Honda

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Honda Motor è uno storico colosso giapponese produttore di automobili e motocicli che offre un'ampia gamma di veicoli tra cui scegliere.

STORIA DEL BRAND

Honda Motor Co. è un’azienda giapponese leader mondiale nella produzione di motociclette, impegnata anche sul fronte automobilistico e nel campo della robotica. Fondata nel 1948 da Soichiro Honda, nel 2014 supera l’incredibile soglia di 300 milioni di motociclette prodotte. Attivissima nelle competizioni motociclistiche fin dagli anni ’60/70 attraverso una divisione denominata “RSC – Racing Service Center” poi evolutasi nell’attuale HRC (Honda Racing Corporation – controllata ma indipendente dal 1982) ha guadagnato 12 titoli iridati nella 500cc dal 1983 al 2001 a cui si sommano gli 11 vinti in MotoGP dal 2002 al 2018.

CARATTERISTICHE DISTINTIVE

Soichiro Honda nasce nel 1906 e si distingue fin da subito per la capacità di realizzare oggetti meccanici complessi; a 15 anni smette di lavorare nella bottega di riparazione cicli del padre e viene assunto nell’officina di “Art shokai” di Tokio. Il titolare, Yuzo Sakakibara, ne intuisce le capacità e lo spinge a realizzare un veicolo da corsa che prevedeva un telaio Mitchell del 1916 quale culla di un propulsore aeronautico V8 Curtiss-Wright: la “Curtiss” vinse la 5th Japan Automobile Competition al suo esordio! Dopo anni dedicati alle competizioni, nel 1937 Soichiro fonda la “Tokai Seiki”, una azienda produttrice di fasce elastiche per pistoni. Terminata la seconda Guerra Mondiale, grazie ad una intuizione geniale, acquista e smonta 500 motori a scoppio contenuti in altrettanti gruppi elettrogeni in disuso e, assieme ad un gruppo di tecnici selezionati, li applica alle biciclette anticipando il concetto di commuting, generando movimento con consumi ridottissimi. Grazie ai ricavi ottenuti, nel 1946 fonda l’Honda Technical Research Institute che, nel 1948, diventa la Honda Motor Company: qui la sua “Dream Type A” materializza il sogno di Soichiro rendendo lo slogan “The Power of Dreams” l’elemento imprescindibile di ogni progetto Honda.

La crescita smisurata della Casa Nipponica è da attribuirsi anche a Takeo Fujisawa, l’uomo incaricato da Honda della gestione della parte finanziaria e commerciale dell’azienda; riuscì a superare di slancio la crisi di settore degli anni ’50 e gettò le basi per la diffusione a livello globale del marchio. Nel 1959 appare la prima Honda al Tourist Trophy – la mitica competizione che si corre sull’isola di Man e – proprio in questa occasione, Soichiro capisce quanto sia importante partecipare ad eventi competitivi per espandere l’azienda a livello globale. Una volta analizzate le”doti” dei competitors d’oltreoceano, Honda costituisce la sede americana nel 1959 ed invade il mercato con moto di piccola cilindrata ma di grande qualità, dapprima rivaleggiando e poi surclassando i concorrenti statunitensi. Il 1961 fu un anno importantissimo per la casa Nipponica perché raggiunse il record di 100.000 unità mensili prodotte e, contestualmente, conquistò la vittoria ed i primi tre posti nelle classi 125 e 250 cc proprio al Tourist Trophy dando una scossa al motociclismo mondiale. Gli utili servirono per implementare il centro R&D e diversificare la gamma prodotti rendendola idonea alle richieste dei vari mercati mentre, l’impegno nel mondo racing, spinse il colosso a costruire un circuito dove collaudare i propri modelli: nel 1962 inaugurò la sua pista privata, il circuito di Suzuka a cui, successivamente, si aggiunse il Motegi Twin Ring.

Arriva poi il turno dell’Europa e l’invasione avviene con il C310, un ciclomotore 4 tempi e 49 scelto appositamente per il Vecchio Continente ma che non fece breccia perche i ciclomotori rivali a 2 tempi erano decisamente più performanti.

MODELLI ICONICI

Honda ha realizzato alcuni tra i modelli più famosi nella storia delle due ruote. Non possiamo fare a meno di citare il Super Cub (nato nel 1958 e che ha superato i 100 milioni di esemplari venduti, diventando il mezzo a motore più venduto di sempre) o la gamma delle CB Four che, negli anni ’70, hanno guidato l’affermazione globale del brand con cilindrate da 350 a 750 cc. Impossibile dimenticare il mitico Monkey o le maxi GoldWing e CBX a sei cilindri. Negli anni ’80 arrivarono la VFR 750 R (meglio nota come RC30 – prima ad usare bielle in titanio), la Transalp 600, la NSR 125 e l’Africa Twin. La tecnologia diventa un marchio di fabbrica, come per la NR a pistoni ovali e 8 valvole per cilindro, ma anche per le vendutissime sportive come la CBR, prima 600 e 1000 e poi la 900 RR capostipite della dinastia Fireblade. Honda produsse anche bicilindriche – le VTR 1000 SP1 e SP2 – che in Superbike riuscirono a contrastare il dominio Ducati, vincendo nei primi anni 2000. In tempi recenti di grande successo sono state le scarenate Hornet 600, gli scooter SH (capostipite il 50 del 1984, fino a 125-150 e 300 di oggi), fino ad arrivare alla produzione attuale, con una gamma molto vasta, inclusi i modelli della famiglia NC con cambi a doppia frizione DCT.

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