BMW G450X – Long Test Ride. In meno di 10 anni, la storica Casa tedesca ha non solo rinnovato completamente la sua gamma ma anche l’immagine stessa dell’Elica. Da tourer più o meno paciose, votate a macinare chilometri, oggi le moto BMW coprono completamente ogni tipologia presente sul mercato, ad eccezione – per il momento – degli scooter. Ed ecco che negli ultimi 3 anni sono stati presentati anche modelli specialistici, dalla pista all’enduro. Ed è proprio nell’enduro – dove domina con R1200GS standard e Adventure – che viene coperta ogni possibile fascia di cilindrata e di utilizzo. In questo senso va collocata la G450X che intende anche conquistare qualche titolo nelle varie competizioni enduro. Il concetto della BMW G 450 X si basa sull’obiettivo di tenere le concentrazioni delle masse il più vicino possibile al baricentro, e di realizzare un telaio che si adatti perfettamente ai requisiti dello sport fuoristradistico. L’elemento centrale di questo concetto è l’unione dell’asse di supporto del braccio oscillante della ruota posteriore con l’asse di rotazione per il pignone di trasmissione. Questa soluzione elimina la variazione di lunghezza della catena durante l’affondamento ed il ritorno della sospensione, riducendo al minimo l’influenza della trasmissione finale sul comportamento di marcia. Con un interasse uguale rispetto a quello della concorrenza, questa unica e singolare soluzione tecnica permette inoltre di ottenere un braccio oscillante notevolmente più lungo con conseguente maggiore trazione, fattore questo che nello sport enduristico, caratterizzato da sollecitazioni estreme per l’uomo e per il mezzo, significa vantaggi tangibili. Il motore DOHC monocilindrico da 449 centimetri cubici della G 450 X è stato sviluppato dalla BMW. Nella compatta testata del cilindro di questo quattrovalvole a corsa corta è possibile riscontrare elementi tecnici della K 1200 S: così, per esempio, le valvole di ingresso vengono azionate da bilancieri, mentre lo scarico viene comandato da piattelli a tazza. Una configurazione dagli ingombri ridotti che si contraddistingue per la sua resistenza agli alti numeri di giri. Per prestazioni ottimali ed il contemporaneo rispetto della norma sui gas di scarico Euro III sono state adottate soluzioni quali l’impianto di iniezione con regolazione Lambda e due valvole regolatrici disposte in serie.
Prova su strada Snella, estetica propria, alta non più delle concorrenti, anche se la triangolazione sella – pedane – manubrio che tende a sfavorire i piloti più bassi di statura. L’approccio con la quattremmezzo bavarese è chiaro, ci si accorge immediatamente di essere in sella ad un prodotto atipico per BMW, una moto che si pone in diretta concorrenza con le rivali, decisa a conquistarsi il terreno sui tempi e le prestazioni. Prestazioni che decisamente non mancano, in modo particolare su questa versione da 50 cavalli equipaggiata con scarico Akrapovic. Ma andiamo con ordine: curata in tutti i particolari, non mancano soluzioni atipiche come il serbatoio sotto la sella, al termine della quale vi si trova il tappo per il rifornimento. Pronti a partire, su questa enduro dell’Elica c’è il “bottoncino” per l’avviamento mentre non è previsto il kick starter. All’inserimento della prima il cambio si fa sentire ma non è un problema; piuttosto, rilasciando la frizione ci accorgiamo di quello che potrebbe essere il primo neo da segnalare. Una caratteristica costruttiva decisamente particolare è lo spostamento della frizione direttamente sull’albero a gomito; Rispetto ai concetti convenzionali, la frizione della BMW G 450 X è molto più compatta e di diametro minore, nonostante possegga lo stesso numero di dischi. Ciò è possibile perché rispetto alle frizioni di tipo comune «demoltiplicate» deve trasmettere all’albero di ingresso del cambio solo una coppia ridotta. Questo si traduce in una scarsa modulabilità della frizione che va, quindi, rilasciata erogando il gas con decisione per evitare fastidiosi spegnimenti del motore. Fatta l’abitudine a questa manovra non se ne risente in alcun modo, anche perchè si tratta di una peculiarità che si nota soltanto con partenza da fermi. Veniamo al motore: la potenza c’è ed è sufficiente sia per il rookie che per il pro, per il più smaliziato come per il neofita. Stupisce positivamente la trazione consentita dal mix telaio-mono Ohlins, soprattutto nei tratti più impegnativi non manca di restituire il movimento impresso dal motore alla ruota. Inoltre, dimostra una stabilità impressionante anche in tratti molto impegnativi dove asseconda al meglio la spinta impressa dalle gambe su fianchi e pedane. Peccato – ed ecco il secondo neo – per la forcella anteriore: probabilmente una forcella Ohlins – giusto per far compagnia al mono posteriore – avrebbe fornito maggiori scorrevolezza e supporto in frenata. Complessivamente, è un mezzo efficace che però – va detto – meriterebbe una forcella migliore; rifinendo in questo modo il comparto sospensioni, la G450X potrebbe dire la sua sebbene nello specifico segmento sia l’ultima arrivata. D’altra parte, i difetti di gioventù sono fatti per essere superati.