In un mondiale che probabilmente si deciderà all’ultima gara ogni GP diventa estremamente importante, ogni sorpasso sugli avversari può essere determinante e come si è visto ad Assen una curva può cambiare l’esito di una gara. L
a manovra di Marc Marquez su Valentino Rossi ha infiammato le polemiche ed in molti si sono già schierati dall’una o dall’altra parte.
Casey Stoner, a sorpresa, ha dato ragione allo storico rivale:
“Marquez ha provato l’attacco all’interno, ma Valentino ha reagito ed è stato costretto a uscire di pista e attraversare la via di fuga. Onestamente, le gare sono così: Valentino aveva dimostrato di essere l’uomo da battere ad Assen, è stato davanti tutto il week end e quest’anno va veramente forte. È impressionante”
è di un altro parere il Dottor Costa, fondatore della Clinica Mobile: “È stato il tentativo che tutti ci aspettavamo, nell’ultima curva dell’ultimo giro: una manovra impossibile, che nel cuore di Marquez lo avrebbe portato a vincere la gara. Il fatto, indiscutibile, che nessun provvedimento disciplinare sia stato inflitto al pilota spagnolo, ti ha reso, caro Vale, responsabile del taglio della chicane. Sei stato perdonato, e di fronte al perdono io mi inchino. Questo perdono ha fatto dire, pacatamente ma con convinzione, a Marquez a fine corsa: Io sono il vincitore morale. E io, nessuno me ne voglia, sono d’accordo con lui.” Il Dottor Costa, però, ha scritto il libro “Magic Marquez” in cui presenta il fenomeno di Cervera come il miglior pilota di moto dei giorni nostri.
Andrea Iannone, ai microfoni di Virgin Radio, ha commentato così:
“L’ho visto in replica più volte, e l’unica possibilità che Valentino aveva era quella di rialzare la moto e andare nella ghiaia, altrimenti credo che non avrebbe fatto la curva. Marquez ha provato a vincere, ha potuto provarci solo in quel modo, altrimenti non ci sarebbe riuscito, ma non ci è riuscito neanche così. La prossima volta deve stare più calmo con queste carenate che dà sempre a tutti”. Iannone però è solito dire “meglio chiedere scusa che permesso” ed è uno storico rivale di Marquez
La nostra opinione: Se il motomondiale non avesse sorpassi e sportellate, a volte oltre il limite, non saremmo degli appassionati. Quella che abbiamo visto ad Assen è una manovra che avrebbe fatto, probabilmente, qualunque pilota che sia salito sul gradino più alto del podio almeno una volta. Pur non essendo in corsa per il mondiale, è facile immaginare quanto conti una vittoria una volta assaporata la sensazione. Ecco perché Marquez ha fatto bene a provarci, regalandoci lo show della gara, ed ecco perché Valentino ha fatto bene a tirare dritto lanciandosi al traguardo.
Rossi non è uno stupido, probabilmente sapeva che Marquez ci avrebbe provato fino all’ultimo ed era pronto a reagire. Questo non significa che non sia stato, ancora una volta, una spanna sopra gli altri nel tenere la moto nella ghiaia e a non perdere velocità. Il risultato è giusto, semplicemente perché Rossi è stato più veloce per tutto il weekend e perché se Marc avesse potuto superarlo davvero lo avrebbe fatto in un altro modo.
Non ci resta che aspettare il Gran Premio di Sachsenring, che si correrà il 12 giugno in Germania per la nona tappa della MotoGP.