I due piloti hanno partecipato all’evento catalano accompagnati da Andrea Dosoli, Road Racing Project Manager per Yamaha Motor Europe e da Paul Denning, Team Principal. Il Project Manager Dosoli ha spiegato: “La moto ha un grandissimo potenziale, vogliamo affrontare questa sfida passo dopo passo e prima di tutto vorremmo capire il nostro livello rispetto ai migliori.”
Siamo consapevoli di quanto sia difficile questa competizione, insieme a tutti i nostri partner e alla casa madre in Giappone abbiamo stilato un piano chiaro e dettagliato che ci porti, come ho detto prima, tappa dopo tappa a migliorare la nostra competitività. Del nuovo progetto hanno parlato anche i due portacolori della scuderia dei tre diapason.
Guintoli è ottimista dopo i primi test di Jerez: “Siamo molto in anticipo sullo sviluppo per la stagione 2016, tutto è andato bene nelle prime prove e stiamo proseguendo. Ho avuto una grande sensazione guidando la R1, mi ha ricordato tanto la M1 (MotoGP) come carattere e DNA. Sarà una sfida in crescendo questo 2016 e speriamo di ottenere un paio di podi. Ognuno di noi spera segretamente che saremo i più veloci ma stiamo parlando di una moto nuova al primo anno, quindi dobbiamo cercare di essere anche realisti.
Lowes, che ha vinto il British Superbike Championship nel 2013 e ha avuto due stagioni difficili in WorldSBK. “La prima volta che ho provato la moto era ottima. Ho fatto tre giri e ho pensato ‘è fantastica’ e poi ‘dobbiamo fare di questa moto il mezzo per lottare nella corsa al titolo”. Ducati e Kawasaki sono altamente competitive. Un grande lavoro ci attende ma anche la consapevolezza che abbiamo una moto al loro livello. Sono in sella a una due ruote che dalla griglia di partenza a Phillip Island a quella del Qatar può solo migliorare.
Gianluca Cuttitta.