La Triumph Bonneville è una di quelle moto “fuori dal tempo” per definizione, che sembrano guardare con sufficienza alle mode o alle tendenze del settore forti di una personalità unica. Abbiamo parlato dei nuovi colori 2013, ma della Triumph Bonneville e delle sue declinazioni (il modello T 100, il T 100 dedicato al 110° anniversario della Casa e la Steve McQueen Special Edition) è importante sottolineare come anche quest’anno la classic inglese abbia saputo difendersi bene sul mercato. I dati, aggiornati al novembre 2012, parlano di 824 moto immatricolate in totale, una cifra che certamente non farà gridare al miracolo ma che sottolinea l’attaccamento del pubblico italiano verso questo modello.
Triumph Bonneville: la storia di un mito
Le origini della Bonneville risalgono addirittura al 1954, quando venne allestito un modello speciale della serie Thunderbird, la Wonderbird, espressamente realizzato per conquistare i record di velocità sulla superfice del lago salato di Bonneville, nello Utah. Il motore da 650 cm³, alimentato a doppio carburatore e funzionante a nitrometano, fu il detentore del record di velocità dal 1955 al 1970. La produzione in serie di questa moto comincia nel 1958, con un successo sottolineato dall’interessamento verso questo modello di nomi (tra gli altri) quali Marlon Brando e Steve McQueen. La “Bonnie” T 120, sigla che indicava la velocità in miglia orarie di cui la moto era capace, venne aggiornata fino al 1979 (sigla T140) anno in cui si sospese la produzione.
La storia recente della Bonneville
Nel 1983, dopo un periodo di pesante difficoltà della Casa, l’investimento dell’industriale Sir John Bloor portò al rilancio del Marchio e, nel 2000, alla presentazione della nuova Bonneville. La moto inglese si presentò inalterata nel fascino e dotata di un forte legame col passato: motore da 790 cc bicilindrico parallelo alimentato a carburatori, telaio a doppia culla, ruote a raggi e marmitte cromate che scorrono lateralmente. Fu un successo, così come furono un successo le versioni “classic” che si avvicendarono negli anni seguenti, dalla Truxton 900 cc del 2004 alla Scrambler del 2006, fino ad arrivare (nel 2007) all’introduzione del nuovo motore 865 cc alimentato a iniezione elettronica. Un successo che rimane immutato fino a oggi grazie alle diverse edizioni e serie speciali che capaci di lasciare però inalterato il design e la filosofia di questa moto.
La gamma Triumph Bonneville 2013
La classica inglese è proposta nelle monocromie bianco e nero, oppure arancio/nero e viola/bianco. Il prezzo è di 8.500 euro, che arriva a 9.500 euro per la versione T100, la quale si distingue per i cerchi a raggi e le tinte bicolore grigio/nero e rosso/bianco. Confermata anche la versione T 100 Black, in nero opaco e proposta a 9.300 euro, e vengono confermate anche le versioni speciali Anniversary (9.900 euro) e la Steve McQueen (10.200 euro). I modelli Thruxton e Srambler, infine, vengono proposte a 9.500 euro, caratterizzate dalle cromie nero/oro e verde oro per la prima, e in nero oppure grigio la seconda.