Lo scooter a ruota alta è indubbiamente quello preferito da molte persone che non cercano mezzi “strappa-asfalto” ma comodi muletti per andare in ufficio o rassicuranti compagni di strada per il tragitto che conduce a scuola o in ufficio. Questo segmento può annoverare molti modelli al suo interno, ma quello che inorgoglisce gli amanti del made in Italy è il Liberty, sicuramente uno dei più venduti e più accessibili (per costo e facilità di guida). Si presenta rinnovato nell’estetica e anche un po’ nella sua parte tecnica. A prima vista spiccano il faro, ora posto sul manubrio, e lo scudo, sembra alto come motorino, ma la seduta è invece comoda anche per chi non è così alto: l’altezza sella è infatti stata abbassata di 10 mm e la pedana allungata per offrire più comodità all’eventuale passeggero. Ci sono nuovi inserti cromati, c’è ora il portapacchi verniciato, ma soprattutto c’è un nuovo disco anteriore da 240mm con pinza a doppio pistoncino e non mancano lo spazio sottosella o il portaoggetti dietro lo scudo.
Le linee sembrano più morbide, in linea con la tendenza generale nel campo degli scooter, i colori sono 4 (Grigio Pulsar, Blu Midnight, Bianco Perla e Nero Cosmo) e il prezzo fissato a 2500€, o 2000€ in caso di rottamazione. Nonostante l’aspetto più alla moda, continuerà ad essere il buon vecchio Liberty?
Su strada
Il Liberty 125 deve il suo enorme successo soprattutto alla sua enorme versatilità e semplicità di guida, senza contare che viene offerto ad un prezzo veramente concorrenziale, è risultato essere, in molti casi, il primo mezzo di tanti, dagli studenti alle professioniste, dai meno giovani ai meccanici stessi che lo usano come muletto e questa nuova versione ci rassicura immediatamente: non vediamo clamorosi stravolgimenti e siamo così portati a ritenere che le caratteristiche vincenti del Liberty siano sempre lì.
La sella è più bassa e immaginiamo che i più bassi, o meno alti, ne siano lieti, mentre forse i “lungagnoni” si potrebbero sentire un po’ troppo esposti, visto che la testa si viene a trovare abbastanza distante dalla strumentazione, che però risulta sempre molto ben visibile, nella sua semplicità.
Come 125 fa il suo dovere: scatta e parte con una certa verve, che però dopo poco inevitabilmente finisce, vista la cilindrata del motore, ma consente comunque di spostarsi in tutta serenità nel traffico cittadino. La pedana è molto comoda e ampia e la sella accogliente. Quando ci troviamo nel traffico, forse unico campo di battaglia per un mezzo dalla cilindrata così ridotta, lo si può giostrare come fosse una bicicletta e non c’è muro di macchine che tenga: un pertugio in cui passare il Liberty lo trova sempre.
La frenata è stata migliorata, ma forse per tenere bassi i costi, non è stato pensionato il tamburo alla ruota posteriore in favore di un bel freno a disco, cosa che forse in caso di brusca frenata si accusa un po’, dato che o si arriva al bloccaggio della ruota (qualora si sia regolato il tamburo per una reazione più energica) o non si riescono ad ottenere gli stessi esigui spazi di frenata di un concorrente con freno a disco.
C’è poco altro da dire: lo scooter è buono ed onesto, fa fedelmente il suo dovere e, secondo noi, è anche molto carino esteticamente. Certo rimane un entry level (anche se l’entry level vero e proprio è il 50cc) e se non si è soddisfatti di alcune sue performance, la colpa non è tanto da imputare al mezzo, quanto alle eventuali errate aspettative dell’acquirente.
Siamo convinti che ci siano ancora margini di miglioramento, ma già così ci sembra continuare ad essere un ottimo candidato per l’urban commuting, come dicono gli anglofoni, e un fantastico compagno di scorrerie per tutti quei ragazzi che esordiscono nel mondo delle due ruote.