Video prova in anteprima Yamaha TMAX 560 2020, è maggiorenne ma continua a crescere

La settimana generazione dello scooter-moto più amato del panorama motociclistico sale di cilindrata, prestazioni, è ora Euro 5 e torna ad un look marcatamente sportivo. Prezzi da circa 12 mila euro

Yamaha TMAX 560 2020 – Ormai quasi 20 anni fa fu il primo a proporre un concetto tutto nuovo, con motore e sospensioni di stampo motociclistico, più che da scooter. Da allora si è rivoluzionato ed è evoluto molto. Nato con un solo disco anteriore e alimentazione a carburatore, oggi è sofisticato, tecnologico e sa anche essere parco nei consumi. In tanti hanno tentato di levargli lo scettro di re del mercato, ma se pur con vendite in calo in valore assoluto, continua a dominare nel suo segmento. Andiamo a scoprire tutti i dettagli del rinnovato TMAX 2020.

Un successo soprattutto italiano

Dal debutto nel lontano 2001 è stato venduto in 330 mila esemplari, circa 276 mila in Europa. Si tratta però di un successo legato soprattutto all’Italia, dove ne sono stati venduti oltre la metà, con il record di circa il 90% in alcuni anni. Nel corso delle generazioni si è aggiornato ed è diventato sempre più raffinato, adottando iniezione e doppio disco con la seconda generazione nel 2004, telaio in alluminio ed un look mezzo rivoluzionato nel 2008. Via via sono arrivati il sistema keyless, i fari a LED, il comando del gas ride by wire e molto altro. Con l’evoluzione sono salite anche le prestazioni, con la cilindrata che è passata a 530 nel 2012 e che ora sale ancora fino a quota 560.

Due allestimenti, sempre più premium

Se nella precedente generazione erano tre le versioni disponibili, i risultati di vendita, che hanno visto oltre il 90% dei suoi acquirenti preferire le due più ricche (SX e DX), hanno portato a ridurre proprio a queste la scelta per il MY 2020. Il TMAX “standard” offre quindi una dotazione già ricca, mentre il top di gamma, ora torna a chiamarsi Tech Max. L’allestimento top di gamma mette in campo il cruise control, il plexy regolabile elettricamente, oltre a sella e manopole riscaldate e al MyTMAX Connect, grazie al quale tramite il cellulare è anche fruibile una comoda localizzazione GPS, che offre più sicurezza e tranquillità. Oltre a questo offre una regolazione aggiuntiva per la sospensione posteriore, un badge identificativo ed una colorazione dedicata Tech Mamo, che affianca il grigio “Sword Grey”, disponibile anche per il TMAX standard, per questo insieme alla Icon Grey.

La novità più importante è la cilindrata

Il nuovo propulsore è allineato con le norme Euro 5 e raggiunge in quanto a potenza la quota massima prevista per la patente A2, con 48 cavalli. Una scelta non casuale, perché si è deciso di non penalizzare i più giovani, che rappresentano, malgrado il prezzo non popolare del TMAX, una fetta comunque importante della sua clientela. Oltre a circa 2 cavalli in più, il 560 guadagna una curva di erogazione sensibilmente migliorata, che gli regala un valore di coppia massima di circa 56 Nm (+3), ma grazie anche alle nuove cinghie, sia per la trasmissione finale che per quella tra variatore e frizione, il rapporto si allunga, consentendo di ottenere in contemporanea una accelerazione migliore ma anche 5 km/h di velocità in più e circa il 10% di consumo in meno (da 5.3 a 4.8 l/100 km). È stato rivisto il sistema di raffreddamento, con una capacità che è ora maggiore del 6%, mentre la trasmissione fa calare il regime del motore, quasi dell’8% per lo stacco della frizione (da 4.300 a 4.000 giri), per ottimizzare le prestazioni, ma ridurre consumi e vibrazioni. Aggiornato ovviamente anche l’impianto di scarico, alla luce del nuovo obbligo Euro 5.

Look più aggressivo, ma sempre elegantemente equilibato

Se la qualità percepita è e resta uno dei pregi assoluti del TMAX, dal punto di vista estetico dopo Eicma sono arrivati importanti segnali di apprezzamento alle scelte che lo hanno aggiornato nel suo look. Oltre ad una ergonomia migliorata e tutta nuova, che consente sia a guidatore che passeggero di appoggiare meglio i piedi a terra e di migliorare il comfort, è indubbio il piglio più sportivo, con un parziale ritorno all’immagine sportiva del TMAX, ma questo non scontenta la parte di pubblico che predilige l’eleganza, che lo preferisce alla precedente versione. In particolar modo le nuove frecce anteriori ed il muso sono più aggressivi, ma nel complesso il risultato è moto equilibrato. Coreografica poi la “T” disegnata del nuovo fanale posteriore a LED.

Alla guida è una conferma con interessanti plus

Alla guida il nuovo TMAX conferma quanto lo ha reso il re degli scooter sportivi. Migliora in due direzioni, fruibilità e prestazioni. Se le seconde sono sensibilmente cresciute ed è nelle riprese tra 80 e 120-130 km/h che la cosa si rende più evidente, quello che stupisce forse maggiormente è la regolarità dell’erogazione, regalata dal connubio tra il nuovo 560 e la affinata trasmissione. Troviamo poi una forma della sella e delle plastiche attigue che semplifica ulteriormente l’appoggio dei piedi a terra, mettendo a proprio agio tutti nella guida cittadina e nelle manovre da fermo. Aiutano poi le due modalità di guida selezionabili dal D-Mode, che possono rendere il TMAX più docile o più affilato nell’erogazione, in base alle esigenze. Ottimo il compromesso delle sospensioni, ora riconfigurate anche in funzione di tutte le novità del modello 2020.

Il bicilindrico si conferma per il suo carattere unico, ma ha ora un allungo più incisivo, con la potenza massima che arriva a 750 giri in più, 7.500, mentre la coppia massima è erogata sempre a quota 5.250. Resta un elemento distintivo del propulsore del TMAX, quel terzo pistone “morto”, che funziona come un contralbero di bilanciamento. Quest’ultima soluzione, maggiormente diffusa, se venisse adottata cambierebbe gli ingombri del motore, costringendo a rinunciare ad uno dei pregi dello scooter sportivo di Iwata, legato proprio alle forme del suo propulsore.

La ricca dotazione coccola mentre si guida il TMAX in versione Tech Max, che mette in campo davvero tanto. Ottima l’ergonomia, con tre pulsanti sul blocchetto di sinistra che consentono di comandare in modo intuitivo il plexy (che nella posizione più alta offre una protezione completa, fino al casco), il riscaldamento su tre livelli di sella e manopole e di snocciolare i vari dati a disposizione. Tra questi il consumo, che dopo oltre 200 km percorsi, prevalentemente in ciclo extraurbano, ma con andature piuttosto sportive, si è attestato intorno ai 5 litri per 100 km percorsi. Il valore scende invece ad andatura da autostrada, così come in città, soprattutto se ci si lascia prendere la mano. La potenza a disposizione infatti invoglia ad aprire e godersi quello che di fatto resta il leader degli scooter sportivi.

Conclusioni e prezzi

Di fatto il TMAX 2020 è più di un restyling, non solo perché il motore è cambiato e non di poco, ma per una serie di importanti affinamenti. Resta immutato quello che forse era uno dei suoi pochissimi difetti, il posizionamento piuttosto scomodo dei tasti per l’apertura del vano sottosella e del serbatoio, che si trovano davanti alla sella.

Quanto ai prezzi, partono da 11.999 euro, mentre si sale a 13.799 per il TMAX in allestimento Tech Max. Tra gli accessori disponibili, una nota allo scarico Akrapovich, che ha il record di essere il più venduto al mondo per la casa slovena. Tutte le novità del TMAX 2020, inutile nasconderlo, puntano a farlo tornare in vetta al suo segmento, dove è si il più venduto tra gli scooter sportivi, ma dove nel 2019 Honda X-ADV ha conquistato il titolo assoluto tra i “maxi”.

ABBIGLIAMENTO UTILIZZATO

Casco: Momo Design FGTR EVO green matt/silver

Giacca: Alpinestars Meta Drystar

Guanti: Alpinestars Rayburn

Jeans: Alpinestars Double Bass Denim Jeans

Scarpe: Alpinestars Jam Drystar

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