MV Agusta con la Brutale 675 si è buttata nel vasto e combattuto mondo delle naked di media cilindrata, ma ovviamente l’ha fatto da par suo… Per definizione le naked sono moto spoglie, semplici, eppure la Brutale 675 colpisce innanzi tutto proprio per il design: serbatoio, sella e codino sono raccordati alla perfezione e regalano già al primo sguardo un’idea di prontezza allo scatto e agilità. Ma tutta la Brutale 675, dallo splendido e unico terminale di scarico al forcellone monobraccio è un esempio di design e funzionalità.
In 167 kg di peso a secco troviamo un telaio con la parte superiore a traliccio di tubi in acciaio collegata a piastre laterali in alluminio, su questo lavorano una forcella a steli rovesciati da 43 mm e un monoammortizzatore posteriore con leveraggio progressivo. L’impianto frenante prevede delle pinze Brembo radiali e pompa Nissin con serbatoio integrato che agiscono su dischi da 320 mm, necessari per domare i 110 cv a 12.500 giri (e coppia di 65 Nm a 12.000) erogati dal tre cilindri in linea superquadro (79mm di alesaggio e 45,9mm di corsa) da 675 cc.
Un capitolo a parte è da dedicare all’elettronica: l’iniezione sfrutta tre corpi farfallati da 47 mm di diametro per avere una combustione perfetta a ogni regime, mentre il sistema MVICS (Motor & Vehicle Integrated Control System) consente al pilota di selezionare una delle 4 mappe disponibili per ottenere l’erogazione di potenza più adeguata al percorso o al proprio gusto (Normal, Sport, Rain e Custom). Il controllo di trazione è invece regolabile su 8 livelli di intervento, tutto gestibile direttamente dal cruscotto digitale che funge da vero e proprio terminale, oltre a fornire qualsiasi indicazione necessaria al pilota. In caso di slittamento il sistema è in grado di intervenire su apertura farfalle, anticipo d’accensione e alimentazione per ripristinare l’aderenza ottimale.
La MV Agusta Brutale 675 è proposta in 3 colorazioni: rosso/argento, bianco perlato/oro opaco e grigio Magno opaco/antracite opaco al prezzo di € 9.190 e nella versione EAS (cambio assistito elettronicamente) a € 9.590
MV Agusta Brutale 675: prova su strada
Per quanto riguarda l’estetica della
Brutale 675 non diciamo nulla, è lì da guardare e difficilmente si trova qualcuno che resta indifferente. In sella la posizione è comoda, grazie alla seduta posta in basso (810mm) e, soprattutto, alla conformazione particolarmente stretta che consente di posare comodamente in piedi a terra; le pedano non sono particolarmente arretrate, mentre l’ampio manubrio porta a una posizione leggermente reclinata in avanti che offre una grande possibilità di controllo del mezzo. La Brutale 675 è veramente una moto da utilizzare sempre, sia per attraversare la città sia per scendere in pista. Nel traffico si apprezza molto l’agilità e la compatezza della moto, con un motore sempre pronto che aiuta a trarsi d’impaccio mentre le sospensioni assorbono bene anche il pavé più ostico.
Un eventuale passeggero non può dirsi altrettanto comodo, ma sulla Brutale si può stare anche in due. L’unico vero problema, che in città diventa fastidioso, è il calore che arriva a livello della sella che limita decisamente il confort che è complessivamente ottimo. Ma ovviamente girare con la Brutale nel traffico cittadino è come osservare un animale in gabbia: molto bello, ma un po’ si soffre. Date le caratteristiche sia del telaio che della moto le strade extraurbane e la montagna sono il suo territorio ideale, anche se dobbiamo ammettere che ci ha stupito la protezione offerta dal piccolo cupolino in autostrada: unitamente alle vibrazioni praticamente assenti si può viaggiare per chilometri senza stancarsi eccessivamente. Ma per saggiare fino in fondo le caratteristiche di questa naked abbiamo voluto affrontare anche la pista.
Castelletto di Branduzzo è una pista corta dove si è praticamente sempre in curva, con continui cambi di direzione che esaltano le caratteristiche di questa MV che, infatti, non ci si stancherebbe mai di guidare. Facile per i neofiti, entusiasmante per i più “avanzati” anche l’elettronica aiuta molto a “confezionarsi” la propria Brutale su misura, magari adeguando risposta ai comandi e intervento del controllo di trazione alle proprie performance e ai propri miglioramenti nella guida. L’intervento dell’elettronica in caso di perdita di aderenza infatti è sempre molto poco invasivo e consente di imparare in sicurezza (quando si è in pista) i limiti propri e della moto… anche se i primi superano di gran lunga i secondi!
In sintesi la Brutale ci ha sinceramente impressionato per come sa coniugare prestazioni, controllo e fascino… peccato solo per il problema di surriscaldamento della sella e per la mancanza dell’indicatore del carburante, soprattutto in considerazione che con la Brutale si può anche pensare di andare in vacanza!
Abbigliamento utilizzato per il test:
In pista:
Tuta: Dainese Laguna Seca Pro
Paraschiena: Dainese Wave11
Guanti: Dainese Joust
Sottotuta: Dainese Climate
Casco: X-Lite X702
Su strada:
Giacca: Spidi Netforce h2out
Pantaloni: Spidi Virous Tex Jeans
Guanti: Spidi Summer Leather Glove
Stivali: Stylmartin Delta
Casco: X-Lite X702