Nuovo Suzuki Burgman 400 ABS: Big in Japan!

Quando hai una storia quasi ventennale di successi e consensi, quando hai saputo conquistare i mercati e convincere il cliente dalla qualità e dalla praticità di uso del tuo prodotto, ebbene cambiare è difficile. Non restano che pochi argomenti: lo stile, più aderente ai tempi che cambiano, e la tecnologia, più aggiornata ed efficiente. Con questo spirito, è nato il nuovo Burgman 400 ABS, cioè lo scooter secondo Suzuki. L’evoluzione è sempre delicata, stravolgere un prodotto di successo nato nel 1998, ancor peggio.

Così, nell’ambito di una necessaria continuità, Suzuki ha rinnovato il Burgman tra piacevolezza e dettagli, a cominciare da uno stile più sportivo, dinamico ed elegante al tempo stesso, disegnando una posizione di guida più confortevole, aggiungendo leggerezza e agilità, piccoli spazi e soluzioni pratiche, le firme luminose a Led inserite in un design più accattivante. Senza dimenticare le doti tecniche, l’aumentata autonomia anche grazie a un consumo minore di carburante. Ecco, alla fine se il progetto è fedele al passato, in realtà questo è il Burgman che nasce dal… futuro: con una immagine da elegante atleta e un profilo da coupé a 2 ruote, le due definizioni preferite da Suzuki per il lancio della sua nuova creatura.

Linee da coupé

Mantenere le doti di comfort di marcia e uno standard di lusso elevato, al tempo stesso cambiare: la soluzione ideale per Suzuki è giunta attraverso un look più snello, sportivo e dinamico. Nasce così un “viaggiatore-sportivo” che accontenta un numero più ampio di potenziali acquirenti. Il ringiovanimento è evidente, ma è di quelli che piacciono anche alle persone che al di là del dato anagrafico si sentono giovani dentro. Snello e slanciato, ispirato da una forma atletica e dal profilo di un coupé, ovviamente adattato alle due ruote. I designer hanno lavorato in queste direzioni e il risultato all’occhio paga e parecchio. Si nota nel design del frontale caratterizzato dal doppio faro a Led con disegno affilato e luci di posizione a Led integrate, e nella coda più filante e snella, con i gruppi ottici indipendenti a Led, eleganti e sagomati. Pedane ridotte (e maggiore facilità per mettere i piedi a terra) e sella più comoda con forma stretta.

Il Motore

Anche il propulsore monocilindrico 4 tempi da 399 cc raffreddato a liquido, è stato aggiornato per renderlo più brioso ed efficiente. Eroga 31 CV e ha una coppia più consistente disponibile ai bassi e medi regimi (36 Nm a 4800 giri/min). Le doti, tra risposta immediata nell’accelerazione e lo spunto più brillante tra frenata e ripartenza del traffico cittadino sono legate all’utilizzo di una nuova scatola per il filtro dell’aria da 5 litri (prima era di 4,2) che tra l’altro aggiunge anche un sound più efficace. Tra le novità anche la candela all’iridio e la riduzione del peso per ridurre i consumi e aggiungere l’autonomia: si arrivano a percorrere 25 km con un litro e 300 km in serenità… Il minimo ha un funzionamento ottimale grazie al sistema Suzuki Automatic ISC (Idle Speed Control), il cambio CVT aggiunge facilità alla guida e risponde dolcemente e senza… pause, in modo lineare. Il motore è nell’ambito della disciplina Euro 4 con 91 g/km di emissioni di CO2. Insomma, da questo punto di vista il risultato è notevole.

Test a Torino, città e colline

Partendo dal centro di Torino, con ampi giri attorno alla Mole e nelle strade più strette e frequentate, raggiungendo il Politecnico in omaggio all’Università che sfoggia fior di ingegneri, e ritorno in riva al Po guardando il Castello del Valentino e raggiungere piazza Vittorio Veneto tra gli scenari più belli d’Europa, si apprezzano le doti cittadine del Burgman: frenate mai brusche e ripartenze rapide, grande agilità nel traffico, la manovrabilità facile e sicura con manovre in spazi ristrettissimi. Spicca inoltre la capacità di assorbire le buche (e sono numerose), la sicurezza su lastricati e pavimentazioni a cubetti di porfido. La forcella telescopica da 41 mm è abbinata a una sospensione posteriore mono-ammortizzatore con precarico molla regolabile su 7 posizioni, la frenata è potente senza mettere in difficoltà con doppio freno a disco anteriore, freno a disco posteriore e Antilock Brake System (ABS) che è stato ridotto nel peso di 750 grammi. Alzando la velocità nei limiti previsti, si apprezza la protezione dal vento, nonostante il parabrezza sia stato ridotto.

Stilisticamente è più compatto e “pulito”, assicura ottima visione e giusta protezione. Le impegnative curve collinari mettono in risalto precisione e sicurezza, la grande tenuta di strada e la propensione sportiva che permette di reclinare da una parte all’altra lo scooter con grinta e facilità, La stabilità è notevole grazie alla distribuzione ottimale dei pesi, al lungo interasse e alla ruota anteriore da 15”. Alla sosta si ripone un casco integrale e uno demi-jet (o abbigliamento vario) nel vano sottosella da 42 litri, qualcosa trova spazio nei due mini vani del retroscudo dove si può tra l’altro ricaricare lo smartphone (con motore in funzione…) in quello di destra. Sotto la pedana, a destra, apprezziamo la presenza di un occhiello per legare lo scooter con una catena antifurto. In dotazione c’è anche il freno di stazionamento posteriore. La nuova sella biposto ci ha regalato comfort: realizzata su due livelli è regolabile nello schienale del pilota di 15 o 30 mm, ha una imbottitura di 2 centimetri più spessa rispetto a quella precedente, è alta 755 mm da terra, altra comodità. Alla ripartenza, il Burgman 400 Abs torna in funzione soltanto utilizzando la giusta chiave: il SAIS (Suzuki Advanced Immobilizer System) riconosce elettronicamente la chiave ufficiale che sblocca l’interruttore di accensione protetto da una copertura magnetica in grado di impedire l’avvio con altri sistemi.

Il Display

Due parole a parte sul… centro di informazione: il nuovo Burgman 400 Abs dispone di un display multifunzione al centro tra tachimetro analogico e contagiri. Il pilota può leggere facilmente contachilometri, doppio trip, livello carburante, temperatura del liquido di raffreddamento, consumo medio di carburante, temperatura ambiente, l’avviso di strada ghiacciata (il lampeggio parte quando la temperatura scende sotto i 3° e dura 30” poi resta acceso e si stacca quando risale a 5°), l’ora. C’è anche l’indicatore del “Suzuki Eco Drive”, che indica a chi guida il modo corretto per contenere i consumi.

Prezzi e colori

Ultimo ma non per importanza, ecco il prezzo appena definito: si parte con un’offerta di lancio valida fino a fine ottobre con 609 euro di vantaggio per il Cliente, rispetto al prezzo di listino di 7.899 euro f.c. Tre i colori: bianco perlato, grigio mat e soprattutto il nero mat, il nero opaco coi cerchi rossi in vero stile sportivo

Adriano Torre per Infomotori

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