Moto Guzzi aggiorna la sua Stelvio 1200

Si chiama come il famoso passo alpino che, attraverso 84 tornanti indimenticabili,  congiunge la Valtellina alla Val Venosta. Una strada fatta apposta per le moto d’avventura, che vogliono e possono arrivare ovunque, dove osano le aquile.
Per questo Moto Guzzi non poteva chiamarla in modo migliore: Stelvio. Un nome secco e breve che riporta l’immaginario del motociclista lassù, e ha contribuito a ridare splendore a Moto Guzzi nel segmento maxi enduro.

Una moto apprezzata che ora raggiunge la sua completa maturazione sul piano tecnico – funzionale grazie alle modifiche e perfezionamenti introdotti con il nuovo modello 2011.
Tutto inizia dallo stile, reso più attraente e moderno addolcendo i volumi del serbatoio ed integrandoli con la leggera carenatura, ora segnata dalle linee più regolari e morbide confluenti con il doppio gruppo ottico anteriore.
Quest’ultimo, un elemento distintivo del design della Stelvio è l’unico dettaglio ereditato dalla versione precedente. Sono del tutto inediti il cupolino, il parabrezza e la semicarenatura con indicatori di direzione integrati  tutti elementi che contribuiscono a donare al frontale della Stelvio MY2011 una espressone nuova, più aggressiva e dinamica. Ne deriva uno stile originale ma soprattutto più funzionale e versatile, attributi che su questa tipologia di modelli rivestono una particolare importanza. Da un punto di vista oggettivo lo stile delle nuove superfici porta con se due fondamentali progressi rispetto alla versione precedente: una più efficiente protezione aerodinamica, grazie al nuovo cupolino e un’autonomia quasi raddoppiata grazie al nuovo serbatoio dalla capacità record di 32 litri.

L’aria di rinnovamento che avvolge la nuova Stelvio si nota anche dal cockpit di guida, con una strumentazione rinnovata nella grafica e dotata di un nuovo indicatore del livello carburante di maggior scala.

Cuore pulsante di quest’affascinante granturismo è il celebre bicilindrico trasversale a V di 90° della serie “Quattrovalvole”, la più prestazionale tra le famiglie di propulsori prodotte a Mandello di Lario ormai giunto all’apice del suo sviluppo tecnico/prestazionale. 
In quest’ultima versione è stata particolarmente curata la silenziosità e la regolarità di funzionamento intervenendo sulla gestione elettronica, sulla distribuzione e sul raffreddamento.
Ora il propulsore esprime una coppia massima superiore a 104 Nm erogati a soli 5.500 giri/min e raggiunge agevolmente un picco di potenza superiore a 102 cavalli, il tutto a un regime di rotazione massimo pressoché automobilistico, 7000 giri/min.

Visto l’unanime consenso raccolto dalla comparto ciclistico della Stelvio, non c’era bisogno di ritoccare il telaio a doppio trave superiore, in acciaio ad alta resistenza.
A rendere immediata e nitida la risposta alle pressioni sul manubrio, contribuiscono sospensioni regolabili sia nel precarico che nella risposta idraulica in compressione ed estensione. L’avantreno è dominato da una solida forcella up-side down Marzocchi con steli da 50 mm e 170 mm d’escursione, mentre al posteriore i cinematismi della sospensione ad azione progressiva sono mossi da un’unità Sachs che lavora su 155 mm di corsa. Confermata anche la terna frenante Brembo, dove spicca l’estetica delle pinze anteriori a disposizione radiale che mordono una nuova coppia di dischi alleggeriti e dotata di una nuova fascia frenante più performante nella dissipazione del calore.

Novità sul fronte ruote, con la comparsa di un set di cerchi in lega di nuovo disegno e l’unificazione della misura posteriore 150/70/17, precedentemente esclusiva della NTX anche per la versione standard della Stelvio 1200. Rimangono disponibili a richiesta anche le ruote assemblate con cerchi Ber e raggi Alpina, di serie nella versione NTX mentre entrambe ricevono il nuovo sistema antibloccaggio ABS della Continental.

La NTX, versione “avventurosa” della Stelvio, condivide ora tutte le caratteristiche tecniche della versione base e si differenzia da questa per la robusta “corazza” che l’avvolge, composta da paracoppa, paramotore, protezione cilindri, e paramani integrali per preservare il pilota e la sua cavalcatura dalle insidie di qualsiasi percorso.
Non mancano, in una moto dedicata ai grandi viaggiatori, le valigie in alluminio e i fari alogeni supplementari. Una sontuosa dotazione ulteriormente incrementabile attingendo alla catalogo degli accessori disponibili in opzione che comprendono tra l’altro il navigatore GPS, le manopole riscaldate, la protezione al CA.RC (Cardano Reattivo Compatto).
Le nuove Stelvio MY 2011 saranno disponibili a partire dalla prossima primavera nei colori Nero Guzzi e Bianco Diamante mentre sulla NTX apparirà in un inedito concetto cromatico su base nera opaca.

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