Un lavoro impressionante quello compiuto dal Gruppo Askoll, un nome che noi stessi non conoscevamo ma che si identifica il leader nella produzione di motori elettrici, di quelli che ognuno di noi ha nel frigo o nella lavastoviglie.
Con una crisi economica che non ultimo ha colpito il mercato dell’elettrodomestico l’ imprenditore Elio Marioni, presidente del gruppo, ha deciso di reinventare l’azienda che continua a fatturare 300 milioni all’anno pur continuando a pagare lo scotto del crollo europeo degli eletrodomestici.
Tre anni fa ha quindi assunto un capo progettista Aprilia, i suoi collaboratori ed un ingegnere con un passato in Maserati. Quest’ultimo ha disegnato una pista tutte curve fuori dalla sede principale, mentre grazie all’esperienza in campo di motori elettrici si è cominciato a progettare uno scooter. Ma questo nessuno lo sapeva, in conferenza ci è stato racconato quanto il silenzio stampa sia stata una delle scelte più difficili da mantenere.
Il prodotto finito è uno scooter a magneti permanenti prodotto del tutto internamente. Raggiunge i 45Km/h come ogni cinquantino, ha 100Km di autonomia e si ricarica in qualunque presa, grazie alla batteria estraibile da 8Kg. In questo modo l’assicurazione si riduce del 50% ed il bollo diventa gratuito per i primi 5 anni. Oltretutto ricaricandolo una volta a settimana si spendono circa 15 euro di bolletta della luce in più all’anno.
Fin qui l’idea ci è sembrata buona (anzi ottima), ma da giornalisti volevamo vedere con i nostri occhi quello che più volte ci è stato presentato come “il futuro della mobilità”. L’ Askoll Es1, questo il nome del primo scooter Askoll a cui ne seguirà uno più potente, con due posti e più autonomia, sarà venduto esclusivamente in punti vendita monomarca che verranno aperti dall’11 aprile al ritmo di 10 al mese fino ad arrivare a coprire tutte le province italiane.
Nessuna alleanza e nessuna cessione di prodotto è prevista, nonostante molte case abbiano bussato a Dueville (in provincia di Vicenza) tra cui BMW, KTM, Aprilia e Fiat visto che acccanto allo scooter parte subito la commercializzazione di una bici elettrica (anche lei 100% Made in Italy) e fra un anno di una microcar anc’essa elettrica a due posti di alta tecnologia e sempre prodotta presso le sedi di Askoll che danno lavoro, in giro per il mondo, a circa 3.000 persone. Non propriamente una fabbrichetta…!
Finita la presentazione veniamo portati alla pista privata, dove il capo progetto ci spiega il funzionamento dello scooter. Sul blocchetto di sinistra c’è un interruttore che può essere impostato su tre posizioni, dalla più performante alla più ecologica, mentre a sinistra l’intensità del freno motore che può essere impostata su due posizioni. Bene, la situazione comincia a farsi quasi surreale: abbiamo davanti uno scooter elettrico di 78Kg con più mappature di una sportiva, il tachimetro rimbalza a fondoscala come sulla moto all’accensione ed il rumore è quasi impercettibile.
Partiamo per fare qualche giro sul circuito, che sembra a tutti gli effetti una pista da kart. I primi metri li passiamo un po’in dubbio perchè l’anteriore sembra poco stabile, essendo abituati a moto con il peso caricato sull’avantreno.
In realtà l’Es1 Askoll (così si chiama lo scooter) è incredibilmente agile e, grazie al motore elettrico, mantiene una coppia costante che non ha niente da invidiare ad un motore a scoppio. Giocando con l’interruttore del freno motore, che si attiva appena sfioriamo il freno, riusciamo ad avere una frenata più che buona in entrata di curva ed un’uscita rapida. Dopo svariati giri veniamo invitati a testare anche le sospensioni su alcuni dossi preparati per i test e la forcella assorbe bene, con una corsa più che dignitosa per uno scooter. Insomma non ci pare vero di aver testato un cinquantino elettrico in pista e di essere rimasti a ragionare su come si comporta tra i cordoli, ma è proprio così e quindi non ci resta che dire bravi Askoll.
Posizione di guida rilassata da città, accessi in ZTL e pochissime spese. Askoll Es1 arriva ad aprile nei prossimi punti vendita di Vicenza, Verona, Padova, Catania, Cuneo, Torino, Bergamo e Mantova. Costa 2.190€, e verrà affiancato da una serie di accessori tra cui bauletto, cupolino, parabrezza e scaldamani. In vendita anche la bicicletta a pedalata assistita, mentre nel 2016 vedremo la citycar.
Nella gallery, potrete trovare anche qualche scatto del processo di produzione