A cambiare sono ovviamente i colori ed il muso, più corto e compatto. l’airbox in carbonio flette i muscoli e il telaio a traliccio avvolge la moto. Questa sarebbe di certo la nuda più seducente per chiunque voglia bruciare le strade, infatti il motore che la casa di Akashi ha sviluppato è stato fatto insieme agli ingegneri aerospaziali giapponesi, un motore supercaricato da 300CV per la quale il doppio disco all’anteriore è più che d’obbligo.
La Ninja H2R però non è omologata per strada, se Kawasaki pensasse di produrre un modello simile a questa naked dovrebbe adattarlo il minimo indispensabile per farlo circolare, o magari spogliare l’H2 per creare una cosa simile. Difficilmente qualcuno avrebbe da ridire, l’unico problema è che con un missile di questa portata, senza la carenatura hypersport, il vento rischia di staccarvi dal manubrio appena la signorina entra in coppia, cioé più o meno quando l’accendete.
Fatto stà che questo è proprio un green power che ci piace!