Triumph, tra le novità del 2011, ha presentato la cugina punk della Thunderbird: via le cromature, spogliata ma con più carattere, un originale doppio faro e un manubrio dritto. Colori disponibili qualsiasi, purché sia nero: infatti si può scegliere tra la variante in tinta Matt Black e Jet Black. Ecco la Thunderbird Storm.
La nuova cruiser ha lo stesso telaio a traliccio doppio trave in acciaio dalla premiata Thunderbird, rispetto alla quale ha un propulsore bicilindrico con più potenza di serie e un look più cattivo ed esclusivo con due fanali aperti a fissare la strada.
La potenza del motore bicilindrico parallelo raffreddato a liquido di 1697cc ad iniezione elettronica sequenziale Multipoint è stata portata da 86 CV a 4.850 giri/min a 98CV a 5. 200 giri/min, la coppia massima invece si alza da 146 Nm a 2.750 giri/min a 156 Nm a 2.950 giri/min.
La trasmissione, come da tradizione, è a cinghia.
Data la mole del mezzo, indiscrete le dimensioni dei pneumatici: all’anteriore un 120 e al posteriore un mastodontico 200. Le sospensioni sono Showa: davanti una forcella da 74 mm con escursione di 120 mm mentre dietro un ammortizzatore a molle cromate con regolazione del precarico in cinque posizioni.
Il sistema frenante è composto all’anteriore da un doppio disco flottante da 310mm, pinza Nissin a 4 pistoncini mentre al posteriore da un disco singolo 310mm pinza flottante Brembo a doppio pistoncino.
L’altezza da sella di appena 700 mm consente di governare questa bestia fatta per le highway statunitensi: 339 kg a secco non sono pochi, ma si tocca a terra perfettamente anche se nella carta d’identità c’è scritto “altezza media”, poi vanno aggiunti i 22 litri di benzina contenuti in un serbatoio che permette una autonomia necessaria ad attraversare lunghe strade.
Di sicuro Triumph con questa Thunderbird Storm ha una faccia in più per affrontare il mercato americano, al fianco delle altre cruiser della Casa.