare i piedi per terra e manovrare i 228 kg (a secco) della Caponord Travel Pack. Ma grazie alla possibilità di regolare la sospensioni posteriore in base al carico, alla sella stretta e ad un serbatoio filante, non abbiamo avuto queste preoccupazioni. Anzi, la Caponord è maneggevole anche nei movimenti più angusti.
La sua faccia sportiva, già vista nei circuiti di superbike, annuncia la sua dinamica sportiva. Oltre ad avere tutta la tecnologia sviluppata con anni di esperienza (e di successi) in pista, la Aprilia Caponord 1200 riesce a trasmettere le sensazioni di una sportiva stando in sella col busto eretto.
Con il Traction Control impostato su Sport si sfruttano al 100% le potenzialità del motore: 125 CV pieni ed una erogazione pronta e spingerti alla fine della curva ed in avanti in rettilineo anche alle marce più alte perché la coppia è sempre li.
Abbiamo apprezzato l’equilibrata accoppiata ABS / ADD all’anteriore: tanto è calibrata la dinamica della forcella che l’ABS non entra – quasi – mai in funzione e non invade la nostra azione. Basta poi una pressione leggere sulla leva del freno a la Caponord torna in asse perfetta togliendosi(ci) dagli impicci di situazioni poco gradevoli. Certo, basta non esagerare e rischiare certi dritti per doverne aver la prova, ma in caso di necessità sappiate che potete contare su un sistema di sospensione semiattive molto performante.
Per chi vuole godersi il viaggio, com’è successo ad un tratto nel bellissimo paesaggio della Sardegna meridionale, lungo la lingua d’asfalto tra la costa ed il primo entroterra cagliaritano, si può posizionare il Ride by Wire su T w cioè Touring. La potenza rimane sempre di 125 CV ma la risposta del motore è leggermente più dolce senza però influenzare le prestazioni: anche con questa reglazione, la pur turistica moto veneziana si dimostra piacevolmente dinamica ed agile tra le curve della macchia mediterranea. Così, la spinta c’è sempre e se volete vivere un viaggio dinamico, questa può essere l’impostazione giusta.
La tecnologia a bordo controlla tanto la trazione, la potenza e la stabilità della moto che nemmeno ci siamo resi conto di aver fatto la parte mista (quasi) sempre in terza marcia. Il biclindrico veneziano infatti è talmente controllato che non è mai andato così tanto su di giri da avvertirci di cambiare, così tra i sali-scendi e le curve dell’anello abbiamo sempre girato con questa marcia inserita. Poi, una volta imboccata la parte più dritta, siamo anche arrivati a mettere la sesta. Forse questo potrebbe essere un limite della Caponord, ma riconosciamo la soggettività della caratteristica: c’è il motociclista che vuole sentire la moto vivere sotto il suo sedere e quindi sentirne gli umori in base al lavoro di polso ed alla strada che sta percorrendo e chi invece ama alla follia l’elettronica perché consente di divertirsi con meno pensieri, spingendosi magari un po’ più in la del tradizionale (che, per inciso, per Aprilia è ormai diventato questo!).
Non si avvertono vibrazioni, né sul manubrio né sulla sella. L’assenza della turbolenze alla guida è dovuto in parte alla protezione del parabrezza (regolabile manualmente, così per un viaggio in autostrada si può regolare al massimo d’altezza mentre per la città si può abbassare del tutto, conferendo alla Caponord un look più sportivo) ed in parte alle appendici aerodinamiche del muso. Infatti, queste non sono messe li per semplice estetica ma hanno una funzionalità ben precisa, quella di deviare i flussi d’aria che infastidiscono il pilota.
Il cruscotto digitale della Caponord evidenzia con chiarezza tutte le informazioni a disposizione, da quelle più elementari come velocità, giri motore e serbatoio ai settaggi delle varie funzioni elettroniche. Il Ride by Wire si regola tramite il pulsante di accelerazione, mentre l’ATC con un tasto alla sinistra del display LCD. I guanti contano per comodità di utilizzo, ma questo è un problema che riguarda i produttori dei capi di abbigliamento.
Per il resto, Aprilia Caponord può essere un’auto dichiarazione pubblicitaria senza falsità: arrivare fino alla meta tanto agognata dai motociclisti in sella alla Caponord diventa più divertente.
Accompagnati dal rombo del due cilindri che esce potente dallo scarico, esaltato da una apposita valvola, quasi assordante. Forse l’unica cosa alla quale bisogna resistere.
Abbigliamento tecnico utilizzato per questo test ride:
Giacca: Clover Crossover WP
Pantaloni: Clover Crossover Pants WP
Guanti: Clover SRS-2 WP
Scarpe: Stylmartin Dallas
Casco: Aprilia Full Face DD1 Touring
Occhiali: Emblema DYL Ti 900H