Piaggio Liberty 150 3v: prova su strada

Piaggio ha rinnovato uno dei suoi best seller di sempre, il Liberty, che noi abbiamo provato nella versione da 150 cc dotato del nuovo motore 3 valvole.
Dimensioni compatte, pedana piatta, vano sottosella, ruote alte, motore 3 valvole dai consumi ridotti, cilindrata di 150 cc per affrontare le tangenziali  e agilità da bicicletta: queste le caratteristiche principali del Liberty 150 3v che viene proposto a 2.370 euro f.c. con parabrezza e bauletto in tinta compresi nel prezzo.
Uno scooter dalle caratteristiche quasi esclusivamente cittadine e alla portata di tutti, grazie alla sella posta a 790 mm che consente di appoggiare facilmente i piedi a terra oltre a un peso contenuto in poco più di 100 kg (peso non fornito dalla casa). Molto semplice e curata la linea, con inserti e specchietti cromati e un cruscotto semplice ma molto ben leggibile e con tutte le informazioni necessarie.
 
Piaggio Liberty 150 3v: prova su strada
Appena in sella al Piaggio Liberty 150 si resta colpiti dalle dimensioni compatte del mezzo, anzi, persone sopra la media potrebbero perfino avere dei problemi a far stare le gambe tra sella e scudo… un problema che a noi (purtroppo o per fortuna) non ci riguarda. In ogni caso la posizione è seduta, con la schiena dritta e il manubrio vicino, tanto che per guardare gli specchietti è necessario muovere leggermente la testa. Dimensione e posizione di guida però mostrano tutto il loro vantaggio nel momento in cui ci si tuffa nel traffico cittadino o in caso di maltempo, perché la vicinanza dello scudo (ed eventualmente del parabrezza, che però il nostro mezzo non aveva a disposizione) aumentano la protettività. Tra le macchine il Liberty è l’arma perfetta, difficile trovarsi nella condizione di non poter arrivare in prima fila ai semafori: era dai tempi del Ciao che non provavamo un’agilità simile. Ma in città districarsi tra le auto non è tutto: ecco allora che il Liberty 150 ci stupisce con un’accelerazione che permette di lasciarsi alle spalle il traffico e che prosegue con una buona progressione fino a poco oltre i 60 km/h, dopo di ché la velocità aumenta in maniera più dolce fino al limite dei 110 di tachimetro quando anche il limitatore interviene. Buona la frenata del disco anteriore sia per modulazione che per potenza, coadiuvato dal tamburo posteriore che blocca solo se si esagera volontariamente sulla leva; anche sul pavè o su fondo bagnato non ci siamo mai trovati in difficoltà mentre qualche reazione un po’ troppo “secca” le registra l’ammortizzatore posteriore, soprattutto nel caso si viaggi con il passeggero che, in caso di buche, soffre un pochino. Sempre in tema di passeggero le ridotte dimensioni del mezzo portano le pedane a interferire con i piedi del guidatore quando ci si ferma, ma per il resto anche in due si può girare senza particolari problemi. 
La vita (cittadina) a bordo del Liberty è resa piacevole da un piccolo vano nel retroscudo apribile dal blocchetto di accensione, un comodo gancio porta borse, la pedana piatta anche se piuttosto ridotta come dimensioni, un vano sottosella in grado di ospitare tuta antipioggia, guanti, documenti, bloster e poco di più (ci può stare anche un demijet senza visiera) e il bauletto che invece può contenere comodamente un casco jet. Il Piaggio Liberty non solo è adatto a tutti quando si viaggia ma anche quando ci si ferma: nessun problema nelle manovre da fermo o per mettere e togliere lo scooter dal cavalletto centrale. Ma il vero punto di forza del Liberty 150 3v è nei ridotti costi di esercizio e, soprattutto, nei consumi. A velocità costante di 50 km/h Piaggio dichiara ben 57 km/litro di consumo, situazione ovviamente ben distante dall’utilizzo reale, ma in ogni caso il Liberty nel corso della nostra prova ha fatto segnare consumi decisamente ridotti, che hanno toccato il limite inferiore nell’utilizzo quasi esclusivamente autostradale arrivando a 36 km/litro (quando scooter di pari cilindrata non sono andati oltre i 24 km/litro in situazioni paragonabili) mentre con un utilizzo misto tangenziale/città molto vicino a quello che può essere la giornata tipo di chi acquista un Liberty abbiamo superato anche i 45 km/litro!
La cilindrata da 150 cc è molto comoda per chi vive nell’immediato hinterland e può accedere così alle tangenziali e autostrade, anche se bisogna ammettere che il Liberty non è del tutto a suo agio in questi frangenti pur dimostrando una buona stabilità anche alle andature più sostenute. La velocità massima è prossima ai 110 km/h ma alla massima velocità interviene il limitatore in maniera piuttosto fastidiosa e rendendo l’andatura poco fluida; meglio mantenersi su velocità leggermente inferiori e non chiedere troppo a uno scooter che fa della città il suo vero habitat naturale.
 
Piaggio Liberty 150 3v: scheda tecnica
Il telaio del Liberty è costituito da una struttura monoculla in tubi acciaio con rinforzi in lamiera stampata, le ruote hanno dimensioni differenti rispetto al modello precedente con l’obiettivo di aumentare l’agilità e ridurre i consumi, ora all’anteriore monta un 80/90-15 e al posteriore un 100/80-14; il Liberty è lungo complessivamente 1920 mm e largo 700 mm. Il motore da 150 cc eroga 12 cv a 7250 giri e una coppia di 13 Nm a soli 5500 giri e garantisce consumi ridotti grazie alle 3 valvole e all’iniezione.
Fornito di serie con bauletto e parabrezza il Liberty è disponibile nelle colorazioni Blu Midnight (quello della nostra prova), Bianco Perla e Nero Grafite per un prezzo f.c. di 2.370 euro.
 
Piaggio Liberty 3v: pro e contro
I pro e contro del Liberty sono di fatto legati alle caratteristiche del mezzo e alla sua vocazione fortemente cittadina. Tra i vantaggi sicuramente ci sono l’ottimo rapporto qualità/prezzo, i bassi costi di gestione (i tagliandi sono previsti ogni 10.000 chilometri) e il consumo ridotto. Da riferimento l’agilità nella guida e grazie al motore da 150 cc la possibilità di poter accedere alle tangenziali; buono il confort anche grazie alle vibrazioni inesistenti e più che sufficiente la capacità di carico grazie al bauletto di serie. Tra i contro possiamo indicare il ridotto spazio per le gambe, un vano retroscudo poco capiente, l’indicatore della benzina e della riserva (almeno sul modello provato) piuttosto approssimativo.
 
  
Abbigliamento utilizzato per il test:
Giacca: Spidi Ace Tex
Pantaloni: Spidi Virous Tex Jeans
Guanti: Spidi Trophy H2out
Stivali: Stylmartin Delta
Casco: Schuberth S2

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