È stato un marzo decisamente positivo quello vissuto dal mercato delle moto. Secondo i dati diffusi da Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), le vendite di veicoli a due ruote hanno fatto registrare un 236,8% rispetto all’anno scorso, ma se questo dato è poco significativo (12 mesi fa l’Italia era in pieno lockdown), lo è decisamente di più il confronto col marzo 2019, rispetto al quale viene fatto segnare un + 14,9%.
Nel mese di marzo sono stati immessi sul mercato complessivamente 30.501 veicoli (+236,8%). Il solo mercato dei ciclomotori totalizza 1.517 veicoli venduti, pari a un + 186,2% sullo stesso mese del 2020, mentre scooter e moto registrano rispettivamente 16.539 (+ 251, 2%) e 12.445 (+ 226%) veicoli immatricolati. Dal confronto con lo stesso mese 2019 emerge invece una crescita complessiva del 14,95%. Nei primi tre mesi dell’anno ciclomotori, scooter e moto segnano un aumento complessivo del 42,27% pari a 64.498 mezzi targati. Sei calano leggermente i ciclomotori (-1,7%), volano scooter 33.606 (+54,1%) e moto 26.966 (+38%). Rispetto al primo trimestre del 2019 si registra un complessivo aumento del mercato del 10%. Il segmento dell’elettrico chiude il mese di marzo con 890 veicoli venduti, pari a una crescita del 297,3%. Il confronto con il 2019 segna una crescita complessiva di tutti i segmenti pari al 156,9%. Paolo Magri, presidente di Confindustria ANCMA, ha spiegato così i dati: “Il confronto con l’anno scorso è inevitabilmente viziato dalla chiusura della rete di vendita imposta con il primo lockdown, tuttavia un più opportuno e indicativo accostamento ai dati di marzo 2019 ci permette di registrare che, malgrado il perdurare delle incertezze economiche, il mercato è reattivo e che le due ruote si confermano come una delle soluzioni di mobilità più apprezzate. La vitalità del mercato, alimentata dalla domanda di passione e mobilità sostenibile che i nostri veicoli soddisfano, infonde comunque un cauto ottimismo, sebbene oggi la filiera legata al nostro comparto debba confrontarsi ancora che le misure restrittive in vigore che limitano la necessità di spostamenti e la possibilità di svago e con un non trascurabile rallentamento nell’approvvigionamento di nuovi modelli Euro 5 determinato dalle criticità nel settore dei trasporti marittimi a livello mondiale“.