Lambretta vera e Lambretta tarocca, occhio ad acquistare solo la vera Lambretta!

Il Consorzio Lambretta in difesa del marchio
Il Consorzio Lambretta, icona internazionale nel campo degli scooter con sede a Milano, sta intraprendendo una delle più grandi operazioni della storia recente contro la violazione del marchio registrato, per impedire la commercializzazione a livello mondiale degli scooter LN125 e LS125 non originali con il nome Lambretta. Il consorzio, in un’operazione internazionale congiunta con poteri legali, autorità doganali e di polizia, sta mettendo in atto una procedura per assicurare la tutela dei propri diritti sul marchio.

Lambretta diffida
L’operazione è diretta contro due ex licenziatari, l’irlandese Clag International e l’italiana Motom Electronics Group Spa
Inoltre, altri provvedimenti sono stati presi nei confronti del produttore taiwanese degli scooter LN125/LS125, Her Chee Industrial Co Ltd, che opera con il nome “Adly” e Gamax Moto Corporation.
Infine, Lambretta sta attuando misure di protezione contro la sempre più vasta rete d’importazione e distribuzione in Europa, Asia, Oceania e America. Persino distributori fidati e rinomate riviste sono coinvolti, non consci del carattere illegale dell’introduzione dei nuovi modelli di scooter LN125/LS125. Sono state inviate lettere di diffida e intimazione di cessazione a tutti i distributori conosciuti, con l’intento di metterli al corrente delle implicazioni conseguenti alle proprie attività illegali.

Comunicato ufficiale sul sito Lambretta
Lambretta ha pubblicato un comunicato ufficiale sui propri siti internazionali (lambretta.com) per avvertire il pubblico di non effettuare pagamenti anticipati ai distributori locali. È stata inoltre pubblicata sul sito web una lista contenente i nomi di tutti i distributori coinvolti in questi atti fraudolenti.
Il consorzio, insieme ai propri avvocati e alle autorità, è giunto a conoscenza di fatti preoccupanti riguardo alle infrazioni compiute. Società di facciata e società di investimento come “DBM Lambretta International Srl”e siti web apparentemente professionali come lambrettaoriginale.com, lambretta-italia.it e lambrettamotorcycles.com con proprietari diversi, sono stati utilizzati nel tentativo di nascondere a Lambretta attività e reti di contatti.
Lambretta sottolinea che l’unica organizzazione legittimata a fornire contratti di licenza per scooter per conto del Consorzio Lambretta è Lambretta Distribution ltd, con sede ad Althorp nel Regno Unito.

AGGIORNAMENTO

A seguito del comunicato stampa pubblicato dal Consorzio Lambretta relativo alla contraffazione del marchio Lambretta, MEG – Motom Electronics Group S.p.A. e Clag International Ltd replicano per spiegare la situazione e, così come abbiamo dedicato spazio al primo, lasciamo l’opportunità anche ai secondi di dare la loro versione

Le società Motom Electronics Group S.p.A. (MEG) e Clag International Ltd (CLAG), in relazione al comunicato di Lambretta SA (società in liquidazione) inviato alle agenzie di stampa il 2 agosto 2011, precisano quanto segue:
1) Il marchio Lambretta fu ceduto nel 1972 dalla famiglia Innocenti, antica titolare dello stesso, alla società indiana “Scooters India Ltd” (SIL).
2) La società SIL nell’anno 2006 ha concesso licenza d’uso del marchio Lambretta alla società inglese Fine White Line Ltd. (FWL).
3) Nell’anno 2010 FWL, tramite la società consociata Lambretta Scooters Ltd, ha concesso sub licenza d’uso del marchio Lambretta a MEG e CLAG per il settore motociclistico.
MEG e CLAG pertanto usano il marchio Lambretta in forza di regolari contratti di licenza d’uso che consentono loro di vendere legittimamente nella maggior parte dei Paesi del mondo scooters con il marchio Lambretta.
Nonostante la chiara legittimità dell’uso del marchio Lambretta da parte di MEG e CLAG, le società facenti parte del cosiddetto “Lambretta Consortium”, che non è un’entità giuridica riconosciuta, da anni stanno cercando di far decadere per non uso il marchio Lambretta originale, di cui è titolare la società SIL, al fine di far acquisire piena validità ad altri marchi Lambretta da queste società abusivamente registrati a partire dall’anno 2006.

Il Tribunale di Milano ha già stabilito, con tre provvedimenti (sentenza n. 8912/2010 del 7.7.2010; ordinanza cautelare 26.11.2008; ordinanza cautelare 30.5.2011) che il marchio Lambretta della società SIL è valido e non decaduto e ha deciso che non ci sono motivi per ritenere risolto il contratto di sub licenza d’uso del marchio Lambretta stipulato tra MEG e Lambretta Scooters Ltd.
Sconfitto nelle aule giudiziarie, il Signor Walter Scheffrahn, azionista di controllo di Brandconcern BV (società olandese) e, riteniamo, socio determinante di Lambretta Consortium, sta cercando, disattendendo le decisioni dei Giudici di Milano, di bloccare l’attività industriale e commerciale di MEG e CLAG, intervenendo in vari paesi del mondo presso i fornitori nonché presso i distributori delle stesse al fine di dissuaderli dal continuare la legittima collaborazione industriale e commerciale con MEG E CLAG.

Nel far ciò il Signor Scheffrahn, che non ha mai prodotto neppure uno scooter e che ha solo registrato illegittimamente e in mala fede il marchio Lambretta senza utilizzarlo commercialmente, non ha esitato a compiere atti rilevanti anche penalmente (quali la diffamazione dell’Amministratore di MEG) e per questo motivo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Monza.
Ora il Signor Scheffrahn, tramite la fitta rete di società a lui riconducibili, sta inviando comunicati stampa a tutto il mondo in cui sforna notizie non corrispondenti al vero, diffama ulteriormente le società MEG e CLAG, minaccia clienti e fornitori di queste e invia addirittura propri emissari presso le sedi di possibili futuri clienti allo scopo di intimidirli e di dissuaderli dall’acquistare gli scooter col marchio Lambretta prodotti da MEG e CLAG.
Non solo, ma il Signor Scheffrahn in modo fraudolento ha addirittura registrato come modello industriale uno scooter ideato e precedentemente registrato da CLAG, tentando di appropriarsi illegittimamente dei diritti di proprietà industriale di terzi.
Per tutti questi motivi il Signor Scheffrahn sarà nuovamente denunciato all’Autorità Giudiziaria, con la speranza che la Magistratura possa emettere efficaci provvedimenti che blocchino l’azione di quello che è un “avvoltoio” di marchi famosi.
Certamente MEG e CLAG, forti delle proprie ragioni, già avvalorate da pronunce giudiziarie, non si lasceranno intimidire dalle azioni temerarie e spregiudicate di questa persona e continueranno, con tutta la rete industriale e commerciale formata in questi anni, a rilanciare il mitico marchio Lambretta nel mondo, di cui ribadiscono di essere le uniche legittime licenziatarie”
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