Vespa LX 50 4valvole – Test ride. Sarà che quando ancora non c’erano gli scooter c’era la Vespa, sarà che da sempre la vediamo girare per le nostre strade, sarà per le sue caratteristiche intrinseche e la qualità complessiva del mezzo, ma è difficile trovare veicoli concorrenti. La Vespa fa storia a sé. Non è questione di campanilismo (o almeno non solo) ma effettivamente questo geniale mezzo di trasporto nato nel lontano 1946 dal talento di Corradino D’Ascanio. Infatti gli anni passano, ma la Vespa resta, anzi, si evolve. L’ultimo passo è l’arrivo del motore da 50 cc. con 4 valvole. Con questo motore gli ingegneri Piaggio hanno ottenuto prestazioni da due tempi con consumi ed emissioni da quattro tempi. Rispetto al modello a due valvole, infatti, il nuovo cinquantino ha una potenza di 4,35 CV (contro i 3,53 CV) e un consumo record di 43,6 km/litro contro i 28 del due tempi.
Dal punto di vista estetico il 4valvole, oltre che per la scritta sul lato, è distinguibile da alcuni dettagli. Sul parafango anteriore compare una piccola modanatura cromata, che riprende una caratteristica di alcuni modelli storici della Vespa, così come nuova e ispirata alla tradizione è la griglia cromata anteriore che nasconde l’avvisatore acustico. Oggetto di aggionramento è anche la sella, sia per conformazione (più comoda) sia per le cuciture a vista, le manopole con impresso il logo Vespa e la parte interna cromata e il copri faro posteriore, anch’esso cromato.
Per il resto l’LX50 mantiene tutte le caratteristiche del modello a due valvole. Oltre alla fondamentale scocca in acciaio stampato, che rende unica la Vespa nel panorama delle due ruote, lo scooter è dotato di freno anteriore a disco e posteriore a tamburo che agiscono su ruote rispettivamente da 11 e 10 pollici. La sospensione anteriore è l’irrinunciabile monobraccio laterale di derivazione aeronautica, mentre al posteriore monta un monoammortizzatore idraulico.
La Vespa LX 50 4Valvole è offerta in sei diverse colorazioni: le metallizzate Nero Vulcano e Blu Midnight, e le tinte pastello: Montebianco, Rosso Dragon, Arancio Taormina e Azzurro Capri.
Il prezzo franco concessionario, iva inclusa, è di 2.550 euro, ma grazie agli ecoincentivi si può portare a casa la Vespa LX50 4 valvole a 2.200 euro.
Prova su strada
Salendo sulla Vespa LX50 4valvole si capisce come mai questo mezzo viaggia da decenni sulle strade di tutto il mondo. I materiali e la qualità costruttiva sono eccellenti, la posizione di guida comoda e immediata e, pur essendo un cinquantino, ci si sta comodi e c’è spazio più che sufficiente sia sotto la sella che nel vano dietro lo scudo. Ottimi sono anche i retrovisori, che oltre che gradevoli da vedere (e in metallo!) sono estremamente efficaci. Il motore parte subito al primo tocco del pulsante di avvio e comincia a ronzare sornione. La risposta al comando del gas è immediata ma non brusca, un piccolo colpo di acceleratore e si parte. Si capisce subito che il lavoro svolto sul motore ha centrato l’obiettivo. Le prestazioni (stiamo pur sempre parlando di un cinquantino) sono paragonabili a quelle di molti due tempi, ma il silenzio che ci accompagna è tutta un’altra cosa. Il motore sale di giri e il variatore fa egregiamente il suo dovere, anche se su uno dei modelli provati c’era un piccolo strappo nei primissimi metri. Per il resto l’erogazione è costante e la velocità aumenta progressivamente fino al limite stabilito per legge. Altra caratteristica vincente di questo scooter è il rapporto tenuta/agilità. Certo non è un mezzo con cui si cerca di andare a grattare il cavalletto, ma l’appoggio in curva è notevole e rassicurante, così come ci si può districare senza problemi nel traffico cittadino. Gli unici limiti li abbiamo riscontrati nel feeling in frenata, dove l’impianto è talmente modulabile da risultare quasi spugnoso. Il mezzo frena, e bene, ma la sensazione specie nelle frenate d’urgenza è di non avere mordente. Questo aiuta certamente i neofiti e nel caso di fondo stradale viscido, ma forse un po’ più di carattere non avrebbe guastato. Altro punto di debolezza è l’anteriore, ottimo su asfalto e nel digerire piccole buche o tombini, ma che sul pavé sembra quasi “rimbalzare” scaricando sulle braccia tutte le imperfezioni della strada. Peccato perché invece la sospensione posteriore, normalmente punto critico degli scooter, segue e assorbe a meraviglia le asperità che stavolta non arrivano alla schiena. In conclusione con un prezzo di poco al di sopra degli altri scooter di pari cilindrata si porta a casa un mezzo pratico, economico nell’uso ma con uno stile e un fascino che, non ce ne vogliano gli altri, non ha eguali.
Casco: Vespa