La Triumph Sprint ST si concede un lifting così leggero che è difficile notare cosa si è rifatta rispetto al modello precedente.
Le carene sono state riviste e hanno delle grafiche nuove, più sobrie e spostate in alto.
Sull’anteriore il gruppo ottico ha subito un nuovo disegno per migliorare la distribuzione della luce.
Riguardo la tecnica della moto invece, in Triumph hanno pensato di ottimizzare la risposta del acceleratore con una mappatura diversa della centralina.
Tutte le modifiche portate hanno l’obiettivo di migliorare la Sprint ST e di mantenerla come la moto preferita tra le sport-tourer.
Turistica come la GT, ma più sportiva della GT, la Sprint ST unisce il divertimento di una moto da turismo alle prestazioni di una sportiva. Perché anche al turista viene voglia di sgranchirsi i polsi quando può.