Per parlare del nuovo scooter elettrico EXE della spagnola Nerva lasciateci, per una volta, partire dalla fine… alcune delle obiezioni che spesso si sentono ripetere quando si parla di mezzi elettrici è: riciclare le batterie è un problema… e se dopo un po’ non dovessero più reggere la carica? Bene, la spagnola Nerva (che vanta tra i soci la cinese BYD – leader mondiale nella produzione di veicoli elettrici e batterie LFP) ci ha pensato e ha trovato una soluzione molto interessante, sia per chi acquista che per l’ambiente. Nerva propone infatti a chi vuole acquistare l’EXE una sorta di formula “ibrida”, nel senso che si può scegliere di acquistare lo scooter e noleggiare le batterie.
Nel primo caso si porta a casa l’EXE per 7.940 euro, nel secondo il prezzo scende a 5.140 a cui si aggiunge un canone mensile per cinque anni di 53,8 euro/mese. Vi risparmiamo la fatica del calcolo, nel secondo caso si arriva a spendere in tutto 8.368 euro ma, a parte il fatto che è come fare un mini-finanziamento, i vantaggi sono che nel caso le batterie dovessero avere una capacità di carica inferiore all’80% vi verrebbero sostituite e, soprattutto, finiti i cinque anni potete scegliere: acquistare con una sorta di mini-rata finale le batterie o, più probabile, le potrete sostituire con altre nuove. Che, visto come procede la tecnologia, fra cinque anni è come avere uno scooter nuovo. E le batterie vecchie? Una volta revisionate verranno montate in rack e, con la collaborazione della ONG Fondazione EKI, regalate a realtà africane che non sono collegate alla rete elettrica, vale a dire la maggior parte del territorio. Con il codice delle “vostre” batterie potrete inoltre geolocalizzarle e scoprire dove vengono utilizzate (ospedali, scuole, strutture sociali). Insomma, con una mossa si risolvono più problemi. Niente male!
Ma facciamo finta che siete delle brutte persone e del riuso delle batterie e dell’Africa non vi interessa niente (si scherza, suvvia!) com’è questo scooter?
A prima vista il Nerva EXE non sembra uno scooter elettrico. E in realtà è una buona notizia. I principali vantaggi offerti dagli scooter rispetto ad altri mezzi sono: facilità di utilizzo, protezione, capacità di carico. Se sul primo punto non ci sono problemi, la maggior parte degli scooter elettrici attuali offrono scarsa protezione (sono sempre più minimalisti!) e scarsa, se non nulla, capacità di carico. L’EXE si presenta invece come uno scooter GT, offre uno scudo e un parabrezza protettivo, spazio abbondante per guidatore e passeggero e un vano sottosella in grado di ospitare un casco integrale e un jet contemporaneamente. Alternative simili, anche in relazione al prezzo, in questo momento non ce ne sono. L’estetica in sé non sarà particolarmente originale ma è molto curata, soprattutto nel cruscotto e nei comandi, e la costruzione appare di ottimo livello. Insomma, è un mezzo pensato innanzi tutto per che si vuole spostare comodamente in città, mentre fuori l’unico vero vincolo è dato dall’autonomia delle batterie. L’EXE monta nella pedana due batterie LFP (Litio Ferro Fosfato) da 2,88 kWh per un totale di 5,76 kWh.
Rispetto alle normali batterie al Litio le batterie LFP offrono: alta stabilità termica, maggiore durata e alta capacità specifica. La ricarica completa, che può avvenire sia alla presa di casa sia alle colonnine stradali, richiede poco più di 4 ore mentre dopo 3 ore abbiamo l’80% di carica disponibile. Il motore, montato come negli scooter termici e non nella ruota per una migliore guidabilità, ha una potenza nominale di 9 kW (pari a 12,2 CV) con punte di 12 kW (16,3 CV), mentre la coppia raggiunge i 48 Nm a 1.720 giri/min. Speriamo che possa arrivare presto una versione da 11kW, così da permettere all’EXE l’accesso alle tangenziali! Sempre in tema di prestazioni l’EXE ha un’intelligente gestione della potenza (e quindi dell’energia disponibile) facilmente selezionabile con un tasto sul blocchetto di destra: Eco – velocità massima di 50 km/h e autonomia di 150 km; Normal – velocità massima di 80 km/h e autonomia di 115 km; Sport – 125 km/h per 75 km di autonomia. Ma veniamo alla guida. Come accennato una volta in sella lo spazio non manca, tutto è facilmente a portata di mano e ci si trova immediatamente a proprio agio. Unica “pecca” nell’uso quotidiano: la mancanza di un vano nel retroscudo, mentre è presente una presa usb.
Si gira la chiave e l’ottimo schermo si illumina, giriamo la manopola dell’acceleratore e… niente. Sì, perché a differenza degli altri scooter elettrici è necessario anche selezionare la marcia di avvio “D” con un apposito selettore, una sicurezza in più che ci sembra un’ottima idea. Ma la vera sorpresa è che, sullo stesso tasto, è presente la retromarcia (R)! Ebbene sì: basta tenere premuto il pulsante e lo scooter si muove lentamente all’indietro, una soluzione decisamente molto comoda per l’uso cittadino (chi non ha mai fatto l’errore di parcheggiare in leggera discesa o si è trovato stretto tra altri mezzi?). Ma ora partiamo: “D”, selettore sulla posizione 2 (normal) e si va. Passiamo subito a Eco e l’aspetto positivo è che il mezzo mantiene un ottimo spunto e si raggiunge subito la velocità massima (50 km/h) che quando si viaggia incolonnati in città è più che sufficiente. La strada è più libera? Basta spostare con il pollice il selettore su “2” e l’EXE prosegue immediatamente la sua corsa, e così per la modalità sport. Si può passare da una modalità all’altra anche tenendo l’acceleratore aperto al massimo, ma in questo caso ci sarà una piccola “botta” nel passaggio alla mappa successiva.
Un sistema semplice e immediato ma che consente di gestire facilmente l’autonomia. La nostra breve prova, alla fine, l’abbiamo svolta quasi tutta in modalità “Normal” e ci siamo trovati benissimo. Lo scooter ha anche una funzione di ricarica in frenata, mentre quando si lascia il “gas” lo scooter “veleggia” praticamente senza alcun freno motore. Ci si abitua a questo andamento nel giro di pochi chilometri e, alla fine, ci si trova spesso a viaggiare sfruttando la scorrevolezza del mezzo, a tutto vantaggio dell’autonomia. Più che adeguati si cono sembrati i freni, ottima la posizione del passeggero con ampia sella e comode pedane retraibili, mentre risultano un po’ rigide le sospensioni posteriori, cosa per altro condivisa da tutti i mezzi con uno schema ciclistico simile.
In sintesi possiamo dire che sul Nerva EXE ci siamo trovati decisamente a nostro agio, protetti come “scooter comanda” e in grado di districarci agilmente anche nel traffico milanese… con un po’ di autonomia in più siamo sicuri che sarebbe estremamente godibile anche su tragitti extraurbani!