Potente ed ancora più efficace nella guida, si conferma una delle numero uno tra le supersportive. L’abbiamo testata tra i cordoli del Circuito di Imola. 217 cavalli per 199 kg, ma i numeri non dicono tutto…
Aprilia RSV4 Factory 1100 – Il progetto è sicuramente longevo, visto che quest’anno spegne 10 candeline, ma l’esperienza fornita da anni di gare su tutti i circuiti più importanti, ha portato la casa italiana ad aggiornare costantemente la sua supersportiva, fino a questa versione 2019 che abbiamo provato e che continua rappresentare un riferimento tra nel suo agguerrito segmento, malgrado l’età! Con l’uscita di scena dal campionato SBK viene meno l’esigenza di restare nel limite di cilindrata di un litro e la RSV4 ne trae non poco vantaggio in termini di prestazioni ed erogazione. A crescere non è però solo il motore, ma andiamo a scoprirla.
La RSV4 è stata un riferimento assoluto per diversi anni e, a nostro avviso, per molte case è stata una fortuna che Aprilia si sia ritirata nel mondiale delle derivate dalla serie. Lei è la grande protagonista della nostra prova, svolta su uno dei circuiti più belli e tecnici del calendario Superbike: Imola, che si sviluppa su poco meno di 5 Km, intorno al grande parco delle acque minerali, che purtroppo ora non sgorgano più per motivi di sicurezza.
Una moto nata dalla Superbike e sviluppata direttamente dal reparto corse Aprilia, capace di divertire sia su pista ma anche su strada. La nuova Aprilia RSV4 Factory 1100 rimane invariata nel look, ma cresce di cilindrata e in potenza. Arriva infatti a 217 cavalli e 122 Nm di coppia, ma aumenta di circa il 10% lungo tutto l’arco di erogazione, diventando un vero punto di riferimento per la categoria. Il V4 ha una potenza impressionante, ma gestibile sempre in perfetta sintonia con il pilota.
Aprilia da sempre ci ha abituati bene con i suoi telai e le sue ciclistiche sempre al top, ma di alto livello è anche il pacchetto elettronica, che comprende il controllo di trazione su 8 livelli, il wheelie control, launch control, oltre al cambio elettronico. Sempre parlando del cambio, la nuova Aprilia RSV4 1100 Factory ha allungato le ultime due marce, quinta e sesta, ed è precisa sia in scalata che in cambiata. La nuova arrivata di casa Noale non è certamente stata stravolta ma più semplicemente è stata perfezionata.
Anche a vederla da ferma s’intuisce da subito la sua aggressività, il suo spirito racing, con il muso dalle linee muscolose e aggressive e il codone molto affilato, così come le alette aerodinamiche sulle compatte carene, che ricordano moltissimo le moto dei grandi campioni della MotoGP. Come dicevamo, si conferma il pacchetto aerodinamico che aveva debuttato lo scorso anno, ma sulla 1100, con prestazioni cresciute, sembra diventare sempre più una esigenza per stabilizzarla alle alte velocità, piuttosto che un vezzo di immagine! Esteticamente viene ora proposta in questa aggressiva verniciatura opaca total black.
In pista tutte le novità si traducono in una guida più fluida e in tempi sul giro nettamente migliori. Non potevano mancare l’ABS cornering, regolabile su tre tipi di intervento e le mappe motore su tre livelli, Sport, Track o Race. A sensazione ci pare che in casa Aprilia si siano fatti passi in avanti anche sulla gestione dell’uscita delle curve, con l’elettronica che tende a tagliare meno rispetto alla versione precedente. Sotto ad un cupolino a enfatizzare la sportività, troviamo il cruscotto TFT, su cui debutta la nuova piattaforma multimediale Aprilia MIA, con funzionalità di taratura corner by corner dei controlli elettronici e con la possibilità di connessione con il proprio smartphone, un vero e proprio sofisticato computer di bordo multifunzione.
La ciclistica è rimasta invariata, rimane lo stesso telaio perimetrale in alluminio, ma cambia la distribuzione dei pesi, l’offset e l’interasse si accorciano di 4 mm con piastre di sterzo ridisegnate. Con il pieno di carburante la bilancia della nuova Aprilia RSV4 1100 Factory si ferma a 199 kg, grazie a mirati accorgimenti rivisti, come la batteria a litio, lo scarico Akrapovic in titanio e le nuove pinze freno Brembo Stylema che possono essere abbinate a convogliatori in carbonio, più leggere ma allo stesso tempo più performanti.
Di alto livello è anche il nuovo setup della forcella Ohlins NIX30, con un’ escursione aumentata di 5 mm, per un totale di 125 mm. Sulle curve come Tamburello Tosa e Rivazza di Imola ci ha davvero impressionati come la Superbike di Noale sia reattiva e giri in un fazzoletto, merito di un’ ottima ciclistica, molto ben bilanciata e con un reparto sospensioni da lode. Piccoli affinamenti anche per il forcellone in alluminio, ora più rigido ma che offre una maggiore precisione in uscita di curva, soprattutto quando tutti i cavalli della Aprilia vengono scaricati a terra.
L’Aprilia è piccola, ultracompatta, snella e dal design unico. Delle supersportive è quella che più ricorda una moto da gara, ma al tempo stesso è straordinariamente facile da guidare e con lei ci si sente dei veri piloti, indipendentemente dai tempi che riuscirete a staccare in sella a questo aereo
Tolte le termocoperte e appena messa in moto, è il suono che colpisce l’attenzione e porta subito la mente in pista.
Il sound del V4 ci avverte che oggi lì sotto c’è tanta roba con cui divertirsi soprattutto in un circuito fantastico come Imola, impegnativo e fisico come è giusto che sia, per testare questa ultima nata di casa Aprilia. Una volta saliti in sella si percepisce subito che la postura è più raccolta, poiché la posizione di guida è tipicamente Racing e il cupolino è basso per garantire la migliore posizione aerodinamica. Nel tirare la leva della frizione per inserire dentro la prima (solo per partire perché dotata di quickshift) notiamo che è talmente morbida , tanto che è possibile utilizzare un solo dito.
Usciti dalla pit lane per affrontare la Variante Tamburello, si fa apprezzare fin da subito il cambio, fluido e preciso che ci permette cambiate rapide quando si snocciolano le marce sia in scalata che in inserimento. Una volta affrontate le prime curve con la nuova RSV4 1100, siamo in imbarazzo dalla facilità di inserimento e discesa in piega. Una moto davvero precisa e ti mette subito a tuo agio! Quello che affascina di più di questa moto, oltre la potenza, è lo spettacolare equilibrio fra agilità e precisione. Nei cambi di direzione è immediata e precisa nel seguire le indicazioni del pilota, è stabilissima sia alle basse velocità che nei curvoni ad alta velocità. La RSV4 1100 Factory ha un avantreno che sembra solcare i cordoli in modo millimetrico.
All’uscita dalle Acque Minerali, la ruota anteriore sembra galleggiare per qualche istante, mentre il pneumatico posteriore morde l’asfalto grazie ad un’ottima ciclistica. L’erogazione, rispetto alla versione precedente RSV4 1000, sembra più fluida, ma ciò che ci colpisce è la coppia erogata del 4 cilindri della casa di Noale. Il motore è superbo, ci spinge fuori dalle curve come dei proiettili. In uscita di curva, l’antiwheeling ci limita l’impennata in modo preciso e non invasivo, con il traction control che interviene tagliando la giusta potenza che il nuovo 1100 è in grado di erogare. La RSV4 è un animale da pista.
I cavalli sono tanti e si prende velocità in un attimo, ritrovandosi tra una curva e un’altra in un batter d’occhio.
Il bilanciamento di carico nelle forti staccate non è mai troppo ballerino, garantito da un pacchetto sospensioni da primi della classe. L’impianto frenante Brembo, si è dimostrato potente e modulabile, incredibilmente resistente, con la corsa della leva, che è rimasta regolare per tutta la prova. E’ una moto che va guidata fisicamente, ma stiamo pur parlando di 217 cavalli dalla indole da purosangue, che ama i cordoli e le potenze da vera superbike.
Infine i prezzi. Per portarsi a casa questa versione davvero sofisticata ma che offre davvero tanto occorrono 25.399 euro. La nuova Aprilia RSV4 Factory 1100 è disponibile solo nella grafica Atomico 6 che sottolinea ed esalta l’utilizzo di materiali tecnici e preziosi come il carbonio, grazie al contrasto con la verniciatura opaca total black. La piastra superiore di sterzo arricchita dalla scritta 1100 Factory ottenuta grazie ad una laseratura a contrasto completa la dotazione della nuova RSV4.
Abbigliamento utilizzato nel test
Casco: Caberg Drift Evo
Tuta e guanti: Macna
Stivali: Stylmartin