Moto Guzzi 1200 Sport – Test Ride

Moto Guzzi 1200 Sport – test ride Join us for a ride on new aggressive Italian naked Mandello del Lario – It’s sure: 2006 is the year of Moto Guzzi. Lots of news and satisfactions for a brand proudly made in Italy. The last born under silver eagle’s wing is the Moto Guzzi 1200 Sport, a big bad naked with a racing spirit. Looks like Breva, but it’s a whole different thing… The new 1200 Sport looks pretty similar to appreciated Moto Guzzi Breva, but it’s a whole different bike: riding position, engine’s reactions and feelings on the street are more direct and dynamic. Looking the bike’s design you may think it’s a sporty kit mounted on Breva… well, getting closer to the bike you’ll notice that all details changed. The engine is always there, the legendary 90° V2 adjourned to be faster and more reactive than ever. The 1151 cc engine puts out a maximum of over 70 kW (95 CV) at 7,800 rpm with maximum torque of over 100 Nm at 5,800 rpm. In other words, the legendary Moto Guzzi torque combined with evenly distributed power for satisfying fun riding whether on the motorway or through Alpine valleys. Great attention has been paid to the air intake system that has been perfected with the addition of a special high performance filter. Intake and exhaust ducts have been further improved to increase the speed of gas flow and make the engine more responsive. ECU mapping has been programmed for sports use and offers a wider band of usable engine power. Starting, regardless of weather condition, has been facilitated by fitting electronic injection with a stepper motor that also guarantees perfect idling. Power output is hefty but smooth while emissions and fuel consumption are low and well within Euro 3 standards. Performance is further enhanced by other technical additions like twin spark ignitions and having the injectors positioned directly over the inlet manifolds near the valves. The alternator is between the cylinders. This makes the engine more compact and also offers significant advantages in terms of control and overall ridability. Lightened conrods, pistons and pistons rings help reduce weight and sintered valve guides improve smoothness and increased resistance to wear and tear. Other solutions have been put in place to improve lubrication: the oil pump has a higher flow rate and is more efficient; the cylinder head has a small hole that allows oil to be injected directly on to the exhaust valve; the crankase and the sump and heads have been modified to facilitate oil flow. For those wanting the maximum from their 1200 Sports, Moto Guzzi has designed a track kit with redesigned hand-polished air ducts, the removal of the air filter box, the fitting of a special racing exhaust and a remapped ECU. This kit improves overall performance and improves the compression ratio. Power is transmitted to the rear wheel via the CA.R.C. system (the Moto Guzzi patented “reactive” shaft drive). This transmission system that is an integral part of the light aluminium alloy rear swinging arm always offers a smooth precise response with none of the jerks that is so typical of shaft drive systems. The anti-shaft effect has also been got rid of and the particular CA.R.C. layout has allowed a one piece rear swinging arm to be fitted that adds to overall rigidity. It works good! New Moto Guzzi 1200 Sport test ride was an amazing experience: it’s powerful, with a great torque and agile like the best competitors. The handling of the 1200 Sport has a secret ingredient: the precision put into perfecting frame/suspension set-up. The high-tensile steel chassis is very rigid and together with aluminium single-arm forms a one-piece section housing the “reactive” shaft drive. The engine responds instantly to the rider’s requests and does exactly what it is asked. You will have a lot of fun running on a hill street, that’s sure. When being hard, the suspension provides impeccable handling and is always predictable. The machine goes round bends on invisible rails thanks to the fully adjustable 45 mm forks. On exit, rear suspension provides perfect stability thanks to the progressive action single arm and fully adjustable shock absorber. Moto Guzzi’s patented “reactive” shaft drive looks changes in rear set-up that are typical of traditional shaft drives. The brakes soon take care bursts of acceleration with twin 320 mm discs and four piston calipers at the and a 298 mm rear disc with two floating parallel pistons. For those of you that ride all round in all weather, Moto Guzzi also offers an ABS version with traditional front discs. We tested that Moto Guzzi 1200 Sport is quite comfortable for the passenger too: it’s hard to find an aggressive naked that make possible to afford a medium range trip with a friend. It’s a pleasure to ride this new Moto Guzzi… it’s easy to control but offers great performances, making you never won’t to step down and turn off it’s unique engine.

Moto Guzzi 1200 Sport – Test Ride. Mandello del Lario – In quel di Mandello ci devono proprio aver preso gusto. Il 2006 si può, senz’ ombra di dubbio, definire l’anno di Moto Guzzi: tante novità e soddisfazioni per un marchio che orgogliosamente porta avanti il Made in Italy. Ultima nata sotto l’ala dell’aquila d’argento, è Moto Guzzi 1200 Sport: una “nuda” che strizza l’occhio all’anima sportiva.
E se la Breva si arrabbiasse? La prima cosa che viene in mente osservandola, è di esser di fronte ad una Moto Guzzi Breva stufa di prender “paga” dalle colleghe più sportive. La linea è quella: seduta discretamente bassa, manubrio alto e largo e pedane un po’ avanzate; ma qualcosa è cambiato. Se da un punto di vista meramente estetico Moto Guzzi 1200 Sport può sembrare più un kit estetico che un vero e proprio modello ex novo, ad una visione più attenta ci si accorge che la storia è ben diversa. Certo, l’elemento portante di Moto Guzzi 1200 Sport è sempre lui, la vera essenza del marchio di Mandello del Lario: il famoso V2 di 90°, ma onestamente ci si sarebbe stupiti non poco a non vederlo lì. Come da tradizione però, in ogni occasione, il propulsore viene aggiornato e modificato in base alle esigenze del caso. Ecco quindi che il noto motore compie un altro piccolo step evolutivo, per offrire quella verve in più in grado di motivare quell’ ambiziosa scritta “Sport”.
Gli accorgimenti tecnici resisi necessari riguardano l’accensione, ora a doppia candela, e gli iniettori: collocati direttamente sui collettori di aspirazione e molto vicini alle valvole. Bielle, pistoni e fasce, sono state alleggerite per contenere i pesi, mentre le guide delle valvole sono state sinterizzate per favorirne la scorrevolezza e incrementarne la resistenza. Altre soluzioni rendono invece più efficace la lubrificazione, come l’incremento della portata e dell’efficienza della pompa dell’olio. Il castelletto di distribuzione presenta un foro per ottenere un getto d’olio diretto sulla valvola di scarico e la flangia del basamento, la coppa e le teste sono state modificate per facilitare il flusso d’olio.

Queste, ed altre modifiche, hanno consentito di sviluppare dai 1151cc del V2 di 90°, una potenza massima di 95 CV a 7.800 giri, un valore che incomincia finalmente ad entrare nel range della sportività. Il valore più interessante è però quello della coppia massima di oltre 100 Nm a 6.000 giri: un dato di tutto rispetto.
La lavorazione dei condotti d’aspirazione e scarico, è stata ulteriormente ottimizzata per incrementare la velocità del flusso dei gas e rendere il propulsore più reattivo. Anche la mappatura della centralina è stata pensata per la guida sportiva, ampliando l’arco di utilizzo del motore. Come da tradizione, la trasmissione è demandata all’immancabile cardano reattivo C.A.R.C. la cui particolare configurazione permette di adottare un forcellone monolitico, incrementando la rigidità complessiva.
Come va? Saliamo in sella alla nuova creatura di Mandello del Lario. La posizione di guida si dimostra immediatamente molto particolare: seduta bassa come le pedane leggermente avanzate, manubrio largo, alto e un po’ distante. Bisogna farci un po’ l’abitudine: la posizione risulta leggermente troppo distesa e la posizione delle pedane non collabora molto. Le caratteristiche immediate che si percepiscono dopo i primi chilometri, confermano le aspettative. La ciclistica scelta, si compone di una forcella con steli da 45 mm all’anteriore, ed al posteriore da un monoammortizzatore che gestisce la corsa del monobraccio con beveraggio progressivo. Il settaggio delle sospensioni, tradisce una configurazione più turistica che sportiva, ben adatta a macinare chilometri più che a sfrecciare sul misto veloce. La coppia è molto corposa, ma l’erogazione fluida e lineare, non causa mai strappi, rendendo piacevole la guida anche ai regimi medio bassi.

Difficile “cogliere in castagna” Moto Guzzi. Va bene sportiva, ma l’aquila d’argento apprezza i passisti e quelli che vivono la moto. Per questo motivo quindi, il settaggio delle sospensioni risulta così morbido e l’erogazione è sì potente, ma comunque morbida e lineare. Il modello, però, risponde al nome di Moto Guzzi 1200 Sport, ed ecco quindi che per chi vuole di più, la Casa di Mandello ha realizzato un kit per la pista, con condotti d’aspirazione ridisegnati e lucidati a mano, l’ eliminazione della cassa filtro, l’ adozione di uno scarico “racing” e di una centralina rimappata. Con questo kit il comportamento della moto diventa più sportivo e meno “rilassato” consegnando una Moto Guzzi 1200 Sport più reattiva e precisa.
Questo a parole, perché La moto in prova non era equipaggiata con questo kit, ma già ad un più oculato settaggio delle sospensioni di serie, abbiamo potuto notare un netto miglioramento dinamico della moto. Con un assetto più rigido, Moto Guzzi 1200 Sport “soffre” meno nel misto, rispondendo più prontamente ai cambi di direzione veloci mantenendo un’ottima precisione sia in fase di curva che in uscita anche se si apre deciso il gas. A frenare la foga del centauro, ci pensa un impianto frenante assolutamente racing, composto da un doppio freno a disco a margherita da 320 mm, stretto da una pinza a quattro pistoncini. Al posteriore, l’incarico è demandato ad un disco fisso in acciaio inox da 282 mm, stretto da una pinza flottante a 2 pistoncini paralleli.
Nei concessionari da ottobre 2006 Moto Guzzi 1200 Sport, è disponibile nelle colorazioni Nero Guzzi e Rosso Corsa ed è commercializzata da ottobre 2006 al prezzo di 12.190 e 12.890 euro per la versione con ABS. Come da tradizione, la lista degli accessori è molto ricca e si compone di kit borse, bauletti, sella ribassata, borsa da serbatoio e molto altro. Per gli amanti della sportività, Moto Guzzi ha preparato due Kit Racing: il primo prevede i tromboncini di aspirazione dedicati, lo scarico due in due racing e la centralina racing. Il secondo step prevede anche la lucidatura dei condotti di scarico ed aspirazione. Tali kit consentono di raggiungere la potenza, tonda tonda, di 100 cavalli.

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