Aprilia Shiver GT 750 – Test Ride

Aprilia Shiver GT 750 – Test Ride. Cortina – Nel nuovo pentolone di casa Aprilia ci sono parecchie novità pronte a giungere su strada. Sicuramente i lettori più attenti sono già al corrente delle indiscrezioni, ma in questa sede ci dedichiamo ad una moto già bella e pronta, ovvero la Shiver GT 750. Le due letterine sono tutto un programma: Gran Turismo, ovvero come fare tanti chilometri, su due ruote, preferibilmente in coppia, nel miglior modo possibile.

La base di partenza è nota, si tratta dell’apprezzata naked Shiver 750, con il suo bicilindrico a V di 90 gradi, con alimentazione gestita dal Ride-by-Wire e tre mappature selezionabili, incastonato in un telaio misto in cui un traliccio in acciaio si collega con le piastre laterali in alluminio attraverso bulloni ad alta resistenza. Il contorno è particolarmente curato, sia nel design che nella sostanza: pinze freno anteriori radiali con dischi da 320 mm, forcella a steli rovesciati ed ammortizzatore posteriore idraulico regolabile in estensione e precarico che agisce su un forcellone in alluminio con capriata di rinforzo.

La novità è la semicarenatura anteriore, che oltre ad offrire una ottima protezione aerodinamica ha permesso di ricavare due utili vani portaoggetti, uno dei quali richiudibile con serratura e dotato di presa elettrica a 12 V.

Prova su strada
Ci sono strade che vale la pena di affrontare almeno una volta nella vita, specialmente in sella ad una moto. I quattro passi dolomitici teatro del nostro test rientrano a pieno diritto in questa categoria: Giau, Falzarego, Gardena-Sella e Marmolada sono una cartolina indimenticabile per gli amanti del turismo su due ruote, come ben testimoniato dalla quantità imbarazzante di centauri presenti.

Ma veniamo al sodo, parlando un pò di come Shiver GT 750 si sia inserita in questo affascinante contesto. Le doti dinamiche del progetto progetto sono note fin dal debutto, a partire dalla ciclistica rigorosa ed amichevole sia nel trotto più squisitamente turistico che nella guida spigolosa, ed il corposo bicilindrico ci mette del suo. Sempre pronto, anche nelle riprese sottocoppia, si fa particolarmente apprezzare per la sua erogazione elettrica: manca un deciso cambio di passo, in compenso latitano pure i tentennamenti e le incertezze presenti su altri colleghi di categoria. Non fosse per il cambio preciso ed invitante, molti tratti vien voglia di percorrerli esplorando tutta l’ampia gamma del contagiri tanta è la fruibilità di questo V2.

La semicarenatura, come già accennato, protegge in maniera impeccabile dalle turbolenze senza per questo rovinare l’estetica curata e filante della moto, mentre la posizione in sella permette di macinare chilometri in assoluta scioltezza. I polsi non sono caricati, e nonostante la sella ad altezza accessibile per i più bassi le nostre gambe da spilungoni non sono affatto sacrificate.
Parlando di turismo, una menzione va sicuramente alle borse laterali presenti nella lista degli optional: sono belle e ben fatte, realizzate in skay tecnico, facilmente applicabili ai supporti laterali, ed al prezzo non esagerato di 324 euro vi garantite 42 litri totali di capienza.

Una bella freccia all’arco firmato Aprilia, che debutta col botto in un segmento caratterizzato da clienti particolarmente esigenti. In sella alla nuova Shiver GT 750 non avranno certo modo di rimanere delusi.

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