Il MotorLand di Aragon ha visto trionfare Jorge Lorenzo il martillo, mentre per Ducati si è trattato di un weekend a due facce, con molte domande: terza casella in griglia di partenza per Andrea Iannone, tredicesima piazza invece per Andrea Dovizioso. Già questo porta a riflettere su quanto, purtroppo, il Dovi si trovi in difficoltà con la sua GP15.
Il forlivense infatti è uno staccatore di razza, ma si trova in difficoltà per mancanza di grip al posteriore e la forse poca fiducia sull’anteriore: Il motore infatti si rivela un problema relativamente facile da superare, ma quando il pilota non riesce a “fondersi” con la propria moto, vincere è quasi impossibile. Suzuki ed Aprilia quest’anno non sono in MotoGP per giocarsi i podi, Ducati si. Non il mondiale, ma la vittoria si.
E così per Andrea Dovizioso è quasi impossibile raggiungere il tanto agognato primo gradino. Partire dalla tredicesima piazza, arrivando a chiudere in quinta posizione, è solitamente un risultato di cui essere almeno soddisfatti. Il gap con il compagno di squadra però supera i 20 secondi, un dato sul quale non si può sorvolare con leggerezza: per Andrea Dovizioso le possibiltà sono due, adattare la propria moto o adattarsi lui. Probabilmente, il vero passo avanti si può fare con la seconda opzione. ecco il suo commento sulla gara:
“Diciamo che sono contento e scontento allo stesso tempo. Con il passo che avevo penso di aver portato a casa il massimo, ma questo non mi rende felice. Sicuramente dobbiamo lavorare per migliorare la moto, perché non riesco a frenare e a guidare come mi piace, e quindi non sono veloce come vorrei. Se guardo alla gara di oggi però, considerando che partivo dalla tredicesima posizione, arrivare quinti è comunque un bel risultato.”
Per Andrea Iannone, invece, il weekend è stato diverso: il terzo tempo in qualifica gli fa onore, scattare al via e portarsi in seconda posizione anche, oltretutto con la spalla infortunata e gli antidolorifici in circolo. Ma la gara è sempre lunga, ed il distacco tecnico da Honda e Yamaha è evidente. Iannone fa del suo meglio, come lo abbiamo visto fare per (quasi) tutto il campionato. Ma confida che, anche con la spalla a posto, il podio non sarebbe stato alla sua portata: per il pilota di Vasto infatti a mancare è l’accelerazione in uscita di curva, con la moto inclinata, mentre è sicuro della potenza in rettilineo dove la GP15 è imbattibile.
“La spalla non mi ha rallentato più di tanto. Non ho sentito dolore, semmai ho avuto un po’ di stanchezza muscolare sul finale della gara. Nonostante tutto sono riuscito a tenere un ritmo costante, direi che abbiamo fatto un bel lavoro di squadra, riuscendo a sistemare la moto dopo un venerdì complicato. Ero preoccupato per la spalla prima della partenza, ma i ragazzi della Clinica Mobile sono stato bravi e gli antidolorifici mi hanno aiutato. La spalla sta ancora dormendo, speriamo non sia troppo arrabbiata (usa un altro termine n.d.r.) quando si sveglierà”
Andrea Iannone stà cercando di battere Marc Marquez, rivale dai tempi delle categorie cadette ed a +12 in campionato da lui. Se dovesse riuscirci, il pilota di Vasto porterebbe a casa il terzo posto nella classifica generale:
“Sono contento di avere preso qualche punto da Marquez e sicuramente continuerò ad attaccare. Però Honda in questo momento è superiore, so che Marc è forte ma anche che a volte commette errori. Approfitterò di tutte le occasioni”
Il prossimo appuntamento del motomondiale è fissato per l’11 ottobre, quando la MotoGP andrà a
correre nei tre round ell’estremo oriente: Si cominicia dal Giappone, la settimana successiva a Phillip Island ed il 25 ottobre il Malesia, a Sepang. Poi la fine, al Ricardo Tormo di Valencia dove, probabilmente, verrà decretato
il nuovo campione del mondo.