Triumph Tiger 800 e Triumph Tiger 1200: l’enduro e il turismo secondo Triumph

Con circa 1000 moto immatricolate e il sesto posto nella classifica di vendita delle moto, la Triumph Tiger 800 rappresenta di certo un buon successo commerciale per Triumph. Nel 2012 è arrivata la versione Explorer 1200, mentre nel marzo 2013 il listino della Casa inglese si arricchirà del modello Tiger 1200 Exlporer XC. Questa moto, presentata ai saloni di Colonia e Milano, rappresenta così l’ultima evoluzione della famiglia Tiger, una moto che punta su un allestimento maggiormente fuoristradistico per inserirsi in un settore fino a oggi dominato dalla BMW R 1200GS.

Quali differenze rispetto alla Triumph Tiger 1200 Explorer 

Rispetto alla Explorer 1200 la Explorer XC mantiene la medesima base tecnica, ovvero il motore tre cilindri da 1.215 cc (137 CV la potenza dichiarata), trasmissione a cardano e una evoluta gestione elettronica che prevede ride by wire, cruise control, controllo della trazione e non ultimo l’ABS disinseribile. La maggiore vocazione off road della Triumph Tiger 1200 Explorer XC è sottolineata dai nuovi cerchi in alluminio a raggi in acciaio (19” anteriore e 17” posteriore), i paramani posti alle estremità del manubrio, i fari antinebbia da 55w, le barre paramotore in acciaio da 22mm e uno spesso sottocoppa paramotore in alluminio. La personalizzazione della moto è possibile grazie ai ben 54 accessori disponibili nel catalogo Triumph. 

Colori e disponibilità della Triumph Tiger Explorer 1200 XC

La versione XC sarà disponibile nella sola colorazione verde militare, definita come Khaki Green; per la Tiger Explorer 1200 “classica” rimangono invece confermate le cromie in blu, nero e grigio con finiture nero opaco. La Tiger Explorer 1200 XC raggiungerà le concessionarie il prossimo marzo: il prezzo di questa versione rimane da definire (15.290 euro invece quello per la Tiger 1200 conosciuta a inizio 2012), e restano confermati la garanzia di due anni a chilometraggio illimitato e gli interventi di manutezione fissati ogni 16.000 km.