Bimota DB6 Delirio – Prova. Brendola – Una moto come la Bimota DB6 Delirio che abbiamo testato non si può che definire un capolavoro. E’ l’esempio lampante di come deve essere una moto, filosoficamente parlando: bella da guardare, con le sue finiture sopraffine, ed altrettanto bella da guidare grazie ad una ciclistica confezionata ad arte. Davanti alla Delirio si rimane estasiati: la massiccia forcella Marzocchi con steli da 50 mm, il telaio misto traliccio-piastre, la componentistica al top, un sacco di buone ragioni per ammirarla ore.
Ma noi di tempo ne abbiamo poco, e cominciamo già a chiederci come sarà una volta in sella. Incastonato nel già citato telaio c’è il bicilindrico Ducati 1.100 DS raffreddato ad aria, un muscoloso “pompone” da 95 cavalli e 98 Nm. Veramente “piuma” il peso, in relazione alla cilindrata abbondante: la DB6 Delirio ferma la bilancia a quota 177 kg, compresi 5 litri di benzina nel serbatoio. I freni sono Brembo con pinze radiali a 4 pistoncini, che mordono all’anteriore dischi da 320 mm, mentre il mono posteriore (che agisce sul forcellone anch’esso misto traliccio-piastre) è Extreme Tech completamente regolabile.
Il prezzo di cotanto spettacolo? 19.320 euro, non pochi in assoluto, ma indiscutibilmente adeguati alle caratteristiche tecnico-costruttive della Bimota DB6 Delirio. Una naked fatta quasi a mano, ragionandoci un po’ su non è neppure esageratamente costosa.
Su strada
Peso piuma, sospensioni e telaio a puntino, un bel motorone ricco di coppia: per una naked questa è la ricetta della perfezione, e la DB6 Delirio ne è esempio lampante. Lascia senza fiato la sua velocità nello scendere in piega, che sulle prime ci disorienta abituati a nude ben più “maschie”. Che la si guidi aggressiva, pinzando fino all’ultimo centimetro e sbattendola in traiettoria o che si cerchino linee pulite, la compostezza è sempre esemplare. Ma è guidandola col pennello che la Delirio stampa un sorriso a 46 denti: precisa, solida di avantreno e sempre fedele al posteriore anche quando si smanaccia sul gas.
La potenza dell’impianto frenante Brembo è esagerata, basta sfiorare la leva per ottenere decelerazioni mozzafiato. Il manubrio alto regala una posizione di guida naturale, senza troppo carico sui polsi ma con la giusta confidenza nella forcella. La taratura delle sospensioni è ottima nell’uso stradale, addirittura avremmo indurito un po’ l’anteriore per “sentire” ancora meglio il lavoro della ruota.
Il motore è un bicilindrico Ducati, e questo la dice lunga. Lasciate stare il dato di potenza, quello va bene al bar o nei forum online, la verità è che questi 95 cavalli sono addirittura abbondanti. Perchè? Perchè a farli galoppare pensa la coppia, disponibile sempre ed in quantità industriali. Snocciolate le marce una dietro l’altra e lasciate che il “pompone” borbotti, di strada ne fate parecchia e vi divertite!
Concludiamo con qualche cenno sul prezzo. Se vi sembra elevato, confrontandolo con altre nude di potenza paragonabile, guardatevi le foto del telaio o delle sospensioni, e fatevi un giro con la DB6 Delirio: siamo sicuri che staccherete l’assegno sorridendo.
Giacca, guanti e stivali: Dainese
Casco: Nolan
Occhiali: Emblema