MV Agusta deve una buona parte delle tante vittorie del suo incredibile palmares ad una particolare architettura di motore, ossia quella a tre cilindri.
Claudio Castiglioni, presidente della MV Agusta, voleva rendere omaggio ai gloriosi giorni in cui Giacomo Agostini dominava le piste di tutto il mondo, riportando in vita questa tipologia di motore e riportare sulle piste una MV Agusta supersportiva di medie dimensioni a tre cilindri, con prestazioni e soluzioni tecniche all’avanguardia.
Date queste indicazioni dal patron di MV, il team di ingegneri e designer si sono messi subito all’opera per dare alla luce la bellissima F3.
L’abbiamo vista al salone dell’EICMA, dove in tantissimi facevano la fila per vederla e rimanere a bocca aperta, come sempre accade con le MV, di fronte all’eleganza ed unicità stilistica che contraddistingue questo stoicissimo marchio.
Bellissima la soluzione dello scarico laterale tripartito, come belle le linee affilate e sportive, senza tralasciare una cura maniacale per i dettagli.
Ma non solo l’estetica contraddistingue le moto varesine, perché, come ben sanno in MV, non è con la bellezza che si ottengono risultati importanti come quelli conseguiti da MV Agusta fino ad oggi, ma con una continua ricerca e sviluppo di soluzioni sempre nuove, che consentano di spostare sempre un po’ più avanti il livello delle performance.
Il gruppo di ricerca CRC ha così studiato, non solo un motore compattissimo e corto, ma che contribuisca anche a raggiungere il miglior bilanciamento dinamico possibile in ogni situazione di guida, grazie anche all’albero motore controrotante, soluzione ancora mai vista su una moto di serie.
Il nuovo propulsore non poteva che essere contenuto da un tradizionale telaio in traliccio di tubi e piastre laterali in alluminio, per non venir meno alla tradizionale eccellenza ciclistica della MV. Parlando di eccellenza ciclistica, non si può non notare il perno del forcellone avanzatissimo e un monobraccio molto lungo, così da assicurare trazione e feeling, mentre la forcella rovesciata Marzocchi completamente regolabile, il monoammortizzatore Sachs e l’impianto frenante costituito da pompa radiale Nissin che alimenta pinze radiali Brembo su dischi, sempre della Brembo, completano l’offerta all’avanguardia di questa F3.
Essendo passato un bel po’ di tempo da quando Giacomo Agostini era il terrore di ogni pilota, non si poteva fare a meno di equipaggiare questa tre cilindri con i nuovi dispositivi messi a disposizione dalla tecnica contemporanea. Debutta così il ride by wire plurimappa su una MV Agusta, per ottimizzare le prestazioni del propulsore in base a esigenze e desideri del pilota, mentre per garantirne la massima sicurezza e tranquillità nell’erogazione del gas, si è adottato il già collaudato ed efficacissimo traction control TC MV Agusta.
Bella, innovativa, aggressiva e tecnologica, questa F3 da 675 cc promette di ottenere gli stessi successi, se non maggiori, della sorella maggiore F4, tanto divertimento di guida ed una lotta serrata contro il cronometro… unico difetto: dovremo aspettare fino a primavera inoltrata per guidarla.