Cagiva Raptor 650 I.E. Le “nude” agli italiani piacciono. Specie se tra i tubi del telaio (rigorosamente a vista) alloggia un bel propulsore (rigorosamente bicilindrico) capace di spingere bene ad ogni regime. Tra le moto che rispondono a questi requisiti figura la Cagiva Raptor, una naked affidabile da poco rinnovata nella ciclistica e nella meccanica, con un nuovo propulsore Suzuki ad iniezione ed un telaio ulteriormente affinato.
Iniezione di fiducia La presenza “giapponese” all’interno dell’italianissima Cagiva Raptor è ben accetta, poiché si tratta di uno dei migliori bicilindrici di media cilindrata in circolazione. Dal punto di vista tecnico, il V2 nipponico si caratterizza per l’inclinazione delle bancate a 90°, garanzia di grande equilibrio, mentre le valvole sono quattro per ogni cilindro. I pistoni fusi in lega di alluminio presentano un profilo sagomato e spinotti più corti per ridurre il peso delle masse in movimento, mentre le bielle pallinate in acciaio al cromo molibdeno ruotano su di un unico perno di manovella ed il corto albero motore lavora su bronzine.
Ma il piatto forte di questo moderno propulsore è il sistema di iniezione digitale SDTV (Doppia Valvola a Farfalla), che utilizza una valvola secondaria a farfalla il cui movimento viene gestito dalla centralina. In abbinamento con la farfalla primaria, controllata direttamente dal pilota tramite l’acceleratore, questo sistema ottimizza i flussi all’interno del propulsore ad ogni regime.
Il risultato sono prestazioni eccezionalmente fluide ed ottime doti di reattività ai comandi sul gas, oltre ad emissioni e consumi ridotti: a tal proposito, il V2 Suzuki è dotato di sistema PAIR, che inietta aria fresca nello scarico per favorire l’ossidazione degli idrocarburi incombusti. I dati alla ruota delineano un motore piuttosto vivace, capace di regalare più emozioni di quanto la piccola cilindrata possa far presagire. 70 cavalli a 9.000 giri e 63,5 Nm di coppia massima sono delle credenziali di tutto rispetto, tali da rendere questa Raptor un bel osso duro per le rivali più potenti, specie su percorsi movimentati dove può far valere le sue ottime doti dinamiche.
Un diamante è per sempre Il telaio con struttura a diamante, realizzato dalla Telca del gruppo MV Agusta, presenta modifiche marginali volte ad affinarne le doti di maneggevolezza e precisione. Il telaietto posteriore è stato irrobustito, per permettere la sistemazione del maniglione passeggero, mentre il manubrio è stato abbassato ed arretrato di 15mm. Notevole il comparto sospensioni, affidato ad una forcella rovesciata Marzocchi da 43 mm e ad un monoammortizzatore Sachs che agisce sul forcellone. Di livello assoluto anche l’impianto frenate, tre dischi Brembo Serie Oro per decelerazioni potenti e modulabili.
5.590 euro ed è vostra! A fronte di un livello qualitativo decisamente buono e di un design attuale e gradevole, Cagiva Raptor 650 I.E. Si fa apprezzare anche per il suo listino competitivo: la naked italiana viene proposta a soli 5.590 euro franco concessionario. Con l’estate alle porte e le immienti vacanze, perchè non regalarsi un po’ di libertà?
Per maggiori info visita il sito Cagiva Raptor