Triumph Street Triple R – Long Test Ride. La Street Triple è la “piccola” naked di casa Triumph che tutti ben conosciamo: una moto scarenata con un esubero di cavalli e un peso al limite dell’anoressia, divertente tra i tornanti e comoda per gli spostamenti urbani, moto che nel settore naked si piazza tra le più apprezzate. Eppure si vede che qualcuno aveva avanzato qualche lamentela, forse riguardo all’impianto renante o alle sospensioni, tanto che la casa inglese ha pensato di apportare delle migliorie alla moto 675cc col motore derivato dalla Daytona. Nasce così la versione R, che oltre dal colore grigio opaco, si distingue dal modello base per accorgimenti e dotazione corsaiola.
La Street Triple base, infatti, aveva una cavalleria così ricca da mettere in crisi la ciclistica quando la si portava al limite, non era pensata per un uso in pista, ma aveva così tanti cavalli che più d’uno ce l’ha portata, notando che però in un uso altamente stressante denotava alcune imperfezioni.
Questa nuova versione R, colma appunto le lacune del modello base, per chi volesse non solo passeggiarci, ma metterci anche qualche tempo in pista.
Spicca subito la pinza radiale da cui partono i tubi in treccia che arrivano alla leva a pompa radiale. Il manubrio, a sezione variabile, anche è nuovo, così come gli steli rovesciati da 41 mm regolabili in estensione e precario, appositamente realizzati per questo modello e non presi pari pari dalla Daytona, come ci si sarebbe aspettati.
Anche il monoammortizzatore posteriore cambia e troviamo installato su questa versione un ammortizzatore a gas anch’esso interamente regolabile, che conferisce una posizione meno “seduta” nella guida e comunque aumenta l’altezza della sella di 5mm, portandola così a 805mm.
Il motore, come dicevamo, non richiedeva incrementi, anzi era già al limite, quindi rimane il 3 cilindri da 675cc di casa Triumph da 108 Cv a 11.700 giri/min, che sviluppa una coppia di 69Nm/9200 Giri, uno dei più “cattivi” della categoria.
Prova su strada
Se fosse una donna sarebbe un mostro: corta, leggerissima, col torace grande e soprattutto 2 occhi giganteschi che ti fissano aggressivamente, ma se la stessa descrizione la applichiamo alla Street Triple R, tutto il discorso prende un’altra piega, allora.
Il motore è sempre l’ottimo 3 cilindri, pieno già dai bassi regimi e con un’erogazione costante e regolare che sembra non finire mai, se non fosse per i led blu del fuorigiri che avvisano di cambiare marcia. Grazie appunto alle sue dimensioni risicate, si muove agilissimamente nel traffico, sembrerebbe quasi di avere una bicicletta con un bel motorone montato sotto, tanto facilmente svicola nel traffico.
Certo non si possono dare passaggi a chiunque in città: a parte la mancanza di maniglie passeggero, anche la sella non ammette terga troppo voluminose, a parte quelle del conducente, ma non sembra essere questo, infatti, l’utilizzo migliore per la piccola Triumph.
Lasciata la città, infatti, non appena il traffico si dirada e le curve diventano più accentuate, il divertimento aumenta sensibilmente. La potenza c’è e si scaricano tanti cavalli nel rettilineo, si arriva alla pinzata che, anche se vigorosa, non scompone né destabilizza la moto mentre le pinze radiali mordono il disco rallentando anche in brevi spazi la velocità della moto, si lascia quindi il freno e si percorre la curva in piega, con la moto piantata a terra, stabile e ferma, anche quando magari passa su qualche piccola asperità non si scompone affatto.
Le asperità, appunto, sono un altro grande fattore di valutazione, visto che appunto lo stato del manto stradale in Italia è sempre un’incognita che riserva qualche sorpresa; le forcelle rovesciate da 41mm e il mono a gas posteriore coprono perfettamente qualsiasi irregolarità e tengono sempre la moto ben sostenuta.
Cos’altro le si può chiedere?! Una moto dalle alte capacità di performance, tanto che la si potrebbe portare in pista, leggera, veloce e molto sicura, senza contare l’estetica, da sempre il punto di forza della Speed Triple, prima, e della Street, ancora più curata per questa versione R, con verniciatura esclusiva grigia opaca e scritte arancione.
In definitiva secondo noi è la migliore naked al momento in circolazione, sia ovviamente come rapporto qualità/prestazioni, ma anche come prezzo che, fissato a 8.690€, la rende il miglior investimento del settore, anche paragonandola a moto di cilindrata superiore.