Jorge Lorenzo torna a parlare, questa volta attraverso il quotidiano spagnolo
Mundo Deportivo. Il maiorchino è reduce da una stagione encomiabile, che gli ha fruttato il quinto mondiale in carriera ed il tezo nella classe regina. Tuttavia, sembra che Lorenzo non riesca proprio a mantenere una linea uniforme nelle sue dichiarazioni.
Quel pollice verso sul podio e poi le scuse, la richiesta al TAS come parte in causa e le poco ponderate dichiarazioni post gara sono ormai una costante. Dopo la gara di Valencia, a caldo, il pilota del Team Movistar aveva dichiarato che “gli atri due piloti sono spagnoli e mi hanno rispettato”. Salvo poi ritrattare per l’ennesima volta.
In tutto questo, ci si chiede come potranno convivere i due piloti nella stagione 2016. Questa volta Lorenzo ha detto, senza giri di parole, che Rossi può modificare la realtà con la sua influenza sui media. Sputare veleno nella sua posizione non conviene, ma soprattutto non è quello che deve fare il vincitore: un po’ come dopo Sepang, che Jorge aveva chiesto la squalifica per il compagno di squadra.
La sagezza popolare direbbe prendi e porta a casa, senza fare troppa scena, perché questa volta è andata bene e natale è arrivato con due mesi di anticipo. Insomma, forse un po’ di bon ton non guasterebbe nelle azioni di Jorge. Di seguito trovate, tradotta, parte dell’intervista.
Si può convivere nella stessa squadra per come stanno adesso le cose?
Non lavoriamo insieme, siamo nella stesso team ma ognuno ha la sua squadra personale. Anche se le moto sono uguali, a causa dei materiali e dei meccanici alla fine i mezzi sono diversi. Ognuno vuole vincere su tutti, mica solo sul compagno di squadra.
Ma è la stessa relazione di quando Rossi andò, nel 2011, in Ducati? Ci si potrebbe aspettare un addio di uno dei due?
La relazione andava meglio fino a dopo Phillip Island. In condizioni normali ci sarebbe stata tensione perché ci stavamo giocando il titolo, ma a fine campionato ci saremmo calmati. Dopo quello che è successo a Sepang, lui ha i suoi argomenti e lasua teoria, e ci vorrà tempo prima che le cose tornino com’erano. Io non ho nessun problema con i piloti, nessun rancore ne niente. Provo ad andare d’accordo con tutti, rispettare tutti i piloti sia dentro che fuori dalla pista.
Cosa ne pensi di questa storia dell’alleanza spagnola?
Basta guardare come sono andati gli ultimi 5 o 6 GP. Se fosse vero, Marquez non mi avrebbe mai battuto a Phillip Island. Sappiamo che Rossi influenza molto media e tifosi, e va a finire che molte persone credono a quello che ha detto. Un atleta con una grande influenza con la stampa può arrivare a modificare la realtà, ed è esattamente quello che è successo in questo caso. Sia Marquez che io siamo stati attaccati in Italia a causa delle affermazioni di Valentino, che i media difendono e divulgano. Solo Rossi può fermare questa cosa con un appello ai suoi tifosi, ma ho seri dubbi che decida di farlo.
La MotoGP ricomincerà il 20 marzo in Qatar, impossibile sperare che prima di questa data le polemiche vengano sedate. Soprattutto, difficile pensare che il prossimo anno le cose andranno almeno nella media. Stiamo cercando di capire se, almeno a livello di spettacolo, le cose miglioreranno con sfide sul filo del rasoio o se la MotoGP è davvero un paziente inguaribile.