Triumph Speed Triple – test ride report. Dal 1994, la Speed Triple rappresenta la moto da curve per eccellenza, “ignorante” per scelta, aggressiva nell’estetica come nel motore, essenziale nella dotazione ma abbondante dove serve. Le novità La versione 2008 – in vendita a 11.500 euro chiavi in mano – è stata rivista sia nella forma che nella sostanza: cambiato completamente l’impianto frenante (con pompe radialedella Nissin e pinze ad attacco radiale e dischi Brembo), codino assottigliato e allungato, nuovo fondello per gli scarichi, pedane del passeggero ripensate per un maggiore comfort, steli della forcella anodizzati in nero, tutti nuovi i cerchi, il manubrio, la strumentazione e l’imbottitura della sella. Rivisto, infine, il cambio che prima soffriva di una corsa troppo lunga e innesti non esattamente morbidi. Curva dopo curva… Pochi conoscono il 3 cilindri che caratterizza molti modelli della produzione Triumph. E’ un motore che va provato, eroga potenza con vigore e quel tocco di nervosismo che stimola la presa sul manubrio, fa spostare avanti il peso per tenere a terra l’avantreno – è più che altro una speranza, un tentativo che non sempre riesce se si da sfogo alla cavalleria – e spinge a puntare lo sguardo alla prossima curva per decidere il momento d’inserimento, cominciare ad immaginare la traiettoria per identificare il punto della corda. Interasse contenuto, peso accettabile (sì, insomma, non è una ballerina), telaio solido, frenata – finalmente – potente e modulabile – e un tiro importante già dai bassi regimi fanno di questa scarenata una macchina mangia curve, alla faccia di tante supersportive. Il motore, come detto, si esprime con forza accoppiando la coppia bassa del bicilindrico all’allungo del 4, un equilibrio nelle prestazioni che viene sempre ben supportato da telaio, coperture e freni.
Può chiedere un maggiore impegno nei cambi di direzione rapidi e ravvicinati proprio a causa del peso e del baricentro alto ma questa si può considerare una caratteristica più che un difetto; così anche per la protezione aerodinamica che certamente non è il motivo per cui si acquista una naked. Una moto tutta passione, particolare; va capita e amata anche per le sue peculiarità, come il comportamento aggressivo del motore, l’impegno che richiede nella guida dinamica e l’estetica caratterizzata da quei due faroni tondi che da lontano ne annunciano l’arrivo quasi prima del rombo del 3 cilindri.