Stavolta partiamo dal fondo. La
Yamaha MT-07 costa 5.990 euro franco concessionario, 500 euro in più se volete l’Abs, ed è una cifra veramente molto interessante. Per capirci facciamo qualche paragone anche se non è facile trovare concorrenti diretti della MT visto il suo status di ibrido tra naked e motard (ci proviamo, si accettano suggerimenti): la Honda CB 500 X costa 6.150 euro (con Abs), la Suzuki Gladius è a listino allo stesso prezzo di 5.990 euro, la Kawasaki ER-6N Abs € 6.590 e la Versys 650 Abs 7.750 tanto per restare su modelli giapponesi bicilindrici. La MT-07 però è una moto appena uscita (alcuni dei modelli citati sono sul viale del tramonto) con una immagine molto moderna e aggressiva (oltre che modaiola), una ciclistica di buon livello e un motore da quasi 75 Cv a 9000 giri e 68 Nm di coppia a 6500. Praticamente assente la dotazione elettronica a differenza della “sorellona” MT-09 con cui condivide l’immagine di “bella e dannata” ma rispetto alla quale si presenta comunque molto più immediata nella guida e, per certi versi, più versatile.
Il telaio a diamante racchiude il bicilindrico frontemarcia di 689 cc che brilla per coppia, progressione e consumi ridotti, il tutto in poco più di due metri di lunghezza e con una sella posta da terra a 805 mm, cosa che rende facile praticamente per chiunque spostare i 179 kg della MT-07. Per concludere la parte ciclistica troviamo all’anteriore una forcella telescopica con escursione da 130 mm mentre il posteriore è gestito da un forcellone oscillante con leveraggi progressivi e ammortizzatore regolabile nel precarico. Per fermarsi la MT-07 si affida a una coppia di dischi anteriori da 282 mm con pinze a quattro pistoncini mentre al posteriore il disco è di 245 mm. Tradizionale anche la scelta nelle dimensioni dei pneumatici: 120/70 17″ anteriore e 180/55 17″ al posteriore.
Semplice ma niente affatto povera la dotazione del cruscotto lcd, che grazie all’ottima leggibilità offre a chi guida tutte le informazioni necessarie con un semplice colpo d’occhio.
Disponibile nelle colorazioni Deep Armor (nero), Matt Grey, Competition White, Race Blu e Racing Red la MT-07 può essere ampiamente personalizzata grazia alla ricca disponibilità di accessori Yamaha in grado di evidenziare una delle tante anime di questa moto a seconda delle proprie esigenze e del proprio gusto.
Yamaha MT-07: prova su strada
Scusate se lo ripetiamo, ma salendo in sella non possiamo fare altro che ripetere una cifra: 5.990. Perché viene quasi automatico cercare il “trucco” dal momento che la MT-07 è certamente essenziale, ma non le manca nulla! La sella è bassa da terra, la moto appare quasi piccola quando si è alla guida e in effetti le dimensioni sono piuttosto contenute. Il manubrio è alto e largo, le pedane posizionate correttamente e tutto è dove deve essere… o quasi. La posizione del blocchetto di avviamento, di fatto dietro il cruscotto digitale, non è delle più comode e ancora peggio se avete l’abitudine di tenere altre chiavi insieme a quella di accensione o un telecomando del cancello. Altra cosa fuori posto, come sulla MT-09, è il comando dell’avvisatore acustico (o clackson che dir si voglia) che risulta scomodo da raggiungere e nel momento del bisogno ci si trova con il dito sul comando delle frecce. Tolti questi dettagli veniali partiamo. Il bicilindrico della MT-07 è molto silenzioso e predilige i regimi medi e bassi, sempre molto regolare è coadiuvato da un insieme cambio/frizione veramente ottimo. Allora mettiamo alla prova come si deve questa moto che unisce stile, prestazioni ed economicità sia di acquisto che di mantenimento.
Cominciamo a utilizzare la MT-07 nel traffico milanese e, come era lecito aspettarsi, si viaggia veramente benissimo e l’agilità si può esaltare in gimkane da ciclomotore. Il motore sempre pronto, i freni modulabili e adeguati alle prestazioni (anche senza abs), le sospensioni in grado di assorbire le asperità del pavé consentono di affrontare i tragitti cittadini in totale rilassatezza e, perché no, stile.
Ovviamente anche
nel misto o in montagna la MT-07 si trova a suo agio, con una tendenza a chiudere nelle curve più strette che si impara in fretta a conoscere e gestire e un allungo che se regala qualche vibrazione di troppo offre anche tanta rapidità nel salire di giri e conseguente divertimento. Se agilità e reattività sono quasi scontate date le caratteristiche della moto, a stupire è l’appoggio sicuro che offre nei curvoni veloci, anche in autostrada, con un avantreno che solo sugli sfondi più sconnessi segna il proprio limite, così come l’affondo fin troppo repentino quando ci si attacca con forza alla leva del freno anteriore. Ecco, se proprio dobbiamo trovare un comparto dove forse si può migliorare (però salendo di prezzo…) è quello delle sospensioni, soprattutto nella forcella, perché dietro il forcellone svolge egregiamente il suo dovere a patto di avere la pazienza di regolare il corretto precarico. Insomma, la sensazione dopo qualche centinaio di chilometri in sella è quella di avere a che fare con una moto “totale” e non con una fun bike… ma come se la caverà nell’affrontare un viaggio?
Con la “complicità” di GIVI (e il benestare di Yamaha) allestiamo la MT-07 con un cupolino nero, due borse laterali morbide su telaietti di metallo e una borsa da serbatoio, recuperiamo un passeggero e partiamo. La prima tappa prevede circa trecento chilometri di autostrada e li affrontiamo tutti di un fiato, fermandoci solo per fare benzina prima di proseguire sulle montagne della Val d’Aosta. Il passeggero (non proprio una zavorrina: 1 metro e ottanta per settantacinque chili) malgrado la porzione di sella non sia particolarmente generosa è sufficientemente comodo, anche se paga la mancanza di maniglie o appoggi, ma in compenso non si trova tubi di scarico che possono rendere molto poco confortevole il viaggio. A pieno carico anche l’ammortizzatore posteriore si sente che fatica un po’, ma viaggiare per centinaia di chilometri costantemente a velocità di codice senza conseguenze e percorrendo ben oltre ai venti chilometri/litro non ce lo saremmo aspettato davvero. Capiamoci, non basta certamente un cupolino e delle borse per trasformare la MT-07 in una tourer, ma se cercate una moto fedele nella guida di tutti i giorni, divertente nei fine settimana e accondiscendente nei viaggi di coppia, bhé, la
MT-07 si candida senza dubbio, e se poi l’aspetto economico fosse un tassello importante non avremmo dubbi.
Abbigliamento utilizzato per il test:
Giacca: Spidi Netforce h2out
Pantaloni: Spidi Virous Tex Jeans
Guanti: Spidi Summer Leather Glove
Casco: GIVI X.01 Tourer
Scarpe: Stylmartin Sunset
Accessori:
Cupolino nero fumé GIVI
Borsa da serbatoio GIVI 3D604 TANKLOCK
Borse laterali GIVI 3D600 EASYLOCK