Piaggio Beverly SporTouring 350
Si scrive 350, si legge 330. La politica del downsizing, cara ai costruttori automobilistici, arriva anche nel mondo delle due ruote. Piaggio monta così su Beverly SporTouring un motore completamente nuovo che rende più “razionale” questo scooter a ruota alta. Che può vantare così la potenza di un’unità da 400 centimetri cubici abbinati a emissioni e costi di gestione di una da 300. E che, dal punto di vista estetico, si presenta con un cupolino fumé che migliora la protezione aerodinamica del conducente. Tra le altri tratti distintivi ci sono il terminale di scarico, i dettagli opachi e satinati che sostituiscono le cromature ed i cerchi in lega a 5 razze sdoppiate che hanno anche una diversa efficienza aerodinamica.
LA CURA DIMAGRANTE DI BEVERLY SPORTOURING 350
Il risultato è un modello che resta trendy (con i suoi colori ed abbinamenti “coraggiosi”, tipo gli interni rossi) ma che perde peso: 20 chilogrammi in meno per effetto della riduzione della massa del tecnologico motore messo a punto grazie alla collaborazione con diverse università italiane (non solo di Pisa) e di quella del veicolo. In totale, il potente Piaggio Beverly SporTouring 350 arriva a 177 chilogrammi “a secco”. L’alleggerito motore è un monocilindrico 350 a 4 tempi, 4 valvole, iniezione elettronica e raffreddato a liquido. In particolare, gli interventi hanno riguardato la fluidodinamica, con soluzioni che incrementano le prestazioni riducendo i consumi e le emissioni. La lubrificazione, ad esempio, è a carter secco con valvola a lamelle, grazie al quale si abbattono perdite di potenza, volume della coppa dell’olio e ingombri del motore. Nuove sono anche la concezione che riduce gli attriti interni così come la trasmissione con una inedita frizione automatica multidisco in bagno d’olio basata su un nuovo CVT (Continuously Variable Transmission) sviluppato ad hoc.
MANUTENZIONE “SERENA” DI PIAGGIO
Con una potenza di 33,3 cavalli e 32,2 Nm di coppia massima, a Beverly SporTouring è in grado di offrire anche qualche bella emozione. E, tra l’altro, risparmia pure l’ansia da rifornimento: Piaggio accredita il modello di un’autonomia attorno ai 330 chilometri. Gli ingegneri di Pontedera (dove vengono costruiti i motori) assicurano anche i costi di manutenzione sono più contenuti: gli intervalli sono previsti adesso ogni 20 mila chilometri (ogni 10.000 basta cambiare olio motore e filtri).
SICUREZZA AL MASSIMO SU PIAGGIO BEVERLY SPORTOURING 350
“Il nuovo Beverly SportTouring è il primo scooter al mondo ad essere equipaggiato con Asr (e Abs), per sfruttare il massimo delle prestazioni in piena sicurezza, sempre”, garantiscono in Piaggio. Dopo averlo proposto su Aprilia, l’Acceleration slip regulation debutta su Beverly, anche se senza il più costoso sensore di inclinazione: si suppone che su questo scooter la guida sia un po’ meno “ai limiti”. Il pacchetto che lo include all’Abs (fornito da Continental) consente una ottimale gestione del mezzo anche in situazioni più delicate come perdite di aderenza in accelerazione o frenate di emergenza. Per assicurarsi questa dotazione servono 500 euro in più: 5.400 euro rispetto ai 4.900 del modello “base”. Provato in anteprima sulle strade toscane, Beverly SporTouring 350 debutta all’Eicma di Milano a novembre e subito dopo sarà disponibile presso i concessionari Piaggio.
PIAGGIO BEVERLY SPORTOURING SU STRADA
L’ormai tradizionale sella sdoppiata è sempre una garanzia di comodità per il conducente. Un po’ meno per il passeggero che sta dietro, almeno quando Beverly SporTouring 350 è privo del bauletto che costituisce una sorta di rassicurante “schienale”. Il fatto è che, quando non si abbraccia chi guida, lo spunto di questo scooter a ruota alta si avverte parecchio. E mentre lo spostamento di chi sta davanti è “contenuto” dallo sbalzo della sella, quello di chi sta dietro no.
Quasi senza accorgersene (significa che lo studio sui flussi dell’aria è rassicurante) si viaggia sopra i cento all’ora. I 120 orari – la velocità massima dichiarata da Piaggio è di 140 – si raggiungono senza fatica. Quando si dà gas, Beverly risponde: subito e senza soffrire. Anche in due. Un’accelerazione esaltante, accompagnata ad una buona gestione dei flussi d’aria. Il conducente è protetto dalla struttura dei veicolo che, tra l’altro, vanta un vano bagagli capace di ospitare due caschi full jet (oppure uno integrale con un demi-jet). L’Asr non si lascia desiderare: toglie con decisione potenza in una ripartenza sul ghiaino e consente di “addomesticare” Beverly ST senza patemi. Grazie ad un pulsante sul manubrio è comunque disattivabile: quando è attivo, una spia lampeggia sul quadro comandi fino a 5 chilometri orari.
Con i suoi 20 chili di meno ed una equilibrata distribuzione dei pesi, questo scooter vanta un’ottima maneggevolezza: non servono i “paraginocchi”, ma qualche bello sfizio (anche in piega) è possibile concederselo grazie alla sua rotonda accelerazione.