Un anno sfortunato (forse) quello del maiorchino, i problemi con il casco e l’interferenza della pioggia infatti hanno giocato il loro ruolo nella battaglia per il titolo. Jorge Lorenzo non aveva effettuato i test Michelin dopo Aragon per non prendere rischi, scelta piuttosto azzeccata vista la caduta (senza complicazioni) di Rossi.
Ora però il maiorchino è caduto in minimoto sulla spalla sinistra, provocandone la lussazione. Per chi ha buona memoria, si tratta della stessa spalla che Lorenzo ha rotto nel 2013, quando era in lizza con Dani Pedrosa per un titolo andato poi all’esordiente Marc Marquez. Anche se non si tratta di un infortunio fisicamente grave, la spalla di Lorenzo subentra nei problemi psicologici che a fine stagione hanno sempre il loro peso, perché nonostante gli antidolorifici e le migliori cure la sensazione di non essere del tutto a posto può davvero fare la differenza.
Motegi poi è un tracciato piuttosto impegnativo: le staccate violente ed un Valentino Rossi a suo agio potrebbero mettere sotto scacco il campione spagnolo. Le gare sono così, non si può imputare la colpa al pilota o alla sfortuna, piuttosto ci dispiacerebbe se lo scontro all’ultimo giro tra i due alfieri Yamaha fosse andato perduto.
Jorge Lorenzo però non è più quello che si lascia andare allo sconforto, vedremo presto come gestirà la pressione. Il Gran Premio del Giappone si corre l’11 ottobre, poi il 18 ci sarà Phillip Island ed il 25 Sepang per poi arrivare a Valencia ai primi di novembre per il gran finale di questa stagione sul filo del rasoio.