Il Supermotard è un fenomeno nato in Francia sul finire degli anni ’80: si prendevano moto da enduro, si cambiavano gomme, ruote e sospensioni e si correva in pista. I primi a cercare di portare questa filosofia su una moto di serie fu la Gilera, che nel 1990 presentò la Nordwest 600.
La nascita di queste moto dovevano unire le caratteristiche migliori delle enduro e delle sportive, ma in Italia questo genere di mezzo non era conosciuto e tanto meno apprezzato, e così la Nordwest non venne presa in considerazione né dagli enduristi né dagli sportivi. All’epoca le categorie dei mezzi era ben definita e gli ibridi non venivano visti di buon occhio… ma questo non vuol dire che la Gilera Nordwest non fosse un’ottima moto, anzi, resta il fatto che come per l’Aprilia Motò anche la Nordwest non venne capita, se non diversi anni dopo.
Purtroppo il marchio Gilera non navigava in acque molto tranquille, così si decise di affiancare alla moto da enduro RC600 che tante soddisfazioni stava portando in dote (sia dal punto di vista commerciale che nelle competizioni e nei raid africani) una moto “totale”, a patto però che costasse poco. E così fu fatto.
Il design fu affidato all’estro e alla lungimiranza di Luciano Marabese mentre sul lato tecnico si sfruttò al massimo quello che era già in casa. Come motore si scelse il monocilindrico Bi-4 proveniente dalla RC600, caratterizzato da prestazioni e scelte tecniche che non lo farebbero sfigurare neanche oggi visto che si parla di ben 53 Cv (che per poco più di 160 Kg di peso sono un bell’andare). Il telaio e le plastiche erano quelle della RC600, mentre il faro proveniva dalla versione dell’enduro esportato in Francia; il parafango era quello della 125 stradale mentre la forcella a steli rovesciati proveniva dalla Nuova Saturno 500, una sportiva monocilindrica rivolta sostanzialmente al mercato giapponese.
Totalmente nuovi erano i cerchi da 17″ a tre razze e perfino le gomme, sviluppate ad hoc dalla Pirelli, rappresentarono una novità assoluta visto che coniugavano prestazioni da strada a una tassellatura leggera che permetteva di affrontare anche tratti di fuori strada. Anche i Pirelli MT-60 sono quindi i progenitori degli attuali pneumatici da supermotard…
Rendere efficace su strada questo strano patchwork non fu certo semplice, ma l’esito fu più che soddisfacente. La Gilera Nordwest si comportava davvero come una supermotard: leggera, agile, velocissima a scendere in curva e facile da controllare con il suo manubrio largo… nel misto stretto era in grado di tenere testa alle sportive più potenti r infatti anche la stampa specialistica dell’epoca ne parlò in termini positivi. Era una fun bike, ma questa definizione e il concetto stesso e non esistevano ancora e questo segnò, senza dubbio, la sua prematura scomparsa dal mercato… eppure, se si escludono i colori (almeno secondo noi), la Gilera Nordwest potrebbe ancora dire la sua, come dimostra il fatto che dopo qualche anno che venne tolta di produzione, nel 1993, cominciò a essere sempre più ricercata tra gli annunci di moto usate.
Oggi la Gilera Nordwest 600 si può trovare a cifre ragionevoli e, generalmente, con pochi chilometri e potrebbe essere interessante portarsi a casa la mamma di tutte le motard…
Sempre tra l’usato è possibile scovare anche qualche Nordwest 350, che come si intuisce ha un monocilindrico da 350cc, 36 Cv di potenza (dato non verificato) e un peso attorno ai 140 Kg. Anche questa versione esce di produzione con lo spostamento della produzione da Arcore a Pontedera e si mette di fatto la parola fine alle sperimentazioni del marchio Gilera.