La Casa di Hinckley ha presentato cinque nuovi modelli di Triumph Bonneville, segnando un importante passo verso il futuro delle belle classic all’inglese. Triumph Bonneville T120 e 120 Black sono le più tradizionali del quintetto, anche se le soluzioni adottate sono completamente inedite. Se il twin della Bonneville 120T è filettato infatti, è solo per una scelta estetica: il bicilindrico inglese infatti ora è raffreddato ad acqua per andare incontro al futuro ed aumentare comfort e prestazioni, diminuendo i consumi.
La nuova Bonneville 2016 adotta il nome T120 per due motivi: il primo, ovviamente, riporta alla cubatura di 1.200cc di cui sono dotate la T120 e la T120 Black, ed il secondo richiama il passato. T120 infatti è la sigla utilizzata da Triumph per la prima Bonneville della storia, costruita da Edward Turner nel motociclisticamente lontano 1959. La moto, nella sua veste 2016, diventa più curata e bella, con un equilibrio delle linee che rende onore al nome iconico.
La moto è ben fatta, con il classico faro tondo ed il collettore che segue la linea della moto fino allo scarico “a bottiglia”. I dettagli sono numerosi, a partire dal carter particolarmente curato ed dischi lavorati. A cambiare, come detto, è soprattutto il motore. Il bicilindrico raffreddato a liquido da 1.200 è stato definito “High Torque”, di alta coppia. Le quattro valvole per cilindro riescono ad erogare ben 105Nm di coppia massima già a 3.100 giri. La potenza, anche se non è ancora stata dichiarata, dovrebbe aggirarsi intorno ai 75CV.
Per entrare nel futuro, sfruttando anche i vantaggi del raffreddamento a liquido, la Bonneville T120 è dotata di un’elettronica piuttosto evoluta: non mancano infatti ride by wire, due mappature (road e rain), ABS e Traction Control disinseribile. La strumentazione, formata dai due classici quadranti con tachimetro e contagiri, è arricchita da due display digitali con numerose informazioni.
È anche presente una presa USB, quasi a voler sottolineare il ricambio generazionale della nuova Bonny insieme a novità che siamo abituati a vedere su ben altri segmenti: la frizione è antisaltellamento, le manopole sono riscaldabili ed il cambio diventa a sei rapporti.
Oltretutto, Triumph ha voluto sottolineare l’ampia possibilità di personalizzazione di tutta la gamma Bonneville, fornendo più di 150 componenti aftermarket per rendere la moto del tutto personale. In conclusione, anche se l’abbandono all’aria può sembrare un errore, siamo certi che un semplice giro farà ricredere i molti estimatori della Bonneville.
Per farlo però, bisognerà aspettare fino alla primavera 2016, mentre le moto si possono vedere dal vivo già ad EICMA 2015.