Ducati 999 dalle piste d’asfalto alla spiaggia
Le serie redux sono molto note all’estero e con questo termine si intende quelle moto con già qualche anno di vita, magari passate di moda o dimenticate perché sostituite da altri modelli, riportate in vita con profonde modifiche.
Un esempio arriva dalla nuova Zelanda, con la Ducati 999, tre volte campione del mondo Superbike nel 2003, all’esordio, con Neil Hodgson, nel 2004 con JT James Toseland e nel 2006 con Troy Bayliss.
Da quelle parti sono esperti nel realizzare oggetti con il materiale a disposzione e per questo Kiwi, dealer della casa di Borgo Panigale, convertire la superbike in una moto da spiaggia è sembrato quasi ovvio. È bastato mettere una forcella più lunga e morbida, delle gomme grasse ben tasellate dalla sezione larga (150) su cerchi da 17”, manubrio largo, nuova centralina elettrica impermeabile, così come la batteria, protetta da un apposito telaio. Ed ecco una beach racer dall’aspetto poco rassicurante. Di certo, le sue prestazioni sono di assoluto rilievo: il motore è il bicilindrico desmodromico capace di raggiungere i 225 km/h. Sulla spiaggia.