Herve Poncharal è il direttore del
Team Yamaha Tech3, che quest’anno ha disputato la stagione con
Pol Espargarò e Bradley Smith. In un’intervista rilasciata a Crash.net, Poncharal parla della stagione 2015 in MotoGP, elogiando i
piloti ufficiali che secondo lui -ma non si può che concordare- meritavano entrambi il titolo.
“Prima di tutto, bisogna dire che Yamaha ha fatto un lavoro incredibile. Hanno dominato la MotoGP in una maniera che non si vedeva da molti anni. Tutti pensavano che sarebbe stato difficile per i Tre Diapason. La gara del Qatar non fa testo, perché Marc Marquez ha avuto un problema al primo giro, ma poi gara dopo gara Yamaha è rimasta davanti”.
Effettivamente, la Casa di Iwata ha vinto tutto il possibile in MotoGP, riuscendo anche ad arrivare all’ultima gara con entrambi i piloti -oltretutto gli unici- in lizza per il titolo iridato.
“Per me Jorge era chiaramente il più veloce in pista. Ma questo non significa che il più veloce vinca sempre, perché per essere Campione del Mondo devi saper gestire ogni situazione. Questo significa essere velocissimo sul giro e poi veloce per tutta la gara, ma anche saper affrontare la pressione e fattori esterni come il meteo.”
In questi episodi, infatti, Jorge Lorenzo aveva accusato la sfortuna per i problemi al casco -quando si staccò l’imbottitura in Qatar e si appannò la visiera a Silverstone- e per il meteo, quando cadde a Misano nonostante un weekend di gara pressoché perfetto.
“Forse era questo il suo punto debole, ma chiaramente in termini di velocità Lorenzo era il più forte: basta guardare ai giri in testa che ha fatto, alle Pole, ai giri veloci in gara e a quando ha vinto quelle quattro gare di fila. Mi ricordo anche la vittoria a Brno, in Repubblica Ceca. Secondo me quindi lui merita questo titolo”.
Poi, Poncharal continua la sua analisi tornando a parlare di Valentino Rossi: “Detto questo però, penso che Vale abbia fatto qualcosa di veramente fantastico, e lo dico in tutta onestà. Ha più di 36 anni. Seguire Marquez, Lorenzo -ed a volte anche Iannone e Pedrosa- pur essendo 10 o 15 anni più vecchio di loro è qualcosa che ha dell’incredibile”. Difficile contestare le parole del Direttore del Team Tech3, anche per i detrattori più ostinati del pesarese.
“Io ho quasi sessant’anni. So com’ero quando ne avevo 20. e mi ricordo quando invece ne avevo 30, 35. Ecco, so qual’è la differenza quando cresci, capisco cosa significa fare tutto ciò alla sua età. Avere la possibilità di lottare all’ultima gara per il titolo… Non so davvero dove trovi la motivazione per lavorare, prendere rischi, spingere forte: questa per me è forse la miglior stagione mai disputata da Valentino, anche se non ha vinto. Quasi tutti pensavano che, dopo l’incidente al Mugello nel 2010 e dopo i tempi duri in Ducati mentre vedeva affermarsi piloti come Jorge e Marquez, che Vale forse era davvero il migliore, ma che il suo tempo di vincere era ormai finito”.
“Quindi quello che ha fatto quest’anno è incredibile. Per questo dico che Jorge meritava il titolo, d’accordo, ma per me sono sullo stesso livello. Tutti e due lo meritavano. Ma viste tutte le circostanze, quella di Vale è stata un’impresa grandiosa, e penso che debba essere fiero di quello che è riuscito a fare quest’anno”.
In ogni caso il primo appuntamento dell’anno per la MotoGP sarà il 20 marzo in Qatar, che dal 2007 è la gara d’apertura del motomondiale.