La stagione invernale è sicuramente la nemica numero uno delle batterie delle moto e degli scooter. Il freddo, la pioggia e spesso anche la neve, non consentono ai motociclisti di uscire con il proprio mezzo; e spesso per diverso tempo si tende a lasciare la propria moto fmra in garage. Non tutti hanno il buon senso e soprattutto il tempo di scendere in garage e mettere in moto la propria due ruote, così da evitare che la batteria possa scaricarsi. Aspettando, quindi, il sole per poter scendere nuovamente sull’asfalto; bisogna prendersi cura del proprio gioiellino a due ruote mantenendolo in forma in attesa che l’inverno lasci il posto alle belle giornate. Come detto in precedenza, l’inutilizzo della moto o dello scooter, può provocare più danni dell’uso stesso; è la parte che rivela i maggiori problemi e proprio l’impianto elettrico, soprattutto se la moto ha già qualche annetto. Cosa bisogna fare, quindi, per evitare brutte sorprese nel momento in cui si decide di risalire in sella? E’ molto semplice e soprattutto è una di quelle operazioni che non richiede tantissimo tempo. La parte a cui rivolgere le maggiori attenzioni è senza ombra di dubbio la batteria; in modo da evitare un rapido degrado. Le soluzioni percorribili sono due e sono legate alla possibilità di poter avere o no la moto o lo scooter a portata di mano. Nel caso ci sia questa possibilità è importante, per mantenere il livello di carica della batteria sempre ottimale, mettere in moto la propria due ruote, per qualche minuto una volta ogni dieci giorni. Un’operazione, quindi, abbastanza rapida che darà la possibilità di evitare la sostituzione della batteria stessa. L’altra opzione, presa in considerazione da chi non ha la possibilità di avere la propria moto sotto mano, è quella di staccare completamente i cavetti, rimuovere la batteria dal suo alloggiamento e riporla in un luogo asciutto, magari coperta da un panno. Anche se la moto non viene accesa, si verifica comunque una dispersione attraverso i morsetti, oltre al fatto che magari all’intero dell’impianto vi siano zone dove i fili sono un po’ screpolati, creando dispersioni lungo le linee elettriche, o anche per le reazioni che comunque avvengono nell’elettrolita (il liquido presente nella batteria) con gli elettrodi. L’ideale è quindi rimuovere la batteria, cospargere con un velo leggero di grasso i morsetti, e riporla come detto in luogo asciutto. Un’altra cosa importante da fare è quella di ricordarsi di mettere la batteria sotto carica almeno una volta al mese, anche se staccata. Ogni batteria ha processi di scarica e carica, che avvengono quando utilizziamo o meno la nostra moto. Questi processi son normali nella vita di ogni accumulatore e comportano un abbassamento del livello di ricarica della batteria. Il problema è che, qualora il processo di scarica duri molto a lungo, il successivo processo di ricarica porterà ad un livello molto basso. Le cose da farsi in questo caso sono due: o caricare la batteria almeno ogni mese con un semplice caricabatteria collegato per almeno 4 ore a ricarica lenta, oppure (cosa più comoda ed efficiente) dotarsi di un mantenitore di ricarica che opera con cicli di carica/scarica in automatico, mantenendo il livello di carica sempre a livelli ottimali.
Ma cosa succede se non riusciamo per pigrizia o per problemi di tempo ad effettuare queste semplici cose? E’ molto semplice: ci si ritroverà sicuramente a dover acquistare in primavera una batteria nuova. Sul mercato le batterie per moto e scooter sono diverse e con prezzi; e variano a seconda del modello di due ruote che devono alimentare. Oggi è possibile acquistare una batteria, non solo nei negozi specializzati di ricambi o in concessionaria; ma anche nei centri commerciali e su internet. Questa cosa ha portato ad un abbattimento dei costi, soprattutto quando ci si rivolge alla grande distribuzione oppure alla rete. Ormai si trovano batterie che partono (ovviamente dipende dal modello di moto o scooter) dai 30 euro fino ad arrivare anche a 250 euro o più; di moltissime marche sia conosciute come Varta, Fiamm, Bosch, sia meno famose e pubblicizzate.