Alex Rins vince l’edizione 2019 del Gran Premio degli Stati Uniti che si è disputato sul circuito di Austin. Alle spalle dello spagnolo si piazzano un ottimo Valentino Rossi, pimpante per tutto il weekend e l’australiano Jack Miller, costante per tutta la gara.
Dopo poche tornate vengono virtualmente eliminati dalla corsa per il podio sia Joan Mir sia Maverick Vinales, pizzicati dalla fotocellula del via e rei di una partenza anticipata sono costretti a un ride through. Dura una manciata di minuti anche la gara di un vivace Cal Crutchlow che eccede di foga in staccata e si stende. Una gara molto veloce ma anche decisamente tattica, svolta al dodici giri dalla fine quando Marq Marquez, saldamente primo, pinza troppo in un lungo curvone verso sinistra e cade. Lo spagnolo prova a rialzare la moto ma si stende sull’altro lato. A nulla serve l’intervento degli steward che provano a farlo ripartire, perché al terzo capitombolo il campione del mondo alza bandiera bianca.
La domenica nera del team Honda HRC si completa con l’uscita di scena anticipata di Jorge Lorenzo, costretto a parcheggiare la sua moto nella ghiaia a causa di noie meccanica. Se Jack Miller deve difendere l’ultimo gradino del podio dal ritorno dei ducatisti Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci oltre che dall’ottimo Franco Morbidelli, davanti è battaglia a suon di millesimi di secondo tra Valentino Rossi e Alex Rins. Il pilota della Suzuki a -5 dalla fine tenta i primi affondi, il Dottore si aggrappa a tutta la sua esperienza per conservare gomme e soprattutto posizione, ma tutti gli sforzi servono a poco perché Rins passa a quattro tornate dalle fine e negli ultimi chilometri è bravissimo a difendere con le unghie e con i denti la sua prima vittoria nella classe regina con la Suzuki (lontana dal gradino più alto del podio da Silverstone 2016).