Per il 2019 si è aggiornata nell’estetica, ma soprattutto ha guadagnato la piattaforma inerziale a 6 assi (con essa ABS Cornering ed una elettrinica al top) e la versione S che mancava, completa di sospensioni semi attive e molto altro
Ducati Multistrada 950 S – La Multistrada è una delle colonne portanti della gamma Ducati, con oltre 100 mila esemplari venduti da inizio carriera. Una gamma ricca, che va dalla 950 standard da 14.390 euro, ai 25.390 della 1260 Pikes Peak. Il questo 2019 la “piccola Multi” si aggiorna ed arriva un tassello molto importante, la 950 S che colma di fatto un buco al di sotto della 1260. Il prezzo è solitamente in chiusura di una prova, questa volto lo mettiamo invece all’inizio. 16.390 euro per la 950 S, due mila in più della standard e ancora lontano dalla 1260, che si attesta in zona 20 mila (circa 18 per la standard, 20.690 la S). Un compromesso decisamente interessante, dato che gli oltre 150 cavalli delle sorelle maggiori (158 per la precisione) sono piacevolissimi, ma tutt’altro che indispensabili, soprattutto dopo aver conosciuti i suoi 113 puledri, tutt’altro che pigri! Quello che mancava era una dotazione che non facesse rimpiangere troppo le 1260, cosa che con la S viene decisamente risolto: Ducati Skyhook Suspension, TFT a colori da 5”, Cruise Control e comandi al manubrio retroilluminati e molto altro. Oltre a questo si possono avere anche le nuove ruote a raggi opzionali (600 euro).
Di tutta i modelli della casa di Borgo Panigale la Multistrada 950 è forse la scelta più razionale ed il compromesso migliore che si possa scegliere. Il cuore pulsante di una moto pronta a viaggiare, anche grazie alle belle borse rigide (31+26 litri) con attacchi integrati nei fianchetti, è il propulsore Testastretta da 937 cc, capace di 113 cavalli a 9.000 giri e di 96 Nm a 7.750. Ha una bella schiena, un allungo rabbioso in alto, mentre gli manca qualcosa solo sotto i 3 mila giri, dove tende a strappare un po’ ed a mettere in mostra un po’ di on off, ma basta restare sopra questa soglia per godersi una erogazione sempre entusiasmante.
Con il MY 2019 si aggiorna l’estetica di questo modello, con la 950 che si avvicina anche nel look alla sorella maggiore da cui eredita le forme dei nuovi fianchetti frontali. Cambia sottopelle e nella sostanza, visto che il forcellone posteriore resta bibraccio, ma è tutto nuovo e perde mezzo chilo di peso. Stesso risultato ottenuto dai nuovi cerchi, ma la vera differenza della nuova Multi 950 la fa la piattaforma inerziale IMU a 6 assi di Bosch, grazie alla quale arrivano il cornering ABS ed una elettronica raffinata, fino a pochi anni fa esclusiva dei modelli di fascia alta. Troviamo ben quattro riding mode (tutti personalizzabili), con addirittura 8 livelli per il traction control, ma anche tre per l’ABS, oltre alle pratiche regolazioni per il precarico delle sospensioni semi attive presenti sulla “S”, che su strada si fanno apprezzare moltissimo, consentendo migliorie sia nell’ottica del comfort che della stabilità quando si alza l’andatura. Per lei debuttano anche i fari full LED cornering ed il Quickshifter bidirezionale.
19” davanti, 17 dietro, la Multistrada 950 digerisce bene qualche strada bianca, ma non nasce per l’off, come dimostra l’escursione delle sospensioni, di 170 mm per la forcella anteriore. L’ABS può essere escluso solo nella modalità Enduro, mentre è da lode la frenata, grazie ad un sistema che vede all’anteriore i due dischi da 320 mm morsi da pinze Brembo M4.32 ad attacco radiale, con la pompa che è ora anch’essa radiale. Un’altra novità riguarda la frizione, che guadagna un comando idraulico. Il peso in ordine di marcia è di 227 kg per la 950 standard 230 per la “S” (5 in più scegliendola con i cerchi a raggi).
Alla guida se già in passato la prima Multistrada 950 ci aveva saputo convincere, la nuova, soprattutto in versione S, leva ogni dubbio. Riesce a soddisfare un po’ tutti, grazie alla sua capacità di essere polivalente e con un carattere che si adatta a quanto richieda il pilota. Comoda ed ottima per turismo a lunga gittata, quando la si spreme a fondo sulle strade giuste sa essere entusiasmante. Qui emerge anche un sound davvero interessante, che include non pochi scoppiettii in rilascio. Promosso il Quickshifter, che funziona in modo impeccabile anche a regimi contenuti, suggerendo l’uso della frizione solo sotto i 2 mila, 2 mila e 500 giri. Ottima l’ergonomia dei comandi, gradito il sistema keyless, che prevede però comunque l’uso della chiave fisica per serbatoio e sella. Non manca nemmeno una regolazione manuale, ma pratica e gestibile anche in movimento, del plexy frontale. In posizione alta la protezione è buona, anche se non eccezionale. Belle e ben realizzate le borse rigide, che si fissano alla moto senza alcuna struttura, ma grazie agli attacchi integrati ed “invisibili”. Ci vogliono pochi istanti e la capacità è discreta. Difficile collocarsi i caschi, anche se aperti, ma quasi 60 litri di bagagli non sono pochissimi.
Nel nostro test la Multistrada 950 S si è fatta apprezzare in ogni contesto e sotto tutti i punti di vista. Sa essere una comoda viaggiatrice, una sportiva tra le curve, dove le sospensione elettroniche le fanno fare un importante salto di livello, ma all’occorrenza non disdegna un fuoristrada leggero o la città. Nel primo caso la configurazione della modalità Enduro dà una mano a trarsi d’impaccio, mentre nell’uso urbano la piccola delle Multistrada soffre solo ai bassissimi regimi ed a motore freddo, situazioni nelle quali il Testastretta è leggermente ruvido e tende a strappare, anche nelle modalità di guida più tranquille.
Siamo sempre più connessi, anche in moto e non fa eccezione questa Multistrada 950, grazie alla presenza del Ducati Link App, che mette a disposizione una avanzata interazione con il proprio smartphone. Basta scaricare l’applicazione (gratuita) sul telefono, abbinare la moto attraverso il bluetooth e si possono sfruttare una miriade di funzionalità. Oltre a quelle relative ai percorsi, che possono essere registrati, analizzati ed addirittura condivisi, dallo smartphone si possono anche personalizzare i riding mode con maggior semplicità ed in pochi istanti, oppure tenere sotto controllo gli interventi di manutenzione. A proposito, i tagliandi sono fissati ogni 15 mila km, ogni 30 mila il controllo della distribuzione desmodromica.
Dei prezzi ne abbiamo già parlato, la Ducati Multistrada 950 parte da 14.390 euro, ce ne vogliono circa 2 mila in più per la “S”, che aggiunge sospensioni elettroniche, Quickshift, fari a led di tipo cornering, cruise control ed altro. La Multistrada 950 è disponibile in Rosso Ducati oppure in questo Glossy Grey, che si paga 200 euro in più. Restano poi i “pack” con cui arricchire la propria moto, come l’Urban Pack (che include tra l’altro il top case da 48 litri, una borsa da serbatoio con presa USB), l’Enduro Pack (con protezioni motore, faretti supplementari a LED e pedane da offroad), ma anche il Touring Pack presente sull’esemplare da noi provato (che include le borse laterali rigide, il cavalletto centrale e le manopole riscaldate). In ultimo troviamo lo Sport Pack, che mette sul piatto lo scarico sportivo Ducati Performance, marchiato Termignoni, dettagli dedicati (come i coperchi in alluminio per la pompa dell’acqua) e frecce a LED.
Per noi la nuova Multistrada 950 S diventa così il compromesso migliore in termini di prestazioni e dotazione, in grado di non far rimpiangere la sorella maggiore 1260, ma nemmeno le best seller di un segmento molto agguerrito. Si prende infatti un bel vantaggio rispetto alle rivali sotto al litro, senza lasciarne troppo a quelle di cubatura maggiore.
Casco: Caberg Drift Evo
Pantaloni: T’UR P-One
Guanti: T’UR G-Two
Giacca: T’UR J-Two
Stivali: Dainese