Kawasaki W650 Custom
La Kawasaki W650 è una delle moto che rientrano nella categoria delle classiche, quelle che di più ispirano il senso della parola “motocicletta”. Ma anche che più vengono modificate per realizzare quei modelli definiti cafè racer, ovvero personalizzazioni basate sulla filosofia britannica molto in voga in Inghilterra tra gli anni ’60 e ’70.
Una filosofia che ha scavalcato i confini dell’isola ed ha attraccato nel Continente, a dirla come direbbero gli inglesi e come dimostra questa Kawasaki W650 Custom, realizzata da un signore francese.
W650 Custom: dalla tomba con passione
Jérôme Pierre è il realizzatore di questa cafe racer. Tanta è la sua passione per questi modelli che su internet ha aperto un blog chiamato “Un Pneu Dans La Tombe” che tradotto nella nostra lingua significa “Un gomma nella tomba”. Di solito p richiesto un budget elevato per una simile realizzazione ma il signore francese ci è riuscito senza esagerare nelle spese.
Le prime modifiche riguardano le sospensioni: rispetto alle originali sono stata abbassate con molle progressive. Gli pneumatici sono Dunlop modello K81 TT100s cioè i primi a girare ad oltre 100 miglia orarie (160 km/h) al TT nell’Isola di Man. “Amo le gomme – dice Jérôme – con un look vintage ma efficienti e con una storia legata al TT”.
Motore originale per la Kawasaki W650 Custom
La Kawasaki W650 Custom monta il medesimo motore di serie ad eccezione di filtri aftermarket e della scatola del cambio.
Originali anche gli scarichi ma accorciati, ricoperti nella parte iniziali con garza nera per enfatizzare il look da cafe racer e completati da silenziatori Megatron.
Il manubrio è originale perché “è comodo a ha un look da dirt track con un buon leveraggio”.
Tutto il resto della moto è stato sottoposto a leggere ed economiche modifiche per renderla unna motocicletta da show room, come per esempio il faro posteriore Lucas e anche le frecce sono state sostituite mentre il faro anteriore è stato abbassato con dei supporti aftermaket, per metterlo in linea con la sella ed il serbatoio. Il paraurti solo all’anteriore è accorciato e rifinito in alluminio.
La sella è stata sostituita: dopo una ricerca senza esito in Giappone da Logic Brand, Jérôme Pierre ne ha trovata una del design simile dallo specialista di selle da moto Cannock In-Shop. Sotto la sella c’è posto a sufficienza per sistemare addirittura un lucchetto.
“Grazie a queste modifiche la moto si è alleggerita – dice Jérôme – mentre il motore è più efficiente. Non è una moto da competizione o concorsi di bellezza ma è molto divertente da guidare ed il suo suono mi piace moltissimo!”.